Felix Hernandez e i suoi Mariners bramano il ritorno in testa alla classifica!
Ci siamo! Dopo un paio di mesi di Rangers, le nostre cronache vedono la squadra del Texas perdere la prima posizione nel report a causa dell'arrembaggio degli Angels, che si riprendono la prima piazza nella AL West approfittando degli infortuni dei rivali.
Non brillantissima Los Angeles, ma quanto basta per avere per ora la meglio e ristabilire quell'ordine che ad inizio stagione sembrava scontato.
In questo senso, le partite di interlega sono state ancora più critiche per i texani, senza Josh Hamilton ed un paio di partenti, e costretti a giocare senza designed hitter.
Nel dettaglio delle squadre, anche il momento equilibrato di Seattle e l'ulteriore scivolone di Oakland, ormai lontana 7 partite dagli altri californiani.
Los Angeles Angels
Nel giorno in cui vi abbiamo lasciati, venerdi di due settimane fa, gli Angels affrontavano i Padres, per la prima delle loro 15 partite di interlega. Da quel giorno sono arrivate 3 serie vinte su 4 giocate, con sole tre sconfitte su 12 incontri. Nelle prime 7 partite, 7 vittorie di cui 5 per mano dei partenti della nuova rotazione.
Infatti, Ervin Santana torna in DL, e lascia spazio a Sean O'Sullivan, rookie che ha esordito subito con due partenze di qualità .
Domanda centrale: ma è stato il bullpen a migliorare le prestazioni, dopo che avevamo precedentemente visto che era al centro delle brutte prestazioni angeline?
2 ER nella serie contro San Diego, 4 contro San Francisco fuori casa, nessuna nella prima partita con i Dodgers. Il bullpen ha tenuto, quindi, ed è già una bella notizia, ma anche se dietro un paio di quelle sette vittorie c'è il suo zampino, non si può dire che sia l'unico reparto migliorato.
77 i putni segnati infatti finora in Interleague, che rappresentano il 22,3% dei punti segnati in stagione, mentre le 12 partite di questo periodo rappresentano il 17% delle partite giocate.
Ecco che quindi abbiamo trovato come gli Angels siano tornati sul trono. Il bullpen migliora e l'attacco esplode, magari un po' in controtendenza con la filosofia di squadra.
E poi c'è Brian Fuentes, alla 20esima salvezza della stagione, che è il miglior dato delle Majors.
Le prossime due settimane serviranno a vedere se LA resisterà alla testa della division e come lo farà . Non ci rimangiamo la parola, il bullpen servirà eccome, perchè la small ball e lo sfruttamento dei basepath la squadra di Scioscia non la perderà mai.
E forse, una volta che la leadership sarà conquistata come da piani iniziali, potremmo anche parlare di come attrezzarsi per dei playoff che, dopo tutto, non sono nemmeno troppo lontani…
Texas Rangers
35 punti nelle ultime 11 partite sono pochissimi per il migliore attacco della MLB. La dipartita momentanea di Hamilton è solo uno dei problemi.
Nelson Cruz ha avuto uno stop nelle performance, ritrovandosi in situazioni a lui familiari fino all'anno scorso, prima dell'esplosione del 2009. Soffre lontano dal Ballpark in Arlington, e contro i mancini. Ha insomma una serie di lacune che certo non lo mettono nell'elite dei migliori slugger della lega, posizione a cui dovrebbe aspirare in assenza del compagno.
Hank Blalock non ha continuato sui binari di inizio stagione, e questo già da qualche settimana. Ora c'è bisogno che si riprenda o le alternative in attacco saranno prosciugate in breve tempo.
Sul monte non va meglio. In quanto a ERA, tra i pitcher più utilizzati come partente, c'è solo Kevin Milwood al di sotto del 4.
C'è poco margine per utilizzare l'ottimo closer Frank Francisco, sia in precedenza con il lineup completo che ora con la lunga striscia di sconfitte che si para loro davanti.
