Riusciranno i Sooners di coach Bob Stoops a vincere il titolo anche quest'anno?
Martedì 4 gennaio, gli occhi degli appassionati saranno rivolti al Pro Player Stadium di Miami, dove si disputerà l'Orange Bowl, l'incontro che in questa stagione determinerà la vincitrice del titolo nazionale: il National Championship Game sarà disputato da USC ed Oklahoma, le formazioni che hanno occupato i primi due posti di ogni ranking dalla settimana iniziale fino al termine. Nonostante la delusione di Auburn, è molto difficile criticare la scelta della BCS, che ha accoppiato due squadre eccezionali, complete in ogni reparto e che per molti critici daranno vita ad una delle partite più spettacolari di sempre. Dodici mesi fa, USC ed Oklahoma erano state al centro di polemiche, vista la partecipazione al National Championship Game da parte dei Sooners (nonostante la sconfitta nella finale della Big 12) e l'esclusione da tale partita dei Trojans.
Il cammino verso l'Orange Bowl
In questo 2004, USC ed Oklahoma hanno collezionato dodici vittorie in altrettanti incontri, completando una perfect season. In verità , tutte e due le squadre hanno avuto sulla loro strada degli ostacoli difficili, ma alla fine sono sempre riuscite a superarli: USC, ad esempio ha avuto un esordio ostico contro Virginia Tech (vincitrice della ACC), ha rischiato molto sia contro Stanford, sia contro California, ottenendo delle vittorie estremamente sofferte, e ha avuto dei problemi contro Oregon State e UCLA, nella partita conclusiva. Eppure, USC ha convinto allenatori e giornalisti, che l'hanno sempre inserita in prima posizione nei loro ranking.
Oklahoma, invece, era reduce da un assurdo 2003: dopo aver dominato la stagione, i Sooners erano entrati in profonda crisi, perdendo sia la finale della Big 12, contro Kansas State, sia il Sugar Bowl contro LSU.
In questo 2004, Bob Stoops voleva prendersi una rivincita: in verità , i Sooners non hanno ripetuto il cammino da schiacciasassi del 2003, rischiando la sconfitta in alcune partite (Kansas State, Oklahoma State, Texas A & M); tuttavia il finale di stagione è stato eccezionale per Oklahoma, che ha letteralmente distrutto le ultime tre rivali incontrate, Nebraska, Baylor e Colorado (nella finale della Big 12), segnando 107 punti, subendone appena 6.
Allenatori
Pete Carroll, USC, e Bob Stoops, Oklahoma, sono due tra i tecnici più stimati nel College Football: in questo nuovo millennio, Trojans e Sooners sono senza dubbio le squadre più forti e dominanti della nazione.
Carroll è alla guida di USC dal 2001 e ha riportato in auge uno dei programmi di football più prestigiosi della nazione: nel suo carniere, ci sono il successo nell'Orange Bowl 2003 e nel Rose Bowl 2004, più il titolo nazionale AP dello scorso anno.
Stoops, invece, è alla guida dei Sooners dal 1999, e come Carroll ha riportato onori e successi ad una delle Università più importanti del College Football: in queste stagioni, Stoops ha guidato OU a tre titoli della Big 12 (2000, 2002, 2004) tre vittorie nei Bowl (Orange 2001, Cotton 2002, Rose 2003), ma soprattutto al titolo nazionale del 2000, il primo dopo i trionfi di Barry Switzer.
Attacchi
Entrambe le squadre sono dotate di un attacco stratosferico, formato da giocatori eccezionali in tutte le posizioni: ogni ruolo presenterà una sfida nella sfida e si può tranquillamente dire che questi due attacchi siano i migliori dell'intera nazione.
I due quarterback sono i detentori degli ultimi due Heisman Trophies: Jason White, Oklahoma, ha vinto il trofeo dodici mesi fa, mentre Matt Leinart, USC, lo ha conquistato per questo 2004. I due registi hanno disputato una stagione molto simile, come evidenziato dalle statistiche: 2961 yards, 33 TD, 6 intercetti per White, contro 2990 yards, 28 TD e 6 intercetti per Leinart. Entrambi i giocatori hanno anche una grandissima esperienza, quindi è difficile stabilire chi dei due abbia un vantaggio.
I bersagli preferiti di White sono Mark Clayton e Travis Wilson (rispettivamente 62 e 43 ricezioni per 855 e 601 yards con 8 e 9 TD), mentre Leinart ha a disposizione un pacchetto composto da Dwayne Jarrett, Steve Smith e Dominique Byrd.
