Fiesta Bowl Review

Santonio Holmes esulta dopo il TD del 35-14

Poteva Craig Krenzel decidere di chiudere in maniera migliore la propria carriera ai Buckeyes? Difficile, molto difficile ipotizzare per il Draddy Award 2003 un epilogo migliore. Lui e gli altri senior a disposizione di coach Jim Tressel, si congedano con una prestazione maiuscola che conferma in pieno tutto il loro valore.

Ricordate Darren Sproles? Una stagione perfetta, culminata che la demolizione sistematica degli invincibili Sooners. E' lui 'uomo che aveva messo in discussione la legittimità  della leadership di Oklahoma, salvata dal BCS quando ormai la critica era pressochè unanime nell'attribuire il #1 a USC, più secondo l'inerzia e la spettacolarità  di Leinart e del suo parco ricevitori che non per quei dati oggettivi che vedevano la squadra dell'Heisman Trophy Jason White sconfitta in una gara, la finale della Big 12, che altre conference, Pac 10 in primis, non sono tenute a disputare.

Bene, lo spauracchio Sproles, che vanta quasi duemila yds corse durante la stagione, è stato limitato alla grande dalla difesa elaborata dallo staff di Tressel, ed eseguita alla perfezione da Will Smith e soci. Sproles è stato costretto alla miseria di 38 yds in 13 portate, cifre sicuramente non alla sua altezza. Bloccato il gioco di corse, i Buckeyes hanno potuto sfruttare alcuni errori degli avversari, come è accaduto sugli sviluppi del clamoroso punt bloccato da Harlen Jacobs a Jared Brite, che ha permesso a John Hollins di realizzare sul ritorno il primo touchdown della gara.

Dopo un drive fallito dai Wildcats, Craig Krenzel ha piazzato il primo dei suoi quattro lanci da touchdown del match, servendo magistralmente Santonio Holmes, replicando a 6:49, scegliendo questa volta Michael Jenkins. Morale della favola: 21-0, dopo un quarto e mezzo di gioco.

Un copione di questo genere sarebbe comunque abbastanza banale, un dejavù riproposto come in altre circostanze, invece a rendere molto interessante l'immediata vigilia di questo Fiesta Bowl sono stati i titoli di tutti i media americani: “Ell Roberson may, or may not, play tonight's Fiesta Bowl”. La causa di questo dubbio che avrebbe secondo la stampa americana afflitto Bill Snyder, era dovuta all'accusa di violenza sessuale denunciata ai danni del QB di Kansas State da parte di una giovane donna, con cui il giocatore avrebbe avuto una relazione proprio durante il ritiro della squadra, presso l'albergo che ospitava i Wildcats.

Quando la polizia ha interrogato Roberson, il giocatore ha subito ammesso che c'era stato un rapporto sessuale con l'accusatrice, ma ha affermato con certezza che questa non era assolutamente restia a fare sesso. La polizia ha poi deciso di non arrestare il giocatore, come precauzionalmente avviene nella maggior parte di questi casi (si ricordi il caso Bryant, la guardia dei Lakers della Nba accusata di stupro quest'estate, NdR), aspettando le valutazioni della magistratura sull'eventualità  di aprire o meno un fascicolo in base alla veridicità  delle prove rilevate, ma ha reso pubblicamente noto il nome del giocatore accusato, facendo andare su tutte le furie il direttore atletico dei Wildcats, Tom Weiser, che ha pesantemente accusato il dipartimento di Maricopa, aggiungendo che: “Per quanto ci è parso di capire, Roberson non ha commesso nessun crimine, per cui l'università  non prenderà  nessun provvedimento nei suoi confronti e gli diamo il via libera per giocare il Fiesta Bowl, sempre che anche coach Snyder sia della stessa opinione”.

Tutto questo baccano ha palesemente distratto sia la squadra che naturalmente Roberson, che per esplicita dichiarazione del defensive end di Ohio State, l'All America Will Smith: “Nel primo tempo non c'era davvero con la testa”.

Dopo il disastro iniziale, Roberson è riuscito a condurre un buon drive da 70 yards, ed il touchdown di Sproles ha mandato le squadre negli spogliatoi dando al pubblico la sensazione che la gara fosse chiaramente indirizzata vero i vicecampioni della Big Ten, ma per nulla chiusa. Sensazione confermata nel terzo quarto, quando Ell Roberson si rende subito protagonista, stavolta in positivo, con una corsa da touchdown di 14 yards che ha riacceso le speranze per la squadra allenata da Bill Snyder, che si ritrovava ora ad un solo TD di distanza.

Un po' di ansia per i Buckeyes, giusto il tempo necessario a Craig Krenzel per piazzare verso la fine del terzo quarto altri due lanci da touchdown, chiusi rispettivamente per Michael Jenkins e Santonio Holmes. Sotto 35-14 i Wildcats non hanno mollato, infatti con una corsa di Ayo Saba e un 1 yd TD run di Ell Roberson, a soli 2:45 dal termine si erano riportati sul 35-28, nuovamente ad un touchdown di distacco dai Buckeyes, ma a questo punto hanno commesso una grave ingenuità  facendosi fischiare una partenza falsa nel tentativo di onside kick provato da Joe Rheem. Sul tentativo seguente Ohio State non si è fatta sorprendere, ed ha controllato bene il tempo rendendo in sostanza impossibile la rimonta all'ultimo drive di Kansas State.

Se ne va così da vincente quella straordinaria classe di Senior guidata da un leader unico come cuore e voglia di vincere qual è Craig Krenzel. Per Jim Tressel un'altro grandissimo colpo che si aggiunge ad un curriculum di successi già  molto brillante. Ohio State, in ogni caso, si conferma uno dei programmi migliori d'America.

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