Tutta la gioia di Kevin Love: Mvp del West Regional e serio candidato al ruolo di protagonista alle Final Four
Ucla, come da previsione, stacca il biglietto per San Antonio e centra la terza Final Four consecutiva sotto coach Ben Howland. A Phoenix, nella finale del West Regional, poco ha potuto la pur tenace Xavier per limitare lo strapotere atletico e tecnico dei Bruins, che sembrano più spediti che mai verso la conquista del titolo che manca dal 1995 (Ucla di Tyus Edney e coach Jim Harrick).
Gara senza storia
Xavier ha fatto quello che ha potuto ma il risultato finale parla chiaro: 76-57 Bruins. I Musketeers venivano dalla dura maratona contro West Virginia terminata solo in overtime e dove tutti avevano speso tantissime energie, sia fisiche che emotive. Non sorprendono infatti le prove incolori dei leader Duncan e Lavender. Per i Bruins invece, Kevin Love ha dimostrato di essere un plusvalore determinante e ha avuto l'aiuto sperato da Westbrook, Shipp ma soprattutto Collison, determinante contro Texas A&M ma in ombra contro Western Kentucky. Coach Howland ha avuto notizie positive (finalmente) da Mbah a Moute, che ha dominato la gara con la sua energia e la sua fisicità .
Ma veniamo più in dettaglio alla sfida che valeva il pass per l'ultimo ballo. Ucla inizia forte in difesa, aggressiva, che non fa pensare Xavier: i ragazzi di coach Miller devono fare una fatica immane per mettere punti a tabellone a differenza della relativa facilità con cui invece vanno a segno i Bruins. Il primo tempo si chiude sul 33-24 per Ucla: 9 punti per un redivivo Mbah a Moute che domina sotto i tabelloni, e 8 per Love mentre Xavier resta in piedi grazie ai 10 punti di Derrick Brown, con quattro tonanti schiacciate. Per ora nessuna notizia da Duncan e Lavender.
Nel secondo tempo, Xavier inizia con un 4-0 firmato proprio da Duncan e Lavender ma i Bruins rispondono con Love e arriva il massimo vantaggio sul +10. Dopo un timeout per gli X-men, i ragazzi di Howland ripartono da dove erano stati interrotti e firmano un parziale di 13-2 che fa segnare sul tabellone 51-30. Mancano ancora tredici minuti alla sirena finale ma i Musketeers sembrano aver alzato bandiera bianca contro Love e compagni. Nonostante una timida reazione che riporta i ragazzi di Miller sul -12, sono una tripla di Love e due canestri di Westbrook e Collison a mettere la parola fine. Il punteggio viene fissato da una tripla di Stanback per Ucla.
I cinque starters di coach Howland giocano tutti quasi 35 minuti e, Shipp a parte, vanno tutti in abbondante doppia cifra. 19+10 per Love che tira con le solite stratosferiche percentuali (7-11 FG, 2-4 3FG), 19 per Collison, 17 per Westbrook e 13 punti con 13 rimbalzi, di cui 7 offensivi, per un eccezionale Mbah a Moute. Per Xavier, a parte i 13 di Brown, ci sono gli 11 di Duncan e 10 di Burrell. Male Lavender (4 punti con 2-9), anonimo Raymond, il match winner contro West Virginia. Xavier paga le deficitarie percentuali al tiro, 36 da due e 21 da tre, contro quelle scintillanti di Ucla, 54% da due e 48% da tre.
Coach Ben Howland ha subito tessuto le lodi della sua stella Kevin Love, nominato miglior giocatore del Regional:"Ovvio, è incredibile". Assolutamente d'accordo anche coach Miller:"Gioca come un venticinquenne, non come uno che ne ha solamente diciannove". L'allenatore dei Musketeers, sulla gara dei suoi, ha detto che "avremmo potuto fare sicuramente meglio, ma non posso non essere orgoglioso di questi ragazzi: abbiamo perso contro una grandissima squadra". Soddisfatto anche il protagonista, Kevin Love appunto, che aveva criticato la squadra dopo il brutto secondo tempo della gara precedente contro Western Kentucky e che riferisce che questo non è ancora il momento di pensare alla Nba:"ora penso al presente, al successo contro Xavier e alla Final Four di San Antonio".
Ucla quindi, alla terza Final Four consecutiva, per la prima volta non si troverà contro la Florida di Horford e Noah, che l'aveva battuta in finale nel 2006 e in semifinale nel 2007. Se Florida dunque non ci sarà , Ucla avrà un Kevin Love in più. Attualmente, il lungo di Lake Oswego sembra il giocatore più determinante e quello che ha elevato di più il suo gioco in proporzione al livello delle gare, insieme a Tyler Hansbrough, la stella di North Carolina e, ora come ora, una finale tra Bruins e Tar Heels sembra la più probabile vista la grande esperienza dei due coach, l'abbondante quantità di talento e una tradizione assolutamente vincente.
Prima però, per Love e compagni, ci sarà l'ostacolo Memphis, coi Tigers che proveranno ad imporre il loro straripante atletismo e l'esuberanza del backcourt formato da Rose e Douglas-Roberts. Coach Calipari avrà comunque un grosso dilemma: chi marca Love, visto che il più lungo dei suoi lunghi è Taggart che arriva, forse, a 2.06, mentre Dorsey e Dozier sfiorano di poco i due metri. Si annuncia comunque una sfida di eccellente livello.
L'appuntamento con le Final Four e con Memphis-Ucla è per sabato 5 aprile. Per ora è tutto. State in ascolto!