Boston College aspetta di conoscere il proprio destino…
Siamo arrivati al momento delle decisioni. Sabato si concluderanno i tornei di conference e domenica ci sarà la cosiddetta Selection Sunday, e i dieci uomini del comitato decideranno le 65 squadre che daranno vita al Torneo NCAA e come queste debbano essere collocate all’interno del tabellone.
Ovviamente, le loro scelte saranno influenzate da una serie di fattori: innanzitutto ci sono 31 squadre sicure del posto, ossia le 30 vincitrici dei rispettivi Tornei di Conference e la vincitrice della Regular Season dell’Ivy League, che quest’anno è stata Cornell.
Per selezionare le altre squadre, invece, entrano in ballo diversi metodi di valutazione. Il fantomatico RPI, innanzitutto. Di cosa si tratta?
In poche parole, il Rating Percentage Index è un algoritmo con il quale si cerca (e sottolineiamo il “si cerca”) di analizzare i risultati delle squadre in base alla percentuale di vittorie (e a seconda di se queste siano arrivate in casa, in trasferta o in campo neutro), a quella degli avversari incontrati e a quella del calendario di questi avversari.
Per maggiore chiarezza rimando a un pezzo scritto da zamax un paio di mesi fa, visualizzabile qui. RPI quindi, ma anche SOS, ossia Strenght Of Schedule, la difficoltà del calendario.
Visto così, non sembra certo un sistema di valutazione simpaticissimo, che infatti ogni anno crea parecchi malumori, ma in qualche modo bisognerà pur scegliere le invitate al “gran ballo”, appurato che appellarsi esclusivamente al record di squadra non sarebbe attendibile.
Fatta la premessa, passiamo ad analizzare la situazione nelle maggiori conference, e in particolare le squadre che rimarranno fino a domenica con il fiato sospeso, a meno che intanto non riescano a imporsi nei Tornei di Conference. Poteva essere, per fare un esempio, il caso di Davidson, che è stata battuta da Charleston nella semifinale del Torneo della Southern Conference, abbandonando di fatto ogni speranza.
ACC
Probabili: Boston College ha perso 4 delle ultime 7 partite e ha rischiato la frittata salvandosi solo nel finale con Georgia Tech. Ma è 48sima nell’RPI e soprattutto ha dalla sua vittorie importanti come quelle contro North Carolina, Duke e Florida State. Sono però stati sweepati da Miami (FL), di cui parleremo a breve.
On the bubble: Miami (FL) appunto, che aveva iniziato la stagione alla grande ma è crollata quando sono iniziate le partite di conference. I pro sono il 44simo posto nell’RPI, lo sweep ai danni di Boston College e la netta vittoria contro Wake Forest. Ma la recente sconfitta contro Georgia Tech potrebbe essere loro fatale, e ci sono pesanti sconfitte contro altre squadre “nella bolla”, come Virginia Tech, che affronteranno al primo turno del Torneo ACC, e Maryland. Virginia Tech ha avuto uno SOS tra i più complicati, ma ha perso 6 delle ultime 7 partite.
La vittoria però è arrivata contro Clemson, e potrebbe costituire un’arma vincente come anche quella in casa di Wake Forest e in generale la maggiore pericolosità in trasferta degli Hokies rispetto alle concorrenti. Infine, Maryland ha pochissime speranze dopo la sconfitta in Virginia. Hanno perso 4 delle ultime 6 partite ma hanno battuto North Carolina e, a inizio anno, Michigan e Michigan State. Bisognerà vedere cosa faranno nel torneo ma è dura.
Atlantic10
Probabili: Dayton ha complicato le proprie chances con 3 sconfitte nelle ultime 5 partite. Però ha dalla sua diverse vittorie importanti, che hanno contribuito al record di 25-6: contro Xavier, contro Temple, contro Marquette in campo neutro.
On the bubble: Rhode Island veniva da sei vittorie consecutive prima di essere sconfitta da Massachussets, mandando a sud le possibilità di un accesso al gran ballo viste le tre sconfitte contro avversarie che non rientrano nella Top 100 dell’RPI. Saranno necessarie due vittorie al Torneo dell’Atlantic10, probabilmente. Temple ha vinto 7 delle ultime 9 partite, ha un RPI migliore di Rhode Island e ha battuto Tennessee. Però per avere maggiore sicurezza andavano evitate alcune sconfitte. Anche qua c’è da vedere come va il torneo.
