FB Recruiting Top 7 – 1a parte

Antone Smith, Mr.Football della Florida e probabile stella futura di Florida State

Mercoledì 2 febbraio è stato designato come il signing day per il football NCAA vale a dire che a partire da quella data i giocatori usciti dai liceo possono indicare la loro intenzione di frequentare un certo college firmando la famosa lettera d'intenti. I liceali avranno tempo fino al primo di aprile per comunicare in forma ufficiale la loro decisione ma di solito la maggior parte di loro ha già  deciso prima di febbraio.

Per questo motivo il signing day è diventato il giorno in cui le università  annunciano le liste dei giocatori cui hanno concesso una borsa di studio ed i giocatori organizzano conferenze stampe in cui dichiarano quale università  hanno intenzione di frequentare nei quattro anni successivi.

I tifosi e gli studenti delle varie istituzioni attendono con ansia il giorno per poter scoprire "sulla carta" le potenzialità  future della loro squadra e soprattutto vedere come i vari siti di riferimento hanno giudicato l'operato dei loro allenatori.

Nell'era di internet infatti siamo sommersi da ranking delle varie università  in base alla qualità  dei giocatori "firmati" e che forse in qualche caso fanno perdere di vista agli appassionati il vero obiettivo del recruiting: coprire posizioni rimaste o che rimarranno libere in seguito alla partenza dei senior e degli underclassmen.

Abbiamo quindi preferito concentrare la nostra analisi in base a quali lacune sono state effettivamente colmati senza magari parlare di una stellina che va a ricoprire un ruolo già  pieno di ottimi giocatori.

Per non appesantire troppo il discorso ho preferito dividere in due articoli l'analisi delle università  che secondo me e soprattutto secondo la maggior parte degli osservatori sono uscite meglio dal signing day. Oggi parlerò di Florida State, Georgia e Michigan mentre domani sarà  la volta di Nebraska, Oklahoma, Tennessee e USC. Ecco le prime tre:

FSU

I Seminoles erano partiti male ma negli ultimi giorni prima del signing day hanno firmato 11 dei 24 nuovi arrivi e sono riusciti a mettere insieme una delle migliori classi della nazione che comprende anche quattro dei migliori nove prospetti della Florida.

Non c'era davvero miglior modo per festeggiare i 20 anni di una classe storica (quella del 1985) di cui facevano parte giocatori come Deion Sanders, Sammie Smith, Pat Tomberlin e Peter Tom Willis.

I problemi maggiori dei Seminoles sono in attacco dove c'era bisogno di un wide receiver, di un tailback e di almeno un paio di offensive lineman in grado di dare il cambio ai titolari.

Per quanto riguarda il ruolo di ricevitore Bobby Bowden si è assicurato uno dei migliori liceali firmando quel Fred Rouse che si è fatto notare per la sua velocità  e per la sua abilità  in ricezione. Se Rouse passerà  il test per l'eleggibilità  accademica i Seminoles potrebbero aver nel roster il miglior wide receiver da quando Peter Warrick lasciò FSU nel 2000.

Nel ruolo di tailback è arrivato il Mr.Football della Florida, Antone Smith, che da molti viene considerato il miglior back della nazione e che i Seminoles sono riusciti a soffiare ad una delle rivali storiche, Miami. FSU ha già  nel roster due tailback affidabili come Lorenzo Booker e Leon Washington ma Smith già  quest'anno dovrebbe prendere parte a diversi snap e potrebbe tornare utile anche come ricevitore.

Bowden non ha invece risolto i problemi della linea assicurandosi un solo lineman (Orlando Edgewater) e dovrà  cercare di ruotare il più possibile i pochi elementi nel roster per evitare infortuni o giocatori stanchi a fine stagione. Non è arrivato nessun quarterback perché già  nel 2004 Bowden si era assicurato due ottimi giocatori e quest'anno il titolare dovrebbe essere Wyatt Sexton.

In difesa l'head coach ha pensato sia al presente che al futuro. I giocatori in grado di contribuire già  da quest'anno sono il linebacker Eugene Hayes che è l'elemento di punta di un reparto, quello dei linebacker, che molti siti di recruiting giudicano uno dei migliori della nazione e il defensive tackle Callahan Bright, da molti considerato il secondo miglior prospetto nel suo ruolo.

Degni di nota anche il cornerback Michael Ray Garvin e i defensive end Everette Brown e Justin Mincey e specialmente il primo sarà  utile già  nel 2005 ad un reparto che aveva parecchio bisogno di un infusione di qualità .