Per fortuna, Hamilton sembra molto vicino al ritorno, inizialmente ipotizzato per luglio inoltrato ed ora molto più vicino. Può essere che nel prossimo report potremo vedere quanto il suo ritorno possa ancora incidere su una situazione tutt'altro che rosea.
Seattle Mariners
Quando Ichiro gioca come l'ultima settimana c'è pochissimo da fare, per tutti. La media nell'ultima settimana è ben sopra i .500 e anche se gli RBI e le extrabase hit sono pochi, il numero di punti segnati personalmente sta aumentando nelle ultime uscite.
Bene anche Jose Lopez, con 5 HR nel mese corrente. Le sue preoccupazioni familiari si spera non influiscano sulle sue prestazioni.
Queste giornate di Interleague hanno fatto bene anche a Russell Branyan che ora con 18 home run guida i suoi, ed è secondo in American League con .602 di slugging percentage.
Erik Bedard si è infortunato alla spalla ma sembra in grado di recuperare presto, mentre Felix Hernandez continua la sua cavalcata che non incontra sconfitte da metà maggio. A dar manforte alle due stelle c'è Jarrod Washburn, che con 3.22 di ERA prenota maggiori responsabilità nel proseguio stagionale.
Ultimamente sta anche emergendo Sean White, che nel bullpen ha ERA bassissima e 2 vittorie. Il pitching quindi, come da previsioni, non dà problemi di sorta.
Angels e Mariners procedono a braccetto nell'ultimo periodo, e sono ancora lontani 2 partite e mezzo. C'è anche da dire che San Diego ed Arizona non sono il banco di prova più impervio della National League.
Oakland Athletics
Prevedibile che ai guai se ne aggiungano altri se il tuo miglior piutcher si infortuna.
Lo hanno previsto anche i dirigenti di Oakland e il manager Bob Geren, quando hanno visto che il gomito di Josh Outman non reggeva. Il bravo rookie ha lasciato così il posto al meno bravo Gio Gonzalez, nel nostro mirino già dallo scorso anno.
Gio, nato in Florida 22 anni fa, è stato il miglior prospetto del farmi system di Oakland un paio di anni fa. La scelta era di farlo ancora lanciare nelle minors per il 2008, per poi provarlo nel 2009.
Un settembre da censura ed un paio di partenze deleterie proprio quest'anno hanno però avvantaggiato gli altri giovani partenti che agli A's certo non mancano.
Ora si ritrova titolare, ma già il rpimo outing ha riportato alla memoria le istantanee della scorsa stagione. L'ERA ha sforato gli 8, e la vittoria è per lui ancora tabù al piano superiore.
Dal gomito di Outman dipende molto della stagione un po' improvvisata del pitching green and gold.
E dal pitching dipende anche la stagione degli A's nella sua interezza. Meno sarà problematico e più possibilità ci saranno di rientrare in corsa, visto che l'aiuto dell'attacco latita ancora.
Le brutte performance di Jason Giambi e Matt Holliday sono ormai storie trite e ritrite. L'ex di Colorado, squadra contro la quale Oakland concluderà la sua Interleague, è ormai un caso di difficile risoluzione. Forse l'ambiente di Oakland o l'atipicità del clima del Colorado a cui era abituato ne hanno fiaccato le performance.
Il calo anche di Adam Kennedy e Jack Cust è sintomatico della scarsa fiducia dei battitori e della brutta maniera in cui è ordinato il lineup.
Le prestazioni difensiva non sono nemmenom lontanamente paragonabile a quelle dell'anno passato. Rischio che gli A's sapevano di correre, dando affidamento alle capacità al piatto dei nuovi acquisti. Mai rischio fu peggio calcolato.
Detroit, Cleveland e Boston nell'immediato futuro di Oakland: brutti clienti. Nello scontro a due serie tra Angels e Rangers potremmo invece vedere chi prende in mano le redini di una division in cui Seattle sarà un incomodo molto pericoloso.