Compilate i vostri brackets!
March Madness is here, baby!
È probabile che Dick Vitale in questo periodo vi saluti in questo modo. Ci siamo, le due settimane più pazze dell'anno sono dietro l'angolo.
Dopo che la Championship Week ha incoronato le varie regine delle proprie conference (da Duke nella ACC a Cornell nella Ivy League passando per Wofford nella Southern) si è arrivati alla Selection Sunday in cui il comitato NCAA ha annunciato le 65 squadre che prenderanno parte al torneo distribuendole all'interno del bracket (un tabellone in stile tennistico, per chi non ne fosse a conoscenza).
Oltre alle vincenti di ogni conference che hanno di diritto un posto tra le magnifiche 65 la Selection Commitee ha il compito di analizzare la stagione delle altre migliori squadre e selezionare quelle che più di tutte si sono meritate una “convocazione” al torneo.
Per fare questo il comitato tiene conto di diversi fattori: oltre ovviamente al record stagionale nelle rispettive conference ha molta importanza il tipo di squadre che sono state affrontate durante i mesi di ottobre e novembre, nelle cosidette partite extra-conference (contro squadre non della propria lega) che determinano poi la difficoltà del calendario di una squadra rispetto ad un'altra.
L'esempio di due squadre come Mississippi State e Wake Forest calza a pennello. Entrambe erano “on the bubble” come si dice in gergo, sul filo del rasoio tra l'entrare o meno all'interno del bracket.
Nei rispettivi tornei di conference hanno seguito strade completamente diverse: la prima è arrivata in finale giocandosi addirittura il titolo SEC contro Kentucky dopo un tempo supplementare; la seconda invece è stata sconfitta malamente al primo turno contro Miami (una squadra che aveva un record di 4-12 all'interno della ACC). Grazie però ad una migliore “strenght of schedule” e soprattutto ad alcune non-conference wins (come quelle a Gonzaga e contro Richmond e Xavier) la squadra selezionata per il torneo è stata proprio Wake Forest.
Un'altra squadra che fino agli ultimi minuti è stata sulle spine era Minnesota (anch'essa poi selezionata all'interno delle 65). In questo caso il comitato ha fatto una valutazione diversa rispetto a Wake Forest, i Gophers di coach Tubby Smith infatti durante la stagione hanno battutto almeno una volta tutte le migliori squadre della loro conference, la Big Ten: Ohio State, Wisconsin e Illinois durante la stagione regolare e Michigan State, Purdue durante il torneo che li ha visti arrivare in finale (sconfitti poi dai Buckeyes di Ohio State).
La vera sorpresa è arrivata forse da Florida, che in pochi si aspettavano di vedere all'interno del tabellone. A lasciare spazio ai Gators sono state Illinois e Virginia Tech, altre due squadre che sino all'ultimo hanno sperato in una chiamata.
Sono state invece criticate (giustamente, per quanto mi riguarda) alcune scelte fatte nella composizione del bracket e nell'assegnazione delle varie teste di serie. Le quattro #1 sono state, come previsto: Kansas, Kentucky, Duke e Syracuse (gli Orange sono stati retrocessi al quarto posto tra le numero 1 per via delle ultime due sconfitte consecutive, contro Louisville e poi Georgetown, ma non avrebbero forse meritato questa sorte avendo giocato una stagione complessivamente migliore di Duke).
West Virginia, fresca vincitrice del torneo della Big East (conference che porta ben 8 squadre al torneo, nessuno ha fatto meglio), si è dovuta accontentare del seed #2 così come Ohio State, Kansas State e Villanova, che invece è stata forse leggermente sopravvalutata. Inoltre non è ben chiaro perchè due squadre come Marquette e Notre Dame siano state premiate con un seed decisamente alto (#6) grazie ad un buon finale di stagione mentre Temple, che arrivava da 10 vittorie consecutive, sia stata inserita al seed #5 quando forse meritava qualcosa di più.
Ma andiamo a dare un'occhiata più da vicino a questo bracket, che potete consultare qui.
Midwest Region
La strada verso la Final Four per Bill Self e i suoi Kansas Jayhawks non è sicuramente delle più semplici.
Questa parte del tabellone è forse la più difficile delle quattro ed è sicuramente quella con più giocatori di talento al suo interno (che entro un paio d'anni, forse meno in alcuni casi, vedremo anche al piano di sopra). Evan Turner di Ohio State (prossimo National Player of the Year), Greg Monroe di Georgetown (il miglior lungo del college basketball insieme a Cole Aldrich), James Anderson (uno dei primi tre attaccanti di tutta la nazione, 22.6 punti per allacciata di scarpe) e Derrick Favors (ACC Rookie of the Year) di Oklahoma State e Georgia Tech (che si affronteranno al primo), Grevis Vasquez di Maryland (ACC Player of the Year) e Kalin Lucas che l'anno scorso ha portato Michigan State alla Final Four.
Tutto questo senza dimenticare il nome di Aubrey Coleman, che all'università di Houston guida la nazione con 25.6 punti a partita.
