I Jayhawks festeggiano una finale memorabile!
Kansas si ripete a vent'anni di distanza dalla squadra di Larry Brown rimasta nella storia come quella di "Danny and the Miracles" (in pochi potrebbero dire 3 dei nomi che troverete in calce all'articolo) che sconfisse in finale la Oklahoma di Stacey King, Harvey Grant e Mookie Blaylock (3 prime scelte NBA) guidata in panchina da Billy Tubbs.
E se l'altra volta il miracolo è dovuto alla vittoria del titolo da parte di una squadra #6, in questo caso è questa partita a rappresentarlo perché, guardando la stagione, nessuno può dire che i ragazzi di coach Self abbiano rubato qualcosa.
Rimandando la valutazione della partita all'articolo di Kikka voglio dare qui i miei personali voti e giudizi.
KANSAS
Darrell Arthur: migliore in campo. Domina in attacco dove nel primo tempo regge la squadra con un 5 su 6 che tiene in partita i suoi e nell'OT replica con 4 punti nei primi 2 minuti che creano il break decisivo, finendo con una doppia-doppia: 20+10. Voto 8.
Mario Chalmers: rimarrà nella storia per la tripla che porta la partita al supplementare ma decisivi sono stati anche gli altri 8 punti del secondo tempo ed i 2 liberi su 2 che hanno suggellato la partita nell'ultimo minuto dell'OT. Voto 7,5
Brandon Rush: sapendo di avere a disposizione molto meno talento del fratello (Kareem ex Lakers e Bobcats) resta umilmente nel suo ruolo e fornisce alla squadra un apporto considerevole in punti e solidità . Voto 7
Sherron Collins: si è mosso nell'ombra ma sulla partita c'è l'impronta indelebile della rubata con successiva tripla che porta Kansas a -4 con meno di 2' da giocare. Voto 7,5
Darnell Jackson: importante sia sotto il suo canestro per i 7 rimbalzi raccolti che in attacco con i suoi 8 punti (3 su 4 da 2pti e 2 su 2 ai liberi); ha fatto un Torneo sotto le sue medie di stagione ma è già tanto se si pensa ai lutti violenti che l'hanno colpito quest'anno. Voto 7-
Sasha Kaun: i numeri non dicono tutto della sua partita perché 4 punti e 2 rimbalzi sono solo una parte della sua prestazione perché la sua schiacciata in alley-oop al 5' ha causato degli aggiustamenti su tutti i successivi giochi a 2 con conseguente apertura dell'area. Voto 6,5
Russell Robinson: non era lui a dover vincere la partita ed in campo ha fatto la sua parte con 2 punti e 4 rimbalzi che suggellano una carriera (108 partite da titolare) da ottimo comprimario. Voto 6+
Cole Aldrich: 4 minuti sono troppo pochi per poterlo valutare. Voto n.g.
Bill Self: tatticamente avrebbe vinto la sfida con Calipari anche perdendo la partita perché la ricerca dei lunghi e la difesa organizzata per limitare Rose nel primo tempo avevano indirizzato la partita in un senso. E' vero che la decisione scellerata di utilizzare la "box and 1" aveva messo in ritmo Rose ed in partita Memphis, ma poi negli ultimi minuti ha fatto le scelte giuste al momento giusto e la fortuna è stata dalla sua. Voto 7,5
MEMPHIS
Chris Douglas-Roberts: rovina una prestazione maiuscola con uno 0 su 2 ai liberi decisivo che rimarrà nella memoria al posto di quanto di buono fatto in precedenza. I rimbalzi non sono una sua prerogativa ma qualcosa di più avrebbe potuto fare, soprattutto nel primo tempo quando ancora non sentiva la stanchezza. Le colpe della sconfitta non sono sue. Voto 8-
Derrick Rose: il più atteso insieme a CDR, delude in buona parte. Nel primo tempo non riesce a venir fuori dalla difesa ad-hoc impostata contro di lui da Kansas e non trasmette tranquillità mentre nel secondo riesce a rimediare buoni numeri solo grazie ad iniziative personali quando Self impone una difesa "box and 1"per limitare CDR. A 2' dalla fine sul +7 combina con Antonio Anderson per perdere il pallone che Sherron Collins trasforma in 3 punti decisivi. Voto 6+
Joey Dorsey: l'unico uomo veramente di peso dei Tigers commette 2 falli nel primo tempo quando i Jayhawks mettono spesso palla sotto canestro e la sua presenza in campo è conseguentemente limitata mentre sarebbe stata importante, soprattutto in attacco. Anche lui ha parte delle colpe del disastro finale perché fare il 5° fallo sul +6 a 1'23 dalla fine su un tiratore con il 75% come Chalmers non è stato geniale. Voto 5
Robert Dozier: buona doppia doppia per un giocatore che ci ha provato fino in fondo, come i 5 rimbalzi offensivi possono suggerire, e nonostante la bassa percentuale non ha da recriminare sulla sua prestazione. Voto 7
Shaw Taggart: entrato per sostituire un Dorsey appesantito dai falli, gli arbitri glie ne fischiano due in sequenza dopo 3' dall'ingresso; in parte vittima del metro utilizzato, doveva però far di tutto per evitare almeno il secondo. Per il resto svolge il suo compito senza infamia e senza lode. Voto 6+
Antonio Anderson: come già detto ha combinato con Rose per perdere un pallone decisivo forse anche perché stanco al termine di una partita solida: 9 punti, 5 rimbalzi, 1 assist e 4 rubate. Più di così non credo potesse fare ma anche lui ha sbagliato 2 liberi che, col senno di poi, avrebbero fatto la differenza. Voto 6,5
Willie Kemp, Doneal Mack e Pierre Niles: in campo per pochi minuti non incidono sul risultato finale. Voto n.g.
John Calipari: tatticamente battuto da Bill Self, nonostante dalla panchina trasmetta tranquillità ai suoi giocatori questi in campo sembrano spesso spaesati. Non riuscendo nel primo tempo a trovare una soluzione alla difesa presentata da Kansas, applica spesso lo schema "palla a CDR e vediamo cosa inventa"; nel secondo continua a ostentare tranquillità ma non controlla la partita che gli scivola tra le dita. Sarà per sempre quello che sopra di 3 a 10" non ha fatto commettere fallo per concedere 2 liberi e non un'opportunità da 3pti. Voto 5
Per finire, ecco i "Miracles" di cui vi parlavo nell'introduzione: Danny Manning, Milt Newton, Chris Piper, Kevin Pritchard, Jeff Gueldner, Scooter Barry, Clint Normore, Keith Harris, Lincoln Minor, Clint Normore, Mike Maddox e Marvin Mattox.
Bentornati Jayhawks!