Un passaggio di Whitehurst nel secondo OT ha permesso a Clemson di evitare l'upset con Wake Forest
La partita più attesa del fine settimana era sicuramente la sfida fra Miami e Florida State ma la partita è stata posticipata a venerdì 10 settembre a causa dell'avvicinarsi alla costa della Florida dell'uragano Frances.
L'altro incontro fra squadre della conference che si è disputato è stato il match più bello fra quelle che hanno visto scendere in campo le università della ACC in questo primo fine settimana a pieno regime del football NCAA.
Per decidere la vincente fra Clemson (numero 15 nel ranking AP) e Wake Forest sono stati necessari ben due tempi supplementari nonostante all'inizio del secondo quarto la squadra più quotata fosse in vantaggio per 19 a 3.
In quel momento gli 80mila tifosi dei Tigers già stavano pregustando la vittoria contro la squadra che l'anno scorso li aveva non solo sconfitti ma addirittura umiliati. Questo devono aver pensato anche i giocatori di Clemson che specialmente in attacco non sono riusciti a combinare più nulla fino all'inizio dell'ultimo quarto quando Wake Forest passava in vantaggio grazie ad una corsa di 50 yard del tailback Chris Barclay.
"Fortunatamente nonostante i problemi offensivi siamo rimasti calmi ed abbiamo portato a casa la vittoria", ha dichiarato il quarterback dei Tigers Charlie Whitehurst, "Se avessimo perso sarebbe stato devastante per noi perché abbiamo commesso troppi errori e sarebbero subito iniziato i processi a carico di molti di noi da parte di critica e tifosi. Per fortuna abbiamo vinto!".
Il gioco decisivo del secondo overtime ha visto coinvolto proprio il quarterback che è riuscito a trovare con un lancio perfetto il wide receiver Chansi Stuckey. Nella sua prima partita nel nuovo ruolo (fino all'anno scorso era un quarterback) il sophomore ha superato la soglia delle cento yard ricevute ed ha anche bloccato un punt nella end-zone portando così ai suoi due punti utilissimi.
Il ricevitore ha detto di "essere contento per aver sfruttato al meglio tutte le occasioni che ho avuto. Non pensavo di essere coinvolto così presto in parecchie azioni decisive ma evidentemente era il mio momento e tutto è andato bene. Per quanto riguarda il cambio di ruolo non ho problemi a giocare dove vuole l'allenatore ed anche se l'anno scorso pensavo di poter essere solo un quarterback vista la partita di oggi penso di poter essere molto utile anche come ricevitore".
Clemson ne avrà sicuramente bisogno perché in attacco oltre al quarterback e Stuckey si è visto poco o niente. I running back hanno disputato una bruttissima partita e coach Bowden ha di che essere preoccupato (almeno finché non tornerà l'infortunato Duane Coleman).
Ha invece espresso ottimismo nonostante la sconfitta l'allenatore di Wake Forest, Jim Grobe. "Abbiamo giocato una buona partita ed abbiamo avuto qualche possibilità di vincere ma Clemson in alcuni momenti in difesa è stata insuperabile. Faccio i complimenti sia a loro che alla mia squadra".
Esordio molto meno impegnativo per le due squadre che dovrebbero essere le maggiori rivali di Miami e Florida State nella corsa per il primo posto: Virginia e North Carolina State. La prima non ha avuto problemi a vincere in casa di Temple mentre il Wolpack ha nettamente sconfitto l'università di Richmond (Division I-AA).
Il protagonista della partita di Virginia è stato il quarterback Wali Lundy che ha corso per 3 touchdown e 104 yard ed ha confermato quanto di buono ha fatto vedere la passata stagione. "Sono proprio contento che tutto sia andato bene", ha spiegato Lundy, "Per l'occasione c'erano sugli spalti parecchi miei parenti ed ero un po' preoccupato perché temevo di non essermi concentrato abbastanza ma una volta sceso in campo tutto è andato per il meglio. È proprio bello tornare a giocare vicino ai luoghi dove sono cresciuto".
