L'eroe inaspettato Roburt Sallie si prende i complimenti di coach Calipari
Erano tre anni (dal 2006), che California non arrivava al torneo NCAA: con l' arrivo, quest'estate, di Mike Montgomery, le cose sono cambiate. Non ha rivoluzionato la squadra, n perché non sarebbe stato possibile, ma ha saputo sfruttare al meglio il materiale umano a sua disposizione. I Golden Bears, infatti, hanno una identità ben definita, legata a doppio filo al loro attacco e al tiro da tre.
Il problema è che Maryland è riuscita ad entrare loro sotto pelle, mettendo molta pressione sui piccoli e costringendoli alla terza peggior prestazione balistica della stagione (29.2%), come ha detto Montgomery a fine gara: "Sinceramente non so se abbiano fatto qualcosa di diverso dalle altre squadre che abbiamo affrontato, ma ci hanno completamente tolto ritmo. Per noi è molto difficile competere contro una buona squadra se non tiriamo bene".
Con il pressing a tutto campo, una volta tolto il tiro da tre agli avversari, terzi nella nazione in questa statistica (con il 43%), la strada era in discesa per i Terrapins, con Vasquez sugli scudi, per la soddisfazione di coach Williams: "Ogni squadra che ho avuto, durante la stagione, ho cercato di farla migliorare in ogni allenamento, ma è fondamentale che i giocatori facciano loro questa idea. E questo gruppo lo sta decisamente facendo".
Maryland, nel secondo turno, dovrà vedersela con Memphis, la numero due del tabellone, che non ha impressionato nella partita di giovedì contro Cal- Northridge. Anzi, a una decina di minuti dalla fine i Matadors avevano ancora un vantaggio di sei punti, sfruttando la meglio una serata nella quale le tradizionali bocche da fuoco dei Tigers erano sottotono.
Quello che non si potevano aspettare, però, era l'esplosione di Roburt Sallie che, con trentacinque punti e dieci triple realizzate, ha salvato la pelle ai suoi. I trentacinque punti, oltre che a permettere a Memphis di evitare una bruciante sconfitta, rappresentano il massimo per un giocatore dei tigers in questa stagione: inoltre, nessun giocatore nella storia dell'ateneo ha mai segnato così tanto in una partita del Torneo. Decisamente una bella soddisfazione, per un giocatore che, in stagione regolare, ha segnato solo 4.5 punti di media.
Sul finale si sono quindi interrotte le speranze di Cal-Northridge, che viene da una stagione decisamente complicata, nella quale ha perso due giocatori importanti, uno per un incidente stradale e l'altro perché coinvolto in una rapina. Ottenere una vittoria contro Memphis sarebbe stato un avvenimento storico, alla seconda partecipazione al torneo nella storia dell'ateneo. Non hanno vinto, ma hanno conquistato tutto il pubblico, che ha apertamente tifato per loro, ed a fine gara hanno pure incassato i complimenti di Calipari :"Mi tolgo il cappello davanti a Northridge. Non hanno mai fatto un passo indietro, non hanno mollato".
A sfidarsi in questa parte del tabellone nel secondo turno, oltre a Memphis e Maryland, ci saranno Missouri e Marquette, che ha sconfitto di un punto Utah State nel primo turno. I Golden Eagles, nei quaranta minuti di gara, ne hanno combinate di tutti i colori: prima erano sotto, poi hanno recuperato e poi hanno vinto allo scadere.
La chiave sono sicuramente stati i tiri liberi che Marquette è riuscita ad ottenere, ben diciassette nel solo secondo tempo, di cui quattordici andati a segno. Nell'intervista post gara sono stati citati come chiave della partita sia da un soddisfatto Buzz Williams ("Per avere una possibilità di vincere, abbiamo decisamente bisogno di andare in lunetta"), che da un deluso Stew Morril ("Siamo ritornati in gara nel secondo tempo, avevamo davvero una possibilità di vincere. Ma Marquette ha lavorato bene, ha ottenuto molti liberi, e questo ha probabilmente fatto la differenza").
Utah State, che non vince una partita nel torneo NCAA dal 2001, aveva speranze di avanzare, viste anche le trenta vittorie stagionali (seconda solo a Memphis). Ma Marquette, sia in attacco che in difesa (grazie alla quale ha a rotto molti giochi e il ritmo offensivo degli avversari), è riuscita a creare grossi problemi agli Aggies, anche grazie alla prestazione di alto livello di Lazar Hayward. Hayward ha segnato ventisei punti, risultando decisivo per la precisione ai liberi nei momenti decisivi, e si è guadagnato i complimenti di Wesley, suo compagno :"E' un ottimo giocatore e non credo abbi abbastanza credito".
L'ultima partita di cui parliamo per chiudere la panoramica sul primo turno è quella che ha visto Missouri sconfiggere nettamente Cornell. Dopo un primo tempo di equilibrio, i Tigers hanno preso il controllo, efficaci in attacco ed aggressivi in difesa, con un pressing a tutto campo che ha decisamente confuso le idee dei campioni della Ivy League (dal 1998, nessuna squadra uscita vincitrice dal Torneo di conference ha mai portato a casa una W nel torneo NCAA).
Se andiamo a vedere il numero di palle perse di Cornell (9), si potrebbe pensare che la difesa di Missouri non sia stata poi così decisiva per la vittoria finale. Ma, come ha intelligentemente sottolineato Anderson, coach di Missouri: "Questo per noi va benissimo, perché vuol dire che hanno pensato di più a non perdere la palla, che a costruire il loro attacco".
Il Torneo è appena iniziato, tra oggi e domani il secondo turno ci dirà chi è sopravvissuto al primo weekend e chi, invece, deve tornare a casa.