Ma quello che rende questi attacchi eccezionali è la contemporanea presenza di running back estremamente validi, tanto che il compito per le difese avversarie è molto arduo: il rookie Adrian Peterson, Oklahoma, è andato vicinissimo a diventare il primo freshman ad aggiudicarsi l'Heisman Trophy; correndo per oltre 1800 yards, ha tolto tantissima pressione dalle spalle di White.
Anche USC dispone di un ground game notevole, vista la presenza di Reggie Bush e LenDale White, che si sono rivelati delle vere spine nei fianchi per le difese avversarie: White è stato il leading rusher (985 yards), ma la vera superstar è stato Bush, che si è dimostrato letale sulle corse (833 yards), sulle ricezioni (478 yards), e anche come punt e kick off returner (369 e 501 yards); a questi dati vanno aggiunti 16 TD!
Infine è d'obbligo una citazione per la linea d'attacco di Oklahoma, che ha protetto White in maniera superba: Wes Carter, centro, Jammal Brown, tackle di destra, e Wes Sims, tackle di sinistra, formano un gruppo di offensive linemen eccezionali; in queste due stagioni, Brown ha concesso appena un sack!
Difese
La grandezza di USC e Oklahoma non è basata solo sugli attacchi, ma anche sulle difese, che si sono rivelate tra le migliori della stagione: entrambe le squadre sono dotate di un reparto difensivo che è in grado di bloccare qualunque attacco avversario.
Storicamente, Oklahoma ha sempre avuto una difesa spettacolare e anche quest'anno la tradizione sembra continuare, anche se forse i Sooners del 2004 non hanno raggiunto il picco delle passate edizioni: in più di una partita, i Sooners hanno subito gli attacchi avversari, registrando delle performance piuttosto insolite, come ad esempio contro Oklahoma State e Texas A & M, che sono riuscite a segnare addirittura 35 punti. Il pacchetto della secondaria sarà sicuramente sotto pressione, visto che per molti è il punto debole della difesa di Oklahoma.
Tuttavia, sottovalutare la difesa dei Sooners sarebbe un errore imperdonabile, visto che ha concesso appena 280,2 punti di media per partita; indubbiamente le perdite di Tommie Harris, Derrick Strait e Teddy Lehman sono state irrimediabili, però il livello è sempre rimasto altissimo.
USC, invece, può contare su una linea difensiva devastante, che ha il proprio punto di forza nei due tackle Mike Patterson e Shaun Cody. Segnare ai Trojans è un compito davvero difficile, come dimostrato dai miseri 18 TD concessi dalla difesa di USC in 12 partite. Entrambe le squadre dispongono di rushing defense nettamente al di sopra della media.
Special Teams
Senza dubbio, le squadre speciali non sono il punto di forza delle due squadre: i due calciatori, ad esempio, sono dei punti interrogativi, visto che né Trey DiCarlo né Ryan Killeen hanno delle percentuali di realizzazione soddisfacenti. Forse, USC potrebbe avere un vantaggio su Oklahoma, vista la presenza di Reggie Bush, che è in grado di effettuare una giocata a lunga gittata su un ritorno di punt o di kickoff. Però, gli special teams sono da sempre un elemento fondamentale nelle partite importanti: un punt ben calciato, un lungo ritorno possono spostare l'inerzia della sfida verso una squadra.
Dopo aver presentato le due squadre, proviamo a fare un'analisi della partita: cosa ci potremo aspettare dalla sfida del 4 gennaio?
Le due squadre sono complete e si equivalgono in ogni reparto, quindi molto probabilmente la contesa resterà aperta fino al termine: forse, la formazione che avrà a disposizione l'ultimo possesso potrebbe essere la vincitrice. E' molto difficile che i due attacchi vengano fermati completamente, però le difese hanno i mezzi per contenerli: probabilmente, coach Stoops e coach Carroll vorranno imporre il gioco sulle corse, avendo a disposizione degli ottimi running back. Però è anche vero che le rushing defense sono fortissime e quindi gli allenatori potrebbero essere tentati da impostare la partita sul gioco aereo, per poi aprire il gioco sulle corse.
Estremamente interessante sarà la sfida tra la linea d'attacco di OU contro la linea di difesa di USC: lo scorso anno al Sugar Bowl, White ha subito costantemente la pressione della difesa di LSU, disputando una partita mediocre. Se, invece, il QB di OU avrà tempo a disposizione, allora per i Trojans la serata sarà particolarmente lunga.
Pronostici
Stefano Quaino: vittoria Oklahoma 24-21
DaCoach: vittoria Oklahoma 31-24
Angelo Perrino: vittoria USC 31-24