NL West report #2

Torre sembra preoccupato. Riuscirà  ad ovviare all'assenza di Manny ?

Sono alle spalle altri 15 giorni di questa nuova stagione e sulla NL West è già  impresso il marchio dei Dodgers che monopolizzano l'attenzione di tutti nel bene e nel male.
Il miglior record MLB ed il record assoluto per i tempi moderni di vittorie iniziali consecutive (ben 13 W) tuttavia sono offuscati dalla notizia della sospensione di Manny Ramirez per ben 50 partite, dovuta alla posivitività  dello slugger ad un controllo antidoping.

Un brutto colpo per LA che perde per un terzo di stagione colui che ha trasformato un buon lineup in una macchina da punti e che rappresenta le speranze di anello dei Dodgers: si vocifera che i 7 milioni di dollari risparmiati possano consentire ai losangelini l'ingaggio di buon pitcher e che la squadra potrà  essere così ancora più forte al ritorno di Manny ma intanto LA è 0-2 da quando Ramirez è out e la stagione, che appariva trionfale in una division debole, improvvisamente si complica non poco.

In effetti, solo i Giants appaiono in grado di impensierire LA ; sfruttando la loro ottima e profonda rotazione, si stanno tenendo a galla poco sopra il .500 mentre le altre sono già  staccatissime ed in crisi profonda.

Ad Arizona, coach Melvin ha perso addirittura il posto: sembra ieri quando era osannato da tutti (NL manager of the year 2007) per aver portato i suoi giovani giocatori alle soglie delle WS ma, si sa, nello sport la gloria è spesso effimera ed il risultato detta legge anche a queste latitudini.
Gli subentra il trentaquattrenne Hinch, alla sua prima esperienza come manager in MLB: sembra che sia un fido del GM Byrnes ma potrebbe essere una mossa che prelude ad una ricostruzione.
Vedremo i D'Backs in rebuilding mode prima della deadline di mercato ?
Presto per dirlo, ma alcuni segnali sembrano evidenti.

Ma torniamo al presente e entriamo in casa delle varie franchigie per vedere cosa hanno combinato nelle ultime due settimane.

Los Angeles Dodgers 21-10

LA parte vincendo una serie 2-1 in Colorado, nonostante i propri partenti non brillino molto: per lo stesso motivo ed a causa del bullpen, ci lasciano le penne (1-2) in quel di S.Francisco, ad esclusione del match in cui lancia Billingsley che continua il suo momento caldo.

I Dodgers poi tornano a casa e nella loro marcia riscrivono la storia, abbattendo un record che resisteva dal 1911: le 13 vittorie casalinghe consecutive iniziali sono un'impresa che lancia LA in vetta solitaria alla division.
Vittime i Padres (sweepati in 4 match), Arizona (in due) e Washington che poi riesce incredibilmente a fermare gli ormai orfani di Manny in un match in cui LA segna 6 punti nel primo inning e poi perde 11-9.
Si chiude la quindicina con la prima L subita da Billingsley in stagione, ad opera dei Giants.

Un attacco potente e costante, una ottima difesa (avere Hudson in seconda base è una manna per chi era abituato a Kent), una rotazione che ha assorbito l'assenza di Kuroda al meglio e nella quale solo Mc Donald ha deluso ma dove un inaspettato Weaver sta emergendo alla grande, un bullpen che ha trovato nuovi protagonisti a cui fare riferimento oltre all'ottimo Broxton (2 hit in 14 IP, ERA 0,64) in Troncoso e Belisario.

Resta sempre il reparto più scoperto con l'impresentabile Mota ancora a roster, Wade irriconoscibile, Elbert e Leach acerbi mentra adesso si spera che Mc Donald porti qualità  come aveva fatto la scorsa stagione.

Niente sembrava preoccupare i Dodgers, adesso potrebbe cambiare tutto.

S.Francisco Giants 15-13

Miglior difesa della MLB e peggiore attacco.
Questa è la sintesi dei Giants 2009: Cain, Lincecum, Zito e Sanchez stanno facendo tutto quello che si può chiedere ad un partente in una rotazione dove il solo Randy Johnson zoppica un po' ma riesce anche a sfornare prestazioni degne di nota.
Il problema sta nel fatto che al piatto il solo Bengie Molina (310/308/600, 7 HR) riesce a produrre qualcosa di concreto; qualche cenno di risveglio dal torpore generale lo stanno dando Sandoval e Lewis ma è sempre troppo poco.

