DeJuan Blair ancora decisivo per Pittsburgh
La parte superiore del tabellone Est ha offerto delle partite interessanti: due sono state decise nel finale, una delle quali all'overtime, e la testa di serie #1 ha faticato parecchio ad avere la meglio di una tenace East Tennessee State.
Pittsburgh dunque ha rischiato. I Buccaneers, che venivano da una serie di cinque vittorie consecutive, si sono dimostrati un osso più duro del previsto, rimanendo a contatto nonostante le pessime percentuali al tiro (30%, 18 da 2). Questo perché Pitt ha avuto problemi a controllare il pallone, tanto che alla fine si conteranno 18 palle perse, indice anche delle precarie condizioni di salute del play Levance Fields, fondamentale nelle dinamiche di gioco dei Panthers. Fields ha giocato 36 minuti, ma i suoi movimenti ancora sembrano risentire dell'infortunio all'inguine, risultando meno fluidi del solito.
E' toccato così al solito DeJuan Blair risolvere la questione, con 27 punti e 16 rimbalzi. "Siamo sopravvissuti" , ha commentato l'hombre del partido, pensando alla statistica per la quale una numero 16 non è mai riuscita a battere una numero 1.
Prossimo avversario per Pitt sarà Oklahoma State, ma l'approccio alla partita dovrà essere totalmente diverso. "Una gara così dura all'inizio (del Torneo, ndr) ti mantiene sempre pronto. Andando avanti ogni partita diventa sempre più complicata" , è stato il commento dell'ala Sam Young, che ha chiuso il match con 14 punti e 13 rimbalzi.
I Cowboys, all'esordio nel Torneo NCAA, hanno avuto la meglio su Tennessee al termine di una gara dalle due facce, piena di parziali e contro parziali: il primo tempo non è stato dei più piacevoli, non tanto per errori particolari o quant'altro, ma per il numero spropositato di conclusioni dall'arco tentate dalle due squadre, tanto che fino al 15' i tiri da 3 erano il 50% dei tiri tentati da entrambe.
Per carità , c'era da aspettarselo, visto che sono due squadre prettamente perimetrali, e i Cowboys non eccellono di certo per altezza, ma a fine partita il tabellino dei Volunteers segnava 33 tiri da 3 tentati (11 segnati) su 56 totali. Un po' troppo, anche in considerazione del fatto che Tennessee, pur non disponendo di abili giocatori di post, poteva sfruttare accoppiamenti favorevoli in altezza praticamente in ogni ruolo.
Il secondo tempo era decisamente più bello. Sempre punto a punto, la svolta poteva arrivare con il tecnico fischiato a Marshall Moses per (non) essersi appeso al ferro dopo una schiacciata. La grande T costava il quarto fallo a Moses, fino a quel momento fondamentale con i suoi blocchi e con il suo valido contributo a rimbalzo e in attacco (era a 16 punti con 8/9 al tiro). Il parziale di 7-0 dei Vols e i problemi di falli per Oklahoma State - che oltre a Moses aveva anche Eaton a 4 falli e numerosi giocatori con 3 - sembravano indirizzare la gara verso le sponde del Tennessee.
Finale scoppiettante: a 24 secondi dal termine canestro con fallo subito di un magnifico Tyler Smith per il +1 Vols. Palla a Byron Eaton, che giocava l'ennesimo pick and roll con Moses. La difesa di Tennessee sceglieva di andare a difendere forte sul blocco nel tentativo di chiudere Eaton sulla riga laterale, ma veniva fuori un obbrobrio.
Il piccolo (e largo) play di Oklahoma State leggeva la situazione in un attimo, e invece di andare nella direzione consigliata dal blocco, prendeva il centro area totalmente sguarnito. Layup e fallo subito, per il +2 Cowboys a 8 secondi dal termine. La tripla per la vittoria di Smith si spegneva sul ferro.
Xavier ci ha messo un po' a prendere le misure di Portland State e dei suoi tiratori da 3 (più di 25 conclusioni dall'arco a gara prima della partita di questa notte), ma è riuscita a non faticare troppo, trovando anzi un attacco fluido che ha concluso la partita con il 53% dal campo e il 42% da 3.
Una prestazione che ha soddisfatto coach Sean Miller: "Siamo un'ottima squadra quando gestiamo bene la palla e penso che oggi lo abbiamo fatto". La chiave del match è quindi stata la differenza nei tiri da fuori: i Musketeers hanno ovviamente concentrato la loro attenzione difensiva sul perimetro e Portland State ha faticato più del previsto a trovare buone conclusioni, rimanendo a lungo senza canestri da fuori.
Dall'altra parte, Xavier è riuscita ad ottenere buoni tiri, distribuendo molto bene le conclusioni tra gli uomini del quintetto, Jason Love a parte, che ha comunque fatto il suo a rimbalzo, con 8 rodmans che hanno contribuito al dominio dei Musketeers sotto i tabelloni.
L'avversario di Xavier sarà Wisconsin. Come spesso accade l'accoppiamento tra le teste di serie #5 e #12 porta con sé belle partite e qualche upset. Quella con Florida State gara difensiva doveva essere, e gara difensiva è stata.
I Badgers quest'anno sono stati la squadra con la migliore difesa della Big Ten, i Seminoles i loro corrispettivi nella ACC. Wisconsin ha fatto il possibile per contenere Toney Douglas, che ha chiuso con 26 punti e 8/16 dal campo. Ma non sono stati tiri facili. Wisconsin ha avuto la forza di rientrare in partita dopo un primo tempo chiuso sotto di 12, e si è andati all'overtime.
E a quel punto Trevon Hughes, lo specialista difensivo dei Badgers che aveva passato una partita a dannarsi l'anima nella propria metà campo, è salito in cattedra, decidendo di fatto il match prima con una penetrazione che ha portato Wisconsin sul +2, poi andando a smorzare la rimessa lunga per l'ultimo disperato tentativo dei Seminoles.