Jason Campbell, miglior quarterback della selezione del Sud
Così come avevamo fatto ieri anche stavolta partiamo da un quarterback parlando di Jason Campbell (193 cm per 100 kg), senior di Auburn. Nella partita di sabato non ha lanciato nessun touchdown ma è riuscito lo stesso a farsi notare vincendo il premio di miglior giocatore offensivo della sua squadra. Le lodi in settimana ed il premio sono la ciliegina sulla torta di una brillante stagione che nel giro di pochi mesi lo ha visto arrivare nelle proiezioni fino alla soglia del primo round.
Nei tre anni precedenti con i Tigers le cose non erano andate benissimo ma l'arrivo di un nuovo offensive coordinator e la West Coast Offense hanno fatto miracoli per il quarterback. Qualche critico ha fatto notare che potrebbe trattarsi dell'ennesima "one year wonder" ma quanto visto negli allenamenti sembra aver soddisfatto la maggior parte degli scout.
Non ha un braccio potentissimo e nei passaggi in profondità ogni tanto difetta di accuratezza ma riesce ad eseguire la maggior parte dei lanci. È robusto fisicamente ma pur non essendo velocissimo riesce a guadagnare qualche secondo prezioso con le sue gambe.
Probabilmente però non riuscirà ad entrare tra i primi 32 scelti perché deve ancora migliorare la lettura delle difese e non riesce a "vedere" tutto il campo tendendo troppo spesso a concentrarsi solo sul lato destro. Ha però dimostrato di aver voglia di lavorare (ha migliorato ad esempio la meccanica di lancio ed è diventato più paziente) e nelle mani giuste dovrebbe essere in grado di diventare nel prossimo futuro un titolare nella NFL.
Prima della settimana del Senior Bowl non c'era nessun giocatore più atteso di Matt Jones (198 per 108). L'ex quarterback di Arkansas ha infatti deciso solo di recente di passare al ruolo di wide receiver e gli allenamenti della scorsa settimana sono stati praticamente i primi nella nuova posizione. Nonostante l'inesperienza l'ex giocatore di basket ha dimostrato di avere una buona presa e la sua stazza ha rappresentato un problema per tutti i difensori avversari anche se potrebbe avere qualche difficoltà con quelli più veloci.
Deve ovviamente ancora perfezionare la lettura delle difese avversarie e non sempre corre le sue tracce nel migliore dei modi. In ricezione ha però fatto vedere di sapersi adattare ai lanci non proprio perfetti e dimostrando di voler lottare anche al centro del campo.
La maggiore critica non riguarda un aspetto tecnico bensì il suo atteggiamento in campo che agli scout è parso troppo rilassato quando l'azione non lo riguarda in prima persona oppure nelle diverse pause. Può sembrare una critica stupida ma gli scout osservano anche queste cose. Ha infine provato anche qualche lancio ma non è parso in ottima forma come quarterback e si è concentrato soprattutto sul ruolo di wide receiver.
Tra i running back il più atteso era il senior di Auburn Carnell Williams (180 per 96). In un primo momento si pensava che avrebbe declinato l'invito come Cedric Benson ma ha stupito tutti accettando l'invito e migliorando se possibile le suo quotazioni in vista del draft. Il sabato ha giocato solo una serie a causa di un problema fisico alla schiena ma in settimana aveva fatto bene in allenamento tanto da guadagnarsi i complimenti di Jon Gruden e di tutti gli scout presenti.
Se da qui al draft riuscirà a metter su qualche chilo ha serie possibilità di scavalcare Benson e Ronnie Brown proprio in virtù dell'ottima prova in Alabama. Ha un'ottima visione di gioco, è paziente ed è abbastanza veloce da sfruttare in pieno i varchi aperti dalla linea. Inoltre non ha paura dei contrasti con gli avversari e pur non essendo il migliore in elusività ha un cambio di direzione che può mettere seriamente in difficoltà i difensori. Nelle ultime due stagioni non ha avuto nessun problema fisico e una volta arrivato nella NFL dovrebbe essere in grado di sopportare pesanti carichi di lavoro.
Si è fatto notare anche come ricevitore perché non è perfetto nel correre le tracce ma è molto abile in ricezione grazie ad un eccellente presa. Prima della scorsa settimana c'era qualche dubbio sulla sua efficacia nella pass protection ma in allenamento ha dimostrato quantomeno la volontà di bloccare ed una buona tecnica.
Tra i difensori da segnalare le prove del cornerback Bryant McFadden (180 per 86) e del lineman Marcus Spears (193 per 134). Il primo, uscito da Florida State, è sicuramente uno dei prospetti che maggiormente ha beneficiato da questa settimana a Mobile. Non è il più veloce nel suo reparto ma sopperisce con la sua abilità nell'anticipare le mosse avversarie (almeno a questo livello) e con la giusta aggressività che lo porta a confrontarsi con buon successo anche contro i ricevitori più potenti.
Non ha avuto problemi ad adattarsi né ad una copertura a zona del campo né ad una marcatura più stretta e rispetto agli altri cornerback è parso più rapido nei cambi di direzione. E' dotato di una buona elevazione anche se non la sfrutta a dovere preferendo spingere via il pallone piuttosto che provare ad intercettarlo.
L'ex LSU Spears grazie anche alla supervisione del defensive coordinator Monte Kiffin è stato uno dei migliori di tutta la settimana. Non solo ha confermato la sua efficacia contro le corse ma grazie agli schemi dell'allenatore di Tampa Bay ha fatto vedere di poter dire la sua anche come pass rusher.
La velocità non è uno dei suoi punti di forza ma ha un buon primo passo e la sua azione è abbastanza potente da renderlo difficile da bloccare. In un'azione terminata con un suo intercetto dopo che lui stesso aveva deviato il lancio del quarterback ha mostrato un'inattesa, per la sua stazza, agilità .