NL Central Report #5

Wandy Rodriguez sta facendo tutto il possibile per i suoi Astros…

Nuovo appuntamento con il report dedicato alla NL Central cari lettori, ormai giunto al quinto appuntamento.

Siamo a metà  giugno, si avvicina a grandi falcate la pausa dell'all-star game che rappresenta il primo vero momento per tracciare un bilancio dell'andamento per le squadre e per il terzo report consecutivo troviamo al comando della division i Milwaukee Brewers.

Ma non si tratta di un dominio, tutte le squadre sono racchiuse in una manciata di partite e queste due settimane sono state parecchio strane: le prime quattro squadre hanno frenato tutte in maniera clamorosa, evidenziando numerose lacune e problemi, mentre le ultime due, Pirates e Astros, hanno ridotto il gap e sono rientrate pienamente nella corsa per la division.

Scendiamo nei dettagli con la situazione squadra per squadra.

MILWAUKEE BREWERS (34 vinte - 29 perse)
I birrai si confermano al comando della division nonostante un record di 4 vinte e 9 perse in questo arco di stagione e il mantenimento della leadership è probabilmente l'unica notizia che può far sorridere i tifosi di Milwaukee. Solo una serie è stata vinta, quella in trasferta ad Atlanta, mentre le serie con Florida, Colorado e Chicago sponda White Sox hanno visto soccombere la squadra di Macha (con i Rockies è arrivato addirittura uno sweep casalingo).

A crollare è stato soprattutto il pitching: dietro Yovani Gallardo non sembra esserci un giocatore in grado di garantire completa affidabilità . Bush, Looper, Suppan non stanno certo disputando la loro miglior stagione mentre Parra peggiora di partita in partita, tanto che per lui si parla di uno spostamento in triplo A per provare ad aiutarlo a recuperare la forma e la fiducia.

Nel bullpen continua l'ottima stagione di Trevor Hoffman nonostante sia arrivata la prima run subita dell'anno in situazione di game tied al nono inning (la scorsa notte contro i White Sox) mentre il resto del bullpen si mantiene solido, nonostante vi siano i primi scricchiolii (alcune gare in queste due settimane sono state gettate al vento dai rilievi).

Al piatto il duo di giovani fenomeni, Braun e Fielder, continua a imperversare sui lanciatori avversari mentre sono in netto calo Cameron e Counsell. Così così la stagione di Corey Hart, da lui ci si aspetta un altro tipo di rendimento: al momento batte .253, con OBP di .317.

Per continuare a mantenere la leadership i Brewers potrebbero essere costretti a muoversi sul mercato; i maggiori needs potrebbero essere identificati in un partente affidabile e in una discreta mazza che possa aiutare il cuore del lineup ad avere occasioni per portare fieno in cascina: sostituire Ricky Weeks in pratica.

Nelle prossime due settimane doppia serie di Interlega, prima a Cleveland e poi a Detroit, poi rientro a casa dove arriveranno i Twins e, a seguire, i Giants.

ST. LOUIS CARDINALS (34 vinte - 30 perse)
Brusca frenata anche per gli uomini di Tony LaRussa, che due settimane fa apparivano lanciatissimi verso la leadership della division. 5 vinte e 9 perse per i Cardinals, che dopo aver splittato la serie in casa con i Reds hanno subito un sanguinoso sweep casalingo su 4 partite da parte di una delle squadre più calde della lega, i Rockies. Nella seconda settimana vittoria nella serie con i Marlins e sconfitta nella serie di interlega a Cleveland.

Due settimane fa avevamo espresso dubbi sulla condizione fisica di Kyle Lohse e puntualmente il giocatore è stato messo in DL: il suo ritorno, nelle previsioni più pessimistiche, è previsto dopo l'all-star game e questo per i Cards è un bruttissimo colpo.

Il suo sostituto, Thompson, non sta affatto sfigurando, ma non è un pitcher dal quale attendersi 6-7 innings a partita come era lecito aspettarsi invece da Lohse.

Risposte confortanti arrivano da Chris Carpenter, che dimostra di essere in salute, e Adam Wainwright; bene Pineiro nonostante il record di 5 vinte e 7 perse: per lui pesa tantissimo lo scarsissimo run support ricevuto. Wellemeyer rimane l'anello debole della rotation e non sembra essere in grado di tornare alla forma mostrata l'anno scorso.

Il bullpen è tornato ad essere altalenante, Reyes e Motte hanno avuto qualche brutto outing mentre fortunatamente il closer svolge degnamente il suo ruolo. Da notare il taglio di Boyer, rilievo arrivato da poco e che ha deluso immediatamente il coaching staff.

I veri problemi dei Cardinals sono al piatto, perché dietro all'onnipotente Pujols (numeri incredibili nonostante un periodo non propriamente brillante per lui) c'è il vuoto. Sono rientrati dalla DL Ludwick e Ankiel, che per il momento però appaiono lontani parenti dei giocatori che l'anno scorso hanno supportato il numero 5.