I Jayhawks sono i chiari favoriti per la vittoria finale, hanno un'ottima combinazione di fisico, talento e velocità , hanno il miglior asse playmaker – centro di tutto il college basketball con Sherron Collins e Aldrich e soprattutto hanno l'esperienza di essere già stati in questa posizione con giocatori abituati ad un certo tipo di pressione. Se arriveranno però al Lucas Oil Stadium di Indianapolis dovranno passare come abbiamo visto sul corpo di alcuni dei migliori talenti d'America.
Migliori partite del primo turno: Oklahoma State vs Georgia Tech e Maryland vs Houston
Possibile upset: #13 Houston over #4 Maryland e #11 San Diego State over #6 Tennessee
Possibile miglior partita del secondo turno: Ohio State vs Oklahoma State
West Region
Syracuse è costretta a viaggiare dall'altra parte del paese e questo, insieme all'infortunio del proprio centro Arinze Onuaku (che però dovrebbe saltare solo la prima partita) potrebbe essere lo scoglio più grande da superare per arrivare alla probabile sfida contro Kansas State nella Regional Final.
Una squadra da tenere d'occhio oltre alle due favorite sarà BYU che, passando i primi due turni, si troverebbe a giocarsi l'accesso alle Final Four a Salt Lake City, con tutto lo stato dello Utah a fare il tifo per loro. UTEP (una volta conosciuta come Texas Western, di cui forse avrete visto la storia del campionato del 1966 nel film “Glory Road”) e Murray State sono invece da tenere in considerazione come “upset alert” in quanto si accoppiano alla perfezione contro le rispettive avversarie Butler e Vanderbilt e potrebbero essere due delle sorprese del primo turno.
Migliori partite del primo turno: Gonzaga vs Florida State e Vanderbilt vs Murray State
Possibile upset: #12 UTEP over #5 Butler e #13 Murray State over #4 Vanderbilt
Possibile miglior partita del secondo turno: Kansas State vs BYU
East Region
Come Kansas anche i ragazzi di coach John Calipari si trovano davanti una strada tortuosa verso Indianapolis e le Final Four. In queste parte del tabellone troviamo gli stili di gioco più diversi (dall'up and down di Kentucky, passando per il tiro da tre di Cornell e l'andatura lenta e ragionata di Wisconsin per arrivare alla forza fisica di West Virginia) ed alcune squadre molto pericolose.
Texas, caduta al seed #8, dovrebbe essere l'avversaria di Kentucky al secondo turno e seppur protagonisti di una seconda parte di stagione disastrosa (dopo una partenza con 17 vittorie consecutive) hanno comunque una dose di talento superiore alla media e un giocatore come Damion James in grado di cambiare da solo l'esito di una partita.
West Virginia è una delle squadre più calde del momento e Da'Sean Butler sembra in essere in stato di grazia, qualcuno voleva addirittura una seed #1 per i Mountaineers che non dovrebbero comunque avere problemi ad arrivare almeno alle Elite Eight.
Non sono comunque da sottovalutare nemmeno Temple, di cui abbiamo già parlato e New Mexico State (guidata dall'eccellente Darington Hobson, che guida i suoi in punti, rimbalzi e assist). Senza dimenticare nemmeno Marquette, protagonista di un eccellente e abbastanza sorprendente torneo della Big East.
Migliori partite del primo turno: Temple vs Cornell e Marquette vs Washington
Possibile upset: #12 Cornell over #5 Temple
Possibile miglior partita del secondo turno: Kentucky vs Texas
South Region
La #1 di questa parte del tabellone, Duke, sulla carta sembra essere quella con la miglior strada che porta alla Final Four. I Blue Devils si ritrovano infatti dalla proprio parte una #2 in Villanova che pare aver perso la brillantezza di inizio stagione ed è forse un pò troppo piccola e leggera sotto canestro per poter fare strada e una #4 in Purdue che senza il suo miglior giocatore, Robbie Hummel (fuori per tutta la stagione a seguito di un infortunio al ginocchio), non sembra poter essere in grado di dire la sua.
La partita che invece potrebbe spaventa Coach K può essere quella del secondo turno, in cui si prevede esserci Louisville. La pressione a tutto a campo, la difesa a zona e il tiro da tre punti dei ragazzi di coach Rick Pitino hanno già messo in difficoltà più di una “grande” quest'anno (due vittorie contro Syracuse) e potrebbero avere gli ingredienti necessari per fare uno sgambetto anche a Duke.
L'altra squadra da tenere d'occhio è Baylor, reduce da un'ottima stagione all'interno della Big XII e costruita decisamente bene, con un'ottima frontline guidata da Ekpe Udoh (quasi doppia doppia di media) e un backcourt prolifico con la coppia LaceDarius Dunn / Tweety Carter (35 punti di media combinati tra i due).
Qualcuno tra gli esperti li ha già pronosticati alle Final Four, esagerati? Forse, ma la storia del torneo NCAA ci insegna a non sottovalutare nessuno e se ce l'ha fatta George Mason (seed #11 nella stagione 2005/06) perchè non Baylor?
Migliori partite del primo turno: California vs Louisville e Texas A&M vs Utah State
Possibile upset: #13 Siena over #4 Purdue
Possibile miglior partita del secondo turno: Duke vs Louisville