Georgia

L'università  da Mark Richt ha confermato la tendenza degli ultimi anni a concentrare la maggior parte delle borse di studio in un reparto lasciando scoperto l'altro. Quest'anno è stata la volta della difesa per cui i Bulldogs hanno usato 13 delle 19 borse di studio a disposizione.

La necessità  maggiore era un cornerback di qualità  perché in troppe occasioni il reparto più arretrato ha vanificato l'ottimo lavoro della linea con errori mentali o tackle sbagliati.

Richt non ha perso tempo approfittando dell'indecisione di Bryan Evans e convincendolo a firmare per i Bulldogs. Il liceale era molto interessato a Florida ma il licenziamento di Ron Zook lo ha spiazzato lasciando così libero uno dei migliori corner della nazione. La partenza verso la NFL del safety Thomas Davis (secondo alcuni il numero uno nel suo ruolo) aveva creato un altro vuoto che Georgia ha subito provveduto a colmare (almeno per il futuro) assicurandosi C.J. Byrd.

Il grosso dei nuovi arrivi riguarda la linea difensiva dove specialmente Jeffrey Owens e Kade Weston dovrebbero essere in grado di entrare già  da quest'anno in competizione per un posto da titolare. Owens in particolare è uno dei migliori nel suo ruolo ed ha lasciato i tifosi con il fiato sospeso fino all'ultimo perché dopo una recente visita a FSU aveva parlato molto bene del programma di Bobby Bowden.

La lacuna più importante che non è stata colmata è quella degli offensive lineman ma lo staff tecnico ha preferito rimandare al prossimo anno la soluzione del problema perché il livello qualitativo dei liceali di quest'anno in quei ruoli non era molto alto. Secondo le prime stime fra dodici mesi saranno disponibili giocatori con migliori prospettive a livello collegiale quindi nel 2006 dobbiamo attenderci forse fino a cinque nuovi lineman.

In attacco l'unico ruolo in cui c'era bisogno di almeno un giocatore in grado di aiutare subito era quello di wide receiver dopo la partenza dei due titolari del 2004 e Richt sembra aver fatto un buon lavoro reclutando Mohamed Massaquoi e Michael Moore. Fra i due é il primo quello che sembra già  pronto per contribuire e la sua carriera dovrebbe iniziare senza troppa pressione addosso perché Georgia è decisa a dare maggior enfasi al gioco di corsa.

Michigan

I Wolverines non avevano nessuna area su cui concentrarsi nel recruiting tranne forse la linea difensiva che nell'immediato ha bisogno di giocatori per dare un po' di respiro ai titolari. In questo reparto sono arrivati tre dei migliori prospetti della nazione che fin da quest'anno saranno usati regolarmente da coach Lloyd Carr. Stiamo parlando di James McKinney, Terrence Taylor e soprattutto Marques Slocum che fisicamente sembra già  pronto per il college football e non ha ancora deciso se giocare come guardia o come defensive tackle.

Fra i 23 giocatori che beneficeranno di una borsa di studio vanno segnalati il tailback Kevin Grady Jr. ed il quarterback Antonio Bass. Il primo già  ha avuto la possibilità  di allenarsi con i Wolverines prima del Rose Bowl ed ha stupito tutti per le sue doti fisiche e per il fatto di essere già  abbastanza avanti dal punto di vista tecnico rispetto ai suoi colleghi liceali. Dovrebbe giocare fin dall'inizio e se proprio non riuscirà  a ripetere quanto fatto l'anno scorso dai due freshman Chad Henne e Mike Hart quantomeno si dimostrerà  un'importante aggiunta al roster di Michigan.

Proprio la presenza nel ruolo di quarterback di un giocatore di talento come Henne che dispone ancora di tre anni di eleggibilità  dovrebbe comportare lo spostamento di Bass nel ruolo di wide receiver. L'ex quarterback ha dalla sua un buon fisico e si è dimostrato molto intelligente tatticamente quindi se emergeranno altri wide receiver potrebbe essere spostato in un altro ruolo.

Lo staff tecnico ha dato l'impressione di credere molto in lui e cercherà  di fare di tutto per trovargli una posizione in campo. Fino a che non si troverà  a suo agio nel nuovo ruolo tornerà  utile ai Wolverines come punt returner anche se sarà  difficile rimpiazzare un giocatore carismatico ed incisivo come Braylon Edwards.

L'unica critica che si può muovere a Carr è quella di non essersi assicurato qualche altro defensive back per sostituire Marlin Jackson e soprattutto Ernest Shazor che ha deciso di uscire con un anno di anticipo dal college. È arrivato il cornerback Brandon Harrison che può scendere in campo già  quest'anno e battersi alla pari con la maggior parte dei wide receiver ma oltre all'ex giocatore della Chaminade High School non sembra esserci molto altro.

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