Mike Williams non avrà più modo di esultare per un td con la maglia dei Trojans
La stagione 2004 del football collegiale è ufficialmente iniziata ieri con la netta vittoria dell'università di Arkansas-Monticello su Bethel ma la partita più attesa in questo primo weekend è la sfida fra USC e Virginia Tech.
I Trojans non hanno iniziato nel migliore dei modi la stagione perché hanno saputo di dover fare a meno per quest'anno del wide receiver Mike Williams poco prima di imbarcarsi per il Maryland (sede della partita di domani).
Coach Pete Carroll nei giorni scorsi si era detto poco ottimista ma non ha per nulla apprezzato la tempistica della NCAA ed il modo in cui è stata comunicata la mancata ammissione del wide receiver.
In un primo momento, infatti, non è stata fornita nessuna motivazione ufficiale e poi è stato diramato uno striminzito comunicato in cui si dice che il giocatore non è accademicamente eleggibile e non gode più dello status di amatore.
Per quanto riguarda la tempistica la NCAA dice di aver risposto solo dopo aver avuto tutte le prove in mano ma non ha ancora spiegato perché mentre all'inizio spingeva per una rapida soluzione col passare del tempo si è attaccata ad ogni singolo dettaglio dando la sensazione di cercare a tutti i costi di tirare la cosa per le lunghe.
In ogni caso i legali dell'università hanno dichiarato che pur avendo la possibilità di andare in appello non lo faranno per non far sprecare altro tempo alla NCAA e per non tenere ancora in ansia Williams e famiglia. Il wide receiver ha chiuso definitivamente il caso spiegando di essere "felice che la faccenda sia finita".
"Mi dispiace più che altro per i miei genitori e per tutti coloro che mi hanno aiutato in queste settimane setacciando la casa in cerca delle ricevute dei pagamenti e dei prestiti". Williams conclude dicendo che "da parte mia penso di aver fatto tutto il possibile per essere riammesso ed anche se non è andata bene mi sono messo l'anima in pace. Ora penserò soltanto a studiare e prepararmi per gli scout della NFL".
Abbiamo già accennato in un altro articolo alla vicenda Williams ma occorre forse spiegare in due righe il passaggio dell'intervista in cui il giocatore parla di ricevute di pagamento. In questi mesi il wide receiver ha ricevuto dal suo agente centinaia di migliaia di dollari e una delle condizioni poste dalla NCAA per esaminare la pratica era quella di fornire tutte le ricevute dei prestiti di denari e di restituire tutto il denaro al suo agente.
Ora che si sono lasciati alle spalle la vicenda Williams i Trojans potranno finalmente pensare solamente al loro avversario di domani, Virginia Tech. Mancheranno parecchi giocatori di talento (l'ultimo in ordine di tempo a dare forfait è "Tiny" Malu operato d'urgenza di appendicite) ma Carroll può sempre contare sul quarterback Matt Leinart e sulla coppia di tailback Bush-White che non dovrebbe far sentire la mancanza della squalifica di Hershel Dennis.
È difficile trovare un settore in cui USC a livello di uomini sembra inferiore agli Hokies quindi Virginia Tech dovrà fare affidamento più che altro sulla differente condizione atletica che da sempre contraddistingue le squadre allenate dai due allenatori. Mentre quelle di Carroll non hanno mai avuto un buon inizio di stagione quelle di coach Frank Beamer invece sono in ottima forma già da inizio settembre ed hanno spesso dato del filo da torcere ad avversari considerati sulla carta più forti.
Questo sembra essere l'unico vantaggio sul campo degli Hokies che invece sugli spalti possono contare sulla massiccia presenza di loro tifosi (si parla di 65000 tifosi degli Hokies a fronte di soli 15000 al seguito dei Trojans).
In sede di pronostico però non sembrano bastare condizione atletica e tifosi sugli spalti per avere ragione di una delle migliori università della nazione (se non la migliore) quindi è difficile dar torto ai bookmakers che hanno dato USC favorita di 17 punti su Virginia Tech.
L'altra partita del weekend che coinvolge una squadra di Division I-A è la sfida fra Miami (Ohio) ed Indiana State (Division I-AA). I primi sono ovviamente i netti favoriti ed hanno la concreta possibilità di estendere a 14 la loro serie di partite senza sconfitte (attualmente è la serie ancora aperta più lunga nella divisione superiore).
I Redhawks dovrebbero vincere nonostante fra le loro file non ci sia più il quarterback Ben Roethlisberger, scelto quest'anno al primo round del draft NFL dai Pittsburgh Steelers.
Coach Terry Hoeppner ha però messo insieme un buon roster e nelle dichiarazioni alla stampa prima dell'inizio della stagione ha addirittura dichiarato che "potrebbe avere a disposizione un team ancora migliore di quello che l'anno scorso ha tenuto una media di 43 punti a partita ed ha vinto la Mid-American Conference".
La difesa nonostante la perdita del coordinatore Pat Narduzzi può contare sul ritorno di nove titolari e sulla leadership di una coppia di linebacker di talento come da queste parti non si vedeva da parecchi anni (gli junior Terna Nande e John Busing). Il reparto dovrà faticare poco per contrastare l'attacco di una università che in sei anni sotto coach Tim McGuire non ha mai ottenuto una stagione vincente e che ha perso otto delle nove sfide con squadre di Division I-AA con un margine medio di 34 punti.
Hoeppner dovrà trarre da questa partita delle indicazioni utili per la sfida per più probante che attende i Redhawks la settimana prossima: i Wolverines di Michigan. Ma di questa partita parleremo appunto fra una settimana.