Big12
On the bubble: Kansas State è solo 73sima nell’RPI, però ha dalla sua vittorie contro Missouri e – in trasferta – Texas e Texas A&M. I Wildcats hanno vinto 10 delle ultime 13, e probabilmente sarà l’andamento nel Torneo a stabilire il loro destino. La sconfitta contro Oklahoma ha interrotto la striscia vincente di sei gare di Oklahoma State. Tra le vittime eccellenti, Texas e Kansas. I Cowboys avevano già battuto Texas A&M e sono 31simi nella graduatoria dell’RPI. Le chances sono buone, anche se sono 0-6 contro squadre nella Top25 dell’RPI.
Big East
On the bubble: Providence ha battuto Syracuse e soprattutto Pittsburgh, ma potrebbe non bastare a causa di un calendario comunque non complicatissimo. E’ necessario fare strada nel Torneo della Big East.
Big Ten
Probabili: Il periodo nero di Wisconsin (sei sconfitte consecutive nella seconda metà di gennaio) sembra essere passato: da allora 7 vittorie e 2 sconfitte. 32simi nell’RPI, da segnalare lo sweep contro Michigan e Penn State e la vittoria su Ohio State…
On the bubble: Ohio State sarà proprio l’avversaria dei Badgers nel Torneo della Big Ten. Anche in caso di sconfitta l'accesso al Torneo NCAA potrebbe essere ancora possibile perché i Buckeyes, nonostante abbiano perso 4 delle ultime 7 partite, hanno dalla loro lo sweep contro Michigan, la vittoria su Penn State e affermazioni importanti contro Butler, Purdue e Minnesota. Minnesota ha dimostrato nel corso dell’anno una certa discontinuità : sei sconfitte nelle ultime nove gare, ma affermazioni consistenti contro Louisville (in campo neutro), Illinois, Ohio State e lo sweep contro Wisconsin. Buono anche l’RPI, 36simo.
Però c’è da registrare lo sweep subito contro Michigan, che non è nuova a vittorie contro squadre di prima fascia (ben 6 contro Top50 RPI): Duke, Illinois, Purdue e in campo neutro contro UCLA. Quattro vittorie nelle ultime sei gare fanno ben sperare e probabilmente basterà battere Iowa nel Torneo. Penn State potrebbe aver compromesso tutto con la sconfitta all’overtime in casa di Iowa: prima di allora veniva da quattro vittorie nelle ultime cinque, compreso lo sweep ad Illinois e l’affermazione contro Minnesota. L’RPI non è dei migliori (64simi) e probabilmente bisognerà fare strada nel Torneo della Big Ten.
Mountain West
On the bubble: New Mexico ha chiuso la Mountain West con lo stesso record (12-4) di Brigham Young e Utah, vincendo otto delle ultime dieci. Attualmente i Lobos vengono da cinque vittorie consecutive, compresa una vittoria proprio contro Utah che si unisce a quella contro Brigham Young dello scorso gennaio.
Però non ci sono vittorie di rilievo in trasferta e tra le tre bubble teams della conference è quella con l’RPI peggiore. San Diego State, 46ma per RPI, ha messo un mattoncino importante con l’ultima vittoria su UNLV che ha voluto dire sweep. Le due squadre si affronteranno nuovamente nel Torneo di conference, e probabilmente si deciderà tutto in quell'occasione. Gli Aztecs hanno battuto Utah, ma il loro record contro squadre dall’alto RPI è negativo. UNLV, come detto, è stata sweepata da San Diego State e sarà fondamentale una vittoria nel Torneo. I Rebels però hanno dalla loro vittorie di prestigio: sweep contro Brigham Young, vittoria contro Utah e soprattutto in casa di Louisville.
Pac-10
On the bubble: Ad Arizona la situazione non è delle più semplici: i Wildcats si sarebbero risparmiati parecchia ansia se non avessero chiuso la regular season con quattro sconfitte di fila, interrotte dalla vittoria su Stanford.
Prima di questa striscia, però, Budinger e soci ne avevano vinte sette consecutivamente, con il fiore all’occhiello della W su UCLA. Tra le migliori trenta per SOS, hanno battuto anche Kansas, Washington e Gonzaga in campo neutro, ma sono stati sconfitti da Texas A&M e UNLV, concorrenti per l’accesso al Torneo NCAA. Con una vittoria nel Torneo della Pac-10 contro Arizona State sarebbero al sicuro, ma battere i Sun Devils non è un’impresa da poco, per quando non siano nel loro miglior momento.
