La metafora perfetta: Ichiro si arrampica per effettuare un out all' Angel Stadium.
Dopo tre settimane di gioco la classifica dell'AL West vede tutti i ruoli invertiti rispetto a quanto pronosticato in preview. Seattle, spinta dai suoi partenti, è prima, Texas insegue e conferma la bontà del suo attacco, mentre Oakland e Los Angeles chiudono i ranghi con record negativi figli di due situazioni completamente diverse.
Procediamo squadra per squadra, analizzando gli elementi che per ora riescono a balzare all'occhio dello spettatore.
Seattle Mariners
Di cosa è figlio questo 13-9 iniziale dei Mariners? Ci sono una serie di dati macroscopici che ci vengono in aiuto.
Innanzitutto, la terza difesa della lega e la sesta della nazione, con soli 84 punti subiti, poi i ranking che la mettono in confronto con gli altri team: seconda migliore ERA di squadra in MLB, e secondo minor numero di Home Run subiti (13).
Scendendo nel merito dei singoli, i primi due della rotazione stanno letteralmente caricandosi la squadra sulle spalle. Sono Erik Bedard e Felix Hernandez, 9 vittorie ed 1 sconfitta in due, e la cui ERA non supera in nessuno dei due casi il 2.70. Inoltre, il management ha retrocesso Ryan Rowland-Smith alla sua posizione originale di rilievo, spianando la strada a Chris Jakubauskas, che ovviamente sta soffrendo nelle prime uscite e che, influendo in negativo con le sue 3 L sul record della squadra, ci fa capire quanto gli M's siano in realtà in salute.
Brandon Morrow e David Aardsma si stanno dividendo il lavoro di closer ma dovrebbe essere il primo la scelta finale. La sua ERA è alta, ma tutti e 5 i tentativi sono andati a buon fine; continuerà lui ancora per un po' a lanciare.
In attacco invece pochissime buone nuove. Dopo aver vinto un paio di partite a causa dei due HR di Ken Griffey Jr., le mazze dei Mariners non hanno mostrato nulla di buono. Beltre deve ancora andare oltre le recinzioni, le slugging percentage sono basse che più non si può ed è solamente la poliedricità di Endy Chavez, outfielder, a dare una buona spinta alla corsa sulle basi, con le sue 5 rubate.
Per ora, il buon pitching sta ridimensionando anche le lacune dell'attacco, con Ichiro ancora alle prese con una stagione nella media delle aspettative che uno come lui suscita, ma la non chiara situazione della division, che vedremo in seguito, fa ben sperare i tifosi, consci che però prima della deadline del mercato alcuni pezzi saranno da cedere, pena la totale non competitività l'anno venturo.
Texas Rangers
8 Home Run più degli Yankees, in testa alla classifica MLB. Questo uno dei numerosi dati a favore dei Rangers, che al piatto non temono confronti, nonostante l'allontanamento di Milton Bradley. Avevamo ipotizzato potesse essere una stagione identica a quella dell'anno scorso per loro, ed in realtà è proprio cosi: quarto attacco nella lega ma terza peggiore difesa ed un numero altissimo di fuori campo subito da partenti e rilievi.
Questi i primi dati su un team senza mezzi termini, divertente da vedere ma che trova difficoltà in mezzo al campo e sul monte. In sostanza ci sono solo 4 partenti, col quinto che "gira", ma a differenza del 2008 questa volta c'è un individuo che potrebbe dare garanzie più avanti. E' Kevin Milwood, che anche se è 2-2 ha un WHIP buonissimo di 0.97 ed una ERA che flirta col 2.10. Certamente da seguire.
Così come è da seguire, dall'altra parte della palla, Nelson Cruz. Il dominicano non è mai stato un titolare MLB, ma alla dipartita di Bradley è stato investito del right field del ballpark in Arlington ed ha al momento attuale già 6 Home Run. Si può puntare su di lui in Texas.
Tra le basi va ancora meglio al team di Ron Washington. 5 giocatori hanno già rubato più di 2 basi in stagione e siamo convinti la filosofia offensiva non risentirà di possibili cambiamenti in classifica.
I possessori dei biglietti per le partite dei Rangers ora devono solo preoccuparsi di una cosa, delle bizze di Tom Hicks, ricchissimo proprietario della franchigia. Come riportato dai tabloid inglesi, il magnate, che detiene la metà del Liverpool, sembra intenzionato a tagliare i fondi delle sue franchigie professionistiche americane, Rangers e Dallas Stars (NHL), per ingrossare le tasche della squadra di calcio inglese, impegnata nella costruzione di un nuovo stadio ed in altre manovre di mercato.