Duncan, dopo un ottimo inizio, è in grossa difficoltà ; è calato molto l'apporto offensivo di Molina e vengono al pettine i nodi relativi all'infield: la produzione di Thurston e Barden è calata notevolmente e l'unica vera nota positiva è l'ascesa di Brendan Ryan che potrebbe convincere il manager a spostare il rientrante Khalil Greene in terza base.

Sul fronte mercato iniziano a circolare i primi rumors che vorrebbero il front office dei Cards alla caccia di una big bat per aiutare Pujols, preferibilmente in terza base per cercare di chiudere il buco lasciato dall'infortunio di Glaus. Circolava il nome di DeRosa, ma per il momento di concreto non c'è nulla. Nelle prossime due settimane i Cards affronteranno le serie di interlega con i Tigers e con i tradizionali rivali di Kansas (in trasferta); a seguire una serie da quattro partite a New York sponda Mets e chiusura con un'altra serie di interlega contro i Twins a St. Louis

CINCINNATI REDS (31 vinte - 31 perse)
Come per Cardinals e Brewers, periodo così così anche per i Reds che chiudono le due settimane con 5 vinte e 8 perse; riescono comunque a mantenere il terzo posto nella division sfruttando il brutto periodo anche della squadra quarta in classifica, i Cubs. In queste due settimane fa notizia soprattutto lo sweep subito a Kansas City, mentre le altre serie han fatto registrare uno split con i Cards, una sconfitta con i Cubs e una vittoria contro i Nationals.

Sul monte di lancio non è ancora disponibile Volquez, in DL per una tendinite al gomito e per il quale una data di rientro non è stata fissata; Cueto continua la sua buona stagione, ma non riesce ad avere un buon run support e vede il suo record a 6 vinte e 4 perse adesso. Harang lancia a buoni livelli mentre Arroyo in queste due settimane è stato letteralmente terribile. Nel bullpen prima blown save dell'anno per Cordero e primi scricchiolii per Rhodes, ma in generale i rilievi stanno giocando davvero bene.

Al piatto si attende il ritorno di Joey Votto, ancora senza una data precisa così come senza una data precisa è anche il rientro di Encarnacion. Fa notizia lo slump in cui si trova Taveras (0 su 32 in giugno), così come male sta giocando Jay Bruce (.213 di media battuta, .298 OBP). In diverse occasioni Dusty Baker ha fatto giocare Gomes, Dickerson e Nix, cercando di dare respiro ai suoi giocatori in difficoltà , attualmente i cardini della squadra.

Senza Votto comunque, sarà  dura per questi Reds mantenere il contatto con le squadre di testa, soprattutto se qualcuno dovesse iniziare seriamente a correre.

Sul fronte mercato non si registrano grosse notizie riguardanti i Reds, che nelle prossime settimane affronteranno Braves e White Sox in casa per poi andare a far visita ai Blue Jays e agli Indians: partite importantissime per capire di che pasta è fatta questa squadra.

CHICAGO CUBS (30 vinte - 30 perse)
Altre due settimane deludenti per la squadra di Lou Piniella, che grazie ad un record di 5 vinte e 6 perse si trova esattamente a quota .500: non è certo un record che soddisfa l'esigente pubblico di Chicago ed hanno ragione visto che molti pensavano di poter mettere in chiaro le cose nella division sin dai primi giorni della regular season. In queste due settimane la squadra ha splittato la serie con i Braves (una partita rinviata per pioggia), vittoria nella serie con i Reds e due sconfitte brucianti con Astros e Twins.

La notizia migliore per i Cubs è il rientro di Rich Harden dalla disabled list, un rientro che non può che fare bene alla squadra. Segnali incoraggianti arrivano anche da Zambrano, che per la prima volta in stagione ha lanciato per otto innings; Lilly e Dempster si mantengono su ottimi livelli e bene sta andando anche Randy Wells nonostante non sia ancora riuscito a vincere una partita a causa dello scarso run support. Problemi nel bullpen, dove anche Marmol non sembra attraversare un grande periodo e dove al momento attuale il miglior rilievo è Guzman.

Al piatto, dove risiedono i maggiori problemi della squadra, spiccano i numeri negativi di Alfonso Soriano: .229 la media battuta e .296 la OBP. Sono numeri che non giustificano il mantenimento del leadoff spot, cosa che tuttavia sta accadendo senza un ben preciso motivo. In slump anche Kosuke Fukudome, similmente allo scorso anno dopo il grande inizio.

Segnali di ripresa da Derrek Lee, si conferma Ryan Theriot mentre Geovany Soto non riesce proprio a ritrovare il giusto swing. Un discorso a parte merita Milton Bradley, il giocatore al momento in testa alle liste di non preferenza dei tifosi Cubs, soprattutto dopo la partita di venerdì scorso a Wrigley Field dove ha commesso alcuni errori incredibili in difesa. Cosa abbia non si sa, semplicemente al momento non sembra essere un giocatore di baseball: non batte e non difende, peggio di così si può fare ben poco. Conseguenza maggiore dello slump delle mazze è per adesso il licenziamento dell'hitting coach, avvenuto proprio in questi giorni.