In pratica, non appena il partente subisce un po' più del solito o deve uscire troppo presto, i Giants perdono; se il partente tiene botta, ne esce una partita a basso punteggio dove i Giants spesso riescono a spuntarla.
Nelle ultime due settimane, solo tre volte S.Francisco ha segnato più di 5 runs ma ha registrato un parziale di 9 vinte e 5 perse.
Ha vinto tre serie 2-1 (ad Arizona e in casa contro Dodgers e Colorado) e ne ha pareggiate due 1-1 (a Chicago contro i Cubs ed in Colorado): cosa potrebbero fare i Giants se ci fosse ancora un Bonds ?

Ma cosa succederà  quando i lanciatori avranno una piccola flessione di rendimento ?

Facile rispondere a tutti e due i quesiti.

S.Diego Padres 13-17

Brutto periodo per i Padres che vanificano il buon inizio con un parziale di 4 W su 15 match giocati che li fa sprofondare in classifica.

Niente sembra funzionare a dovere per S.Diego: la rotazione, storicamente punto di forza dei fraticelli, stenta terribilmente e gli infortuni di Baek, Silva ed Hill si fanno sentire ma anche i big (leggi Peavy e Young) non offrono un rendimento pari alla loro fama.
Un bullpen inadeguato spesso fa perdere match giocati sul filo del rasoio, se si fa eccezione per Meredith e soprattutto per l'incredibile Bell: il neo closer (8 su 8 per lui) dopo 11.2 IP ha ancora l'ERA immacolata ed ha concesso solo 5 valide e 2 BB.
Praticamente un marziano.

L'altro marziano dei Padres abita in prima base e risponde al nome di Adrian Gonzales: sono i suoi 9 HR ad animare un attacco che può contare solo su Hairston come cast a supporto del primo violino ed il concerto che ne esce è un po' misero.

Arizona D'Backs 12-18

Quindicina povera per Arizona che distilla uno sconsolato 6-9 dalle serie interne con Cubs e Giants e da quelle esterne con Dodgers, Brewers e Padres.
Per i D'Backs vale il discorso fatto a proposito dei Giants: la rotazione, che ricordiamo è orfana di Webb, è discreta con una punta di diamante (Haren, fenomenale in un complete game da 3 hit e 10 SO contro i Cubs) ma con un Petit assolutamente negativo e da sostituire quanto prima.
Anche il bullpen fa la sua figura con Pena, Schoeneweis e Gutierrez dietro al closer Qualls, con il solo Rauch a deludere le attese ed a far felici i battitori avversari.

I guai arrivano dalle mazze, fiacche come non mai specialmente negli irriconoscibili Young, Jackson e Byrnes: in crescita invece Upton, dopo che stava per essere rispedito nelle minors ha iniziato a battere con costanza e potenza ed adesso è, con il solito Lopez, l'unico battitore a dare qualche soddisfazione ai tifosi di Phoenix.

Non crediamo che il licenziamento di Melvin possa aiutare molto ad invertire una rotta che porta molto in basso: forse varrà  di più il ritorno di Webb (a giugno) e la fine di qualche slump eccellente ma il GM Byrnes sapeva che occorreva uno slugger e non l'ha preso.

Forse il maggiore colpevole è proprio lui.

Colorado Rockies 11-17

Fanalino di coda della division, i Rockies si consolano guardando i lievi progressi che Cook e Jimenez hanno mostrato e che hanno portato a vincere almeno 6 delle ultime 14 partite.
Si affiancano così al buon Marquis (male però nell'ultima uscita contro i Giants) ed a De La Rosa in modo da formare una rotazione degna di questo nome.
Male invece Hammel e sfortunato: l'unica volta che ha lanciato bene l'attacco è andato in bianco, poi Corpas ha combinato l'ennesima frittata.

I numeri dell'attacco sembrano buoni, con ben 12 giocatori a spedire palline sugli spalti ma solo i "soliti noti" Helton e Hawpe hanno statistiche largamente positive: al Coors Field non è difficilissimo aumentare il proprio score in fatto di fuori campo ma farlo anche fuori fa la differenza.

Da segnalare che il velocissimo Fowler è riuscito a rubare 5 basi in una sola partita (il 12-7 contro i Padres, lanciava Young): una bella impresa per l'esterno che si sta mettendo in luce in questo inizio di stagione in un reparto particolarmente affollato visto l'ingresso a roster di Murton e la presenza di Smith, Spilborghs e Hawpe.

Ad ogni modo, vista l'andatura delle altre, forse Colorado potrà  rimanere attaccata al gruppo più del previsto e magari cercare di evitare l'ultimo posto che sembrava di suo esclusivo appannaggio.

Nella notte di sabato

Dodgers – Giants 8-0
Astros – Padres 4-5
Rockies – Marlins 1-3
D'Backs – Capitals 1-2

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