SEC
On the bubble: Florida ha fatto un importante passo avanti con la vittoria su Kentucky, che ha di fatto chiuso la porta alle speranze dei Wildcats. I Gators però hanno vinto solo quattro delle ultime dieci gare e il loro SOS non è dei migliori. Inoltre in trasferta faticano molto. Dall’altra parte, sono stati in grado di battere Washington in campo neutro.
Il primo turno li vede opposti ad Arkansas, ma probabilmente sarà decisivo l’eventuale secondo turno contro Auburn. Due vittorie e il gran ballo dovrebbe essere loro. South Carolina è un grosso punto interrogativo: ha battuto Florida e sweepato Kentucky, ha il 43simo RPI ma ha avuto un calendario molto agevole. Auburn non doveva avere grosse chances, poi ha infilato un mese di febbraio di altissimo livello, con otto vittorie nelle ultime nove: una striscia aperta con la vittoria su Tennessee e culminata con il 69-53 su Louisiana State.
Segnaliamo Korvotney Barber, senior di 6-7 capace di prendere 33 rimbalzi nelle ultime due gare. Il problema è che il calendario è stato molto agevole, e quindi ci sarà da aspettare almeno la partita contro la vincente di Arkansas-Florida.
West Coast
On the bubble: Saint Mary’s è arrivata alla finale del Torneo di conference reduce da sei vittorie di fila. Poi è stata spazzata via da Gonzaga. Hanno battuto Utah State, San Diego State e Providence in campo neutro, specialità della casa visto che le vittorie lontano dal McKeon Pavillion sono state 12. I Gaels avevano iniziato la stagione con 18 vittorie nelle prime 19 gare, poi sono arrivate 4 sconfitte in 5 partite, giustificate in parte dall’infortunio del miglior realizzatore e passatore della squadra, Patrick Mills, tornato nel match con Portland ma ancora non in gran condizione, come dimostra il 2/16 al tiro nella disfatta con Gonzaga.
“Diremo semplicemente alcune preghiere sabato notte”, ha commentato il centro Omar Samhan, junior da 13.6 punti, 9.3 rimbalzi e 2 stoppate di media in stagione. Visto che gran parte delle loro vittorie sono arrivate contro avversarie fuori dalla Top100 RPI, una mano in più è decisamente gradita.
Other Bubbles
Creighton ha chiuso la striscia di 11 vittorie consecutive perdendo in casa di 24 contro Illinois State. I Bluejays hanno un buon RPI (39simi) e sono 10-5 nelle gare lontano da casa. Ma l’eliminazione dal torneo della MVC probabilmente peserà parecchio, in virtù del basso SOS. Utah State è calata nel finale di stagione: nelle ultime sei gare è 3-3. Precedentemente, erano arrivate 24 vittorie su 25 partite, compresa una striscia di 19 vittorie consecutive, per un record complessivo di 27-4. Trentesimi per RPI, una buona vittoria con Utah, il problema è che la quasi totalità delle loro vittorie è arrivata contro squadre fuori dalla Top 100 RPI. Una vittoria al Torneo WAC dissiperebbe i dubbi.
Lock e affini
Ecco invece chi dovrebbe essere già sicuro oppure lo è già a causa della vittoria nel Torneo di Conference o, come già detto, della vittoria della Ivy League.
ACC: Duke, Clemson, Florida State, North Carolina, Wake Forest.
Atlantic 10: Xavier.
Big 12: Kansas, Missouri, Oklahoma, Texas A&M, Texas.
Big East: Connecticut, Louisville, Marquette, Pittsburgh, Syracuse, Villanova, West Virginia.
Big Ten: Illinois, Michigan State, Purdue.
Conference USA: Memphis.
Horizon: Butler.
Mountain West: Brigham Young, Utah.
Pac-10: Arizona State, California, UCLA, Washington.
SEC: LSU, Tennessee.
Gli automatic bid: Cornell (Ivy), Radford (Big South), East Tennessee State (Atlantic Sun), Morehead State (Ohio Valley), Northern Iowa (Missouri Valley), VCU (Colonial), Chattanooga (Southern), Gonzaga (West Coast), Siena (MAAC).