Wyatt Sexton ha preso il posto di Chris Rix, come QB titolare a FSU
Sette giorni fa, Play.it ha pubblicato un articolo sulla prima classifica della BCS; questa settimana, invece, vorremmo soffermarci su una conference in particolare, la ACC, che durante i mesi scorsi è stata al centro di numerose discussioni: l'ingresso di Miami e Virginia Tech e l'arrivo di Boston College nel 2005 (tutte Università appartenenti alla Big East) sono stati degli eventi che hanno sconvolto il mondo del College Football.
Come previsto alla vigilia, Miami e Florida State stanno dettando il ritmo del raggruppamento, dimostrandosi le due compagini più forti; all'inizio della stagione, le due potenze si sono affrontate nello scontro diretto, che per l'ennesima volta ha premiato gli Hurricanes: questo successo sta garantendo a Miami un importante vantaggio nella corsa al titolo, che vale un automatico invito ad uno dei Bowl BCS.
Gli Hurricanes sono ancora imbattuti ed attualmente occupano la terza posizione nel ranking ESPN / USA Today, mentre in quello della AP sono al quarto posto; per quanto riguarda la BCS, Miami ha sognato per sette giorni di disputare l'Orange Bowl, visto che la speciale classifica che determina l'accoppiamento per il National Championship Game le aveva assegnato il #2, davanti alla possente Oklahoma: purtroppo, questa settimana, i Sooners hanno scavalcato gli Hurricanes, respinti al terzo posto. Ovviamente, le speranze di titolo nazionale non sono finite, anche se Oklahoma e USC sono chiaramente avvantaggiate.
L'attacco di Miami è guidato dal QB Brock Berlin, che nonostante le critiche e le perplessità , sta disputando una stagione sicuramente più convincente rispetto al 2003: 13 TD e 4 INT sono un ottimo risultato, anche se le 1245 yards non sono certo le migliori della nazione. Tuttavia, le ultime due partite di Berlin sono state superlative: contro Louisville, ha architettato una memorabile rimonta di 17 punti, che si è chiusa con il TD vincente a 49 secondi dal termine; contro North Carolina State, Berlin ha lanciato per 5 TD, uguagliando un record per quanto riguarda l'Università di Miami.
In verità , l'attacco degli Hurricanes non è tra i più efficaci della nazione (in particolare sulle corse), tuttavia è sempre riuscito a trovare un sistema per vincere; molti più dubbi permangono sulla difesa, che troppe volte si è fatta sorprendere dagli avversari: i 69 punti subiti nelle ultime due gare sono sinceramente troppi, ma finché Miami vincerà , le critiche avranno il tempo che trovano.
Gli Hurricanes devono disputare ancora cinque partite, ma una di questa è particolarmente attesa dagli osservatori: il 13 novembre, i ragazzi di Larry Coker saranno impegnati in una difficile gara in trasferta contro Virginia, una squadra che in questo momento detiene l'ottavo miglior attacco della nazione; se Miami dovesse superare l'ostacolo Cavaliers, allora la corsa verso il titolo ACC sarebbe in discesa. La partita tra Virginia e Miami sarà guardata con estrema attenzione anche dai Seminoles di FSU, che ovviamente sperano in una sconfitta degli Hurricanes per poter ritornare in corsa per la prima piazza nel raggruppamento.
Passiamo ora ad analizzare la squadra di Tallahassee, chiedendoci: “Come si può valutare questa Florida State?” La risposta a questa domanda è estremamente complessa: FSU occupa il quinto posto in tutti e tre i ranking (AP, ESPN / USA TODAY, BCS), ma i dubbi sul reale valore dei ragazzi di Bobby Bowden rimangono in grande quantità .
Chi sono i veri Seminoles? Quelli che hanno perso in modo rocambolesco contro Miami e ottenuto due sofferte vittorie contro le mediocri Syracuse e Wake Forest oppure quelli che hanno triturato North Carolina e (soprattutto) Virginia?
Il primo grande evento della stagione dei Seminoles è stato la “rinuncia” a Chris Rix, che ha lasciato il posto di titolare al sophomore Wyatt Sexton; in verità il passaggio di consegne è avvenuto in seguito all'infortunio di Rix durante la partita contro Clemson, tuttavia, questo cambiamento era auspicato da molti tifosi.