Oakland Athletics
Benissimo, da dove iniziamo? Garciaparra, Cabrera, Giambi, Holliday, Ellis?
Nel peggiore attacco della American Legue, c'è unicamente l'imbarazzo della scelta. Stanno tutti rendendo poco o nulla, con una sola nota positiva: Kurt Suzuki. Il catcher, che molti vedevano già come buon prospetto due anni fa, si è rivelato in queste prime 20 partite come battitore di solidità invidiabile. Il suo .343 di media battuta fa il paio con una buona slugging percentage ed un OPS di .855. Dal settimo posto del lineup delle previsioni, il coach si è visto costretto a farlo giocare da quinto nell'ordine di battuta, perlomeno cavalcando la buona vena del nippoamericano. La cosa deleteria è che Suzuki è, in una squadra che doveva in questo 2009 umiliare tutti i lanciatori avversari, il migliore per SLG e OPS.
Dicevamo, partiamo da Jason Giambi. Passi il .200 di batting average, ma qui siamo di fronte ad un solo HR in 17 partite ad un .307 di OBP, segno nefasto del fatto che egli non riesce nemmeno a farsi rispettare troppo dai pitcher opposti.
Lieto evento di due notti fa il primo fuori campo di Matt Holliday. L'ex Rockies sta deludendo più di tutti in California, anche se negli RBI domina le stat della squadra con 12. Appunto, 12. Pujols ne ha 28, Longoria 24. L'attacco degli A's va metà di quanto corrono quelli delle altre squadre dell'MLB, e sta iniziando a diventare un dato di fatto.
C'è da dire che il pitching sembra andare. Nel bullpen si è riusciti a trovare un bandolo della matassa usando Michael Wuertz come principale rilievo e dando a Brad Ziegler il compito di chiudere le contese. In rotazione, oltre ai due rookie Anderson e Cahill di cui parleremo nel rookie report di prossima uscita, ottime uscite per Dallas Braden e meno buone per Dana Eveland.
Il risultato finale è che, come al solito, la difesa di Oakland è una delle migliori, subisce pochi punti e di certo non difetta di talento sul monte. Quest'anno sembrava non difettarne anche al piatto ma, per ora, così non è stato…
Los Angeles Angels of Anaheim
Record di molto sotto il 50% anche per gli Angels. Tra fatti di cronaca, infortuni ed uno stato d'animo certo non idilliaco, la piccola montagna di L si sta iniziando a formare.
Inquietano anche le sei partite condotte contro i Mariners. 2 vittorie e 4 sconfitte, equamente suddivise tra SAFECO Field e Angels Stadium, con 32 punti subiti nonostante uno shutout nell'ultima partita della seconda serie.
Joe Saunders (3-1, 3.41 ERA e 1.26 WHIP) tiene su la baracca in attesa del ritorno di Santana, mentre dei partenti è il solo Jered Weaver a poter piegare da solo gli avversari grazie agli strikeout, visto che è l'unico partente ad avere una media di 6 K ogni 9 inning. E se la rotazione è per forza di cose un po' raffazzonata e suscettibile a critiche anch'esse parzialmente infondate, stessa discorso non si può fare per il bullpen.
Nonostante Brian Fuentes si sia macchiato della blown save a favore degli A's qualche partita fa, bisogna ammettere che il trio Arrendondo - Shields - Fuentes, per l'appunto, funziona ancora in modo alternato. Vengono impiegati constantemente e danno tutti il massimo, ne siamo certi, ma i numeri di Scot Shields sono in caduta libera, come le 10 basi ball concesse in 8 inning, e l'ERA di Josè Arredondo tocca i 5.40. Gli Angels rischiano di essere una squadra incompiuta, ed a questo si aggiunga l'infortunio non gravissimo di un però molto acciaccato Valdimir Guerrero, e di giocarsi ben presto la possibilità di raggiungere la vetta della classifica. Vedremo se basterà un Torii Hunter molto positivo a far tornare sulla rotta questa sfortunata compagine.
Ci sono tre serie consecutive sul terreno di casa nell'immediato futuro degli Angels, 4 invece per Oakland. Si sapranno riscattare queste due blasonate compagini da un inizio ad handicap?
Molte sfide intradivisionali per i Texas Rangers, sfide fondamentali per capire fin dove essi si possano spingere, e molte trasferte per i Mariners.
Tra due settimane potremmo trovare le distanze tra le squadre molto assottigliate, ma, come abbiamo visto già in questo primo squarcio di campionato, fare pronostici è divertente almeno tanto quanto è aleatorio.