Sul fronte mercato pochi rumors, ma state certi che più si avvicinerà  la trading deadline, più i Cubs cercheranno di essere attivi. Le prossime due settimane si apriranno e chiuderanno con il derby cittadino contro i White Sox, si inizia a Wrigley e si chiude all'U.S. Cellular Field; nel mezzo serie contro gli Indians, il recupero della gara con i Braves e una serie da 3 gare a Detroit contro i Tigers.

PITTSBURGH PIRATES (30 vinte - 33 perse)
Nonostante non riescano a guadagnare posizioni in classifica, queste due settimane si sono rivelate essere buone per i Pirates: 7 vinte, 5 perse e la prima vera trade della stagione. Il record è frutto dello sweep rifilato ai Mets, della sconfitta nella serie con gli Astros, dello split con i Braves e della vittoria con i Tigers; per quanto riguarda la trade invece ci riferiamo allo scambio che ha coinvolto la stella della squadra, Nate Mclouth.

Nate "the Great" è stato infatti mandato ad Atlanta in cambio del CF Gorkys Hernandez e dei partenti Charlie Morton (RHP) e Jeff Locke (LHP). Il tempismo della mossa è sicuramente inatteso, siamo ancora lontani dalla deadline, ma va a chiudere un cerchio iniziato con le trades di Xavier Nady e Jason Bay lo scorso anno: è stato scambiato tutto l'outfield in cambio di 10 prospetti in totale. Vedremo chi avrà  ragione.

In campo nel frattempo continua a far notizia la buona stagione sia di Zach Duke, sia di Paul Maholm: entrambi hanno una ERA sotto i 3.70 (3.1 per il primo, 3.61 per il secondo) e rappresentano una discreta combinazione.

Segnali positivi arrivano anche da Ohlendorf mentre Snell e Karstens non sembrano proprio all'altezza. Quest'ultimo è stato mandato nel bullpen per far posto al nuovo arrivo Morton, che ha esordito ma è durato solamente un inning a causa di problemi fisici che lo costringeranno a saltare la prossima partenza; la DL non sembra comunque un'opzione. Nel bullpen Capps sembra essersi ripreso dai problemi fisici che lo hanno afflitto recentemente.

Al piatto, partito McLouth, il peso dell'attacco grava tutto su Sanchez, Morgan e i due LaRoche. Il loro rendimento sembra poter migliorare, Sanchez è tornato a giocare ai livelli di qualche anno fa e pian piano i due LaRoche stanno salendo di colpi. Miglioramenti anche per Brandon Moss, sopra le attese le prestazioni di Jaramillo, catcher sostituto dell'infortunato Doumit mentre ci si aspetta di più da Jack Wilson, che peraltro sembra essere al centro di numerosi voci di mercato.

Nelle prossime due settimane i Pirati affronteranno una trasferta che li porterà  prima a Minneapolis e poi in Colorado; una volta rientrati a casa ecco le serie con Indians e Royals per chiudere.

HOUSTON ASTROS (29 vinte - 32 perse)
Incredibile, ma vero. Nelle ultime due settimane gli Astros sono stati la miglior squadra della NL central con un record di 8 vinte e 4 perse che li ha riportati in piena corsa nella division. Hanno vinto tutte e 4 le serie giocate: 3-1 con i Rockies, 2-1 con i Pirates, 2-1 con i Cubs e 2-1 con i DBacks e al momento sono quindi lanciatissimi.

È sempre Wandy Rodriguez il miglior pitcher del team, ERA sotto i 3 e record di 5 vinte e 5 perse con 75K in 79.2 innings: non male, avrebbe potuto essere anche meglio con un po' di run support in più. Oswalt non è ai livelli stellari degli anni scorsi, ma sta garantendo solidità  ed arriva da una buonissima partita in Arizona. Sorprende Russ Ortiz, pitcher caldissimo che sta guadagnando spazio grazie ad una serie di partite strepitose. Nel bullpen c'è da registrare il ritorno del closer, Josè Valverde, fuori da circa 2 mesi per infortunio.

Al piatto arrivano i primi segnali di risveglio da Lance Berkman, ma è soprattutto il supporting cast a recitare la parte del leone: Tejada sta facendo una stagione favolosa (batte .344, anche se prende pochissime basi ball), stessa cosa dicasi per Hunter Pence; benissimo anche Carlos Lee e Bourn. Per Berkman è arrivata anche l'importante milestone del 300esimo hr in carriera: complimenti a Lance.

Sapranno confermarsi questi Astros nelle prossime due settimane?
Li vedremo alla prova immediatamente nel derby texano con i sorprendenti Rangers, poi faranno visita ai Twins prima di una homestand di 6 partite con Royals e Tigers.

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