Sexton ha offerto delle prestazioni di rilievo (in particolare contro Virginia), ma la sua performance contro Wake Forest è stata alquanto mediocre e avrebbe potuto costare una sconfitta: un intercetto e un fumble riportati in endzone più un ulteriore intercetto tramutatosi in un FG hanno lasciato i Demon Deacons in partita fino agli ultimi istanti.
Nulla da dire, invece, sulla difesa, che si sta dimostrando assolutamente imperforabile: con appena 265 yards di media, i Seminoles hanno l'ottavo miglior reparto della nazione, tanto che segnare un TD alla difesa di FSU è una vera e propria impresa.
Le prossime partite per Florida State non sono particolarmente impegnative, anche se le sfide a Maryland e North Carolina State potrebbero nascondere delle insidie, visto il mediocre rendimento in trasferta dei Seminoles; inoltre, la sfida agli arci-rivali di Florida nell'ultima settimana sfugge sempre ad ogni previsione.
Teoricamente, FSU è ancora in corsa per il titolo nazionale, tuttavia questo sogno è collegato ad una serie di battute d'arresto delle squadre che la precedono nei vari ranking; inoltre, molti osservatori ritengono che i Seminoles possano essere addirittura esclusi dai Bowl BCS, anche se dovessero terminare la stagione con una sola sconfitta.
La terza forza della ACC è Virginia, una delle squadre più spettacolari della nazione come dimostrato dai 32 TD e dalle 465 yards di media: un QB affidabile come Marques Hagans, due ottimi RB come Wali Lundy e Alvin Pearman fanno dei Cavaliers un attacco davvero temuto, che è riuscito a segnare almeno 30 punti in sei dei sette incontri stagionali; la difesa di Virginia è sicuramente di buona fattura, anche se le avversarie affrontate in questo 2004 sono state di mediocre livello. Purtroppo nell'unica partita contro una squadra competitiva (FSU), i Cavaliers sono stati letteralmente travolti e maltrattati in tutti i reparti, subendo un pesantissimo 36-3.
La quarta posizione della conference è attualmente occupata da Virginia Tech, che come detto in apertura ha lasciato la Big East per i soldi della ACC: gli Hokies sono inseriti tra le prime 25 squadre della nazione, soltanto che le due sconfitte stagionali potrebbero relegarla ad un bowl di poca importanza; indubbiamente sperare in una vittoria nella gara inaugurale contro USC era eccessivo (anche se Virginia Tech si è comportata egregiamente), tuttavia la sfida interna contro North Carolina State era ampiamente alla portata degli Hokies, che si sono fatti sorprendere dalla tenacia difesa dei Wolfpack.
Dopo Virginia Tech, il livello della ACC cala sensibilmente e forse solo NC State e Georgia Tech hanno reali possibilità di disputare un bowl (anche se minore) al termine del campionato, mentre per le altre, terminare il 2004 con un bilancio sopra il 50% sarà il massimo traguardo; per i tifosi di Duke, invece, l'unico desiderio è che la stagione di College Basketball inizi il più presto possibile.
Infine, è importante ricordare che con l'arrivo di Boston College, previsto per il 2005, le dodici squadre della ACC saranno distribuite in due division.
Atlantic Division
– Boston College
– Clemson
– Florida State
– Maryland
– North Carolina State
– Wake Forest
Coastal Division
– Duke
– Georgia Tech
– Miami
– North Carolina
– Virginia
– Virginia Tech
Il 3 dicembre 2005, Jacksonville ospiterà la finale della ACC, che sarà disputata dalle vincitrici dei rispettivi titoli divisionali.
Classifica della ACC (tra parentesi il bilancio complessivo)
1. Miami 3-0 (6-0)
2. Florida State 4-1 (6-1)
3. Virginia 3-1 (6-1)
4. Virginia Tech 2-1 (5-2)
5. Georgia Tech 3-2 (4-2)
6. N. C. State 3-2 (4-3)
7. North Carolina 2-2 (3-4)
8. Clemson 2-3 (3-4)
9. Maryland 1-3 (3-4)
10. Wake Forest 0-4 (3-4)
11. Duke 0-4 (1-6)