L'ottima prestazione del quarterback ha fatto passare in secondo piano quei piccoli problemi emersi contro Temple. La difesa che nel secondo tempo ha subito un vistoso calo, il kicker Connor Hughes che ha sbagliato due field goal ed un extra point ed infine gli special team che hanno peccato spesso di ingenuità contro avversari più esperti.
I Cavaliers hanno giocato sicuramente un'ottima partita ma bisogna anche dire che Temple ha contribuito parecchio alla netta vittoria di Virginia perdendo spesso il pallone (4 fumble) e dando per tutta la sfida l'impressione di essere poco concentrati.
La loro serie di sconfitte ha raggiunto quota tredici e considerando anche la mancanza di stimoli (Temple alla fine dell'anno uscirà dalla Big East ed il futuro è molto incerto) è difficile ipotizzare un miglioramento nelle prossime partite.
Anche North Carolina State ha vinto facilmente portando ad otto il numero di partite inaugurali consecutive vinte grazie ad un eccellente primo tempo contro l'avversario di divisione inferiore. Il sorvegliato speciale nell'esordio stagionale era ovviamente il quarterback Jay Davis chiamato a prendere il posto di quel Philip Rivers che quest'anno calcherà i campi della NFL con la maglia dei Chargers.
Davis ha giocato solo il primo tempo ma quel poco che si è visto è stato molto incoraggiante perché oltre al buon braccio che già si era potuto apprezzare nel camp ha fatto anche vedere di essere molto abile nel leggere le difese avversarie.
Ovviamente il test non era poi così probante ma coach Amato è rimasto comunque soddisfatto: "Jay ha fatto un lavoro fantastico. Ha gestito alla perfezione l'attacco, si è mostrato molto fiducioso nei suoi mezzi ed anche quando ha commesso qualche errore non ha perso la calma. Si vede che ha imparato molto bene da chi lo ha preceduto".
Soddisfacente anche la prova della difesa che ha concesso soltanto 80 yard nel primo tempo ed ha costantemente messo sotto pressione il quarterback avversario. Dovrà migliorare qualcosa nel difendere contro le corse e diminuire il numero di penalità ma come prima uscita Amato può essere senz'altro contento.
Il prossimo impegno del Wolpack non sarà altrettanto facile (Ohio State) ma l'allenatore ha due settimane per studiare le migliori contromisure per i Buckeyes. "Dobbiamo migliorare nei tackle perché altrimenti fra quattordici giorni ci sarà da soffrire parecchio", ha spiegato Amato, "In ogni caso ora è presto per pensarci. Prima vedremo di recuperare i giocatori che hanno avuto qualche problema fisico e poi penseremo ad Ohio State".
Nelle altre partite di conference da segnalare la grande rimonta di North Carolina in una partita che le ha permesso di superare un avversario tutt'altro che difficile: William & Mary (squadra di Division I-AA).
Dopo una prima frazione di gara contraddistinta da 3 fumble in attacco e gravi errori in difesa NC ha messo a segno un parziale di 35 a 14 ed ha portato a casa la vittoria. In ogni caso non poteva esserci inizio peggiore per i Tar Heels che hanno confermato tutti i problemi che già l'avevano assillati l'anno scorso quando aveva concesso qualcosa come 505 yard e 38 punti di media a partita.
Chiudiamo l'analisi della prima giornata accennando alla vittoria di Maryland su Northern Illinois. I Terrapins hanno fatto davvero poco per dimostrare di meritare il 22esimo posto nel ranking AP e devono ringraziare ancora una volta il kicker Nick Novak che ha trasformato tre field goal ed è entrato nel libro dei record della ACC per numero di punti segnati.
È andata molto meno bene al quarterback Joel Statham che nella prima gara da quarterback titolare ha lanciato un intercetto e perso tre palloni ma soprattutto ha mostrato scarsa fiducia nei propri mezzi. Il sophomore ha comunque l'appoggio di coach e compagni quindi non è detto che Statham non sia l'ennesimo talento sfornato da un college che ha preparato per la NFL quarterback del calibro di Boomer Esiason, Frank Reich, Neil O'Donnell e Scott Zolak (tutti e quattro sono andati al Super Bowl).