Straordinaria la prestazione di Pete Campbell, dei Butler Bulldogs.
Non sono nemmeno passate 48 ore dall'inizio del torneo Ncaa, e la March Madness ha già sortito i propri effetti: sono difatti partite, con la consueta frenesia, le gare ad eliminazione diretta del mitico tabellone a 64 squadre come sempre suddiviso in quattro zone, ognuna delle quali darà la sua partecipante alla Final Four di San Antonio.
Ricapitoliamo dunque quali sono state le sorti delle squadre coinvolte nell'East Regional dopo il rapido svolgimento del primo turno di gare.
Mount St. Mary si era qualificata per questa fase giocando il mini-playoff contro Coppin State, uscendo vincitrice dallo scontro per 69-60 e guadagnandosi così il diritto di vedersi assegnare il seed n. 16 di questa zona del tabellone: peccato che il proseguio della postseason dei Mountaineers non sia poi stata eccessivamente lunga, dato che l'ostacolo successivo era rappresentato nientemeno che dai Tar Heels di North Carolina.
La squadra di Roy Williams non ha certo dovuto patire le pene dell'inferno per passare il turno, ed ha trattato l'argomento alla stregua di un semplice allenamento in attesa di avversari più calibrati: già avvantaggiati dal fatto di giocare a poche miglia da Chapel Hill, i Tar Heels hanno ottenuto la dodicesima vittoria consecutiva della presente stagione infliggendo punti in tripla cifra all'avversario per la prima volta in 15 anni (113-74 il finale), segnando con il 61% dal campo, e vincendo facilmente la battaglia a rimbalzo. "A volte mi sembrava che giocassero in sei" ha detto Sam Atupem, ala dei Mounts, per provare a giustificare i 26 rimbalzi di disavanzo a svantaggio del suo ateneo, in una statistica che ha visto North Carolina ottenere ben 18 carambole offensive, tutte buone per scatenare una delle armi migliori di casa, il contropiede.
21 i punti segnati da Tyler Hansbrough e Ty Lawson, 16 quelli di Wayne Ellington e 15 con 6/8 al tiro per Deon Thompson, tutti richiamati in panchina al sedicesimo minuto del secondo tempo di una partita dove 14 dei 15 elementi del roster sono andati a referto per punti segnati.
Indispettiti dalla mancanza di rispetto nei propri confronti, (JaJuan Smith giocava con un "N.1 Seed" scritto nelle scarpe) i Volunteers si sono sbarazzati di American con un 72-57, che non la racconta troppo giusta riguardo allo svolgimento di una partita nella quale i ragazzi di coach Pearl sono sembrati a dir poco imballati.
La gara si è infatti trattenuta in sostanziale parità fino a metà del secondo tempo per merito dell'aggressività generale degli Eagles, capaci di prendere più rimbalzi rispetto ai favoriti avversari nonostante evidenti svantaggi di centimetri e condotti dalla star Garrison Carr, che con 26 punti e 6 triple messe a referto si è rivelato questione assai spinosa da risolvere. "Non bastava una persona per marcarlo, continuava a liberarsi dopo 7-8 blocchi. Ad un certo punto ero morto" ha detto Chris Lofton, che ha pagato tale fatica dal lato offensivo, concludendo con 5 punti ed un eloquente 1/7 dal campo.
La gara si è poi risolta negli ultimi sei minuti, all'interno dei quali i ragazzi di American hanno trovato la via del canestro una sola volta, da qui il parziale che ha permesso a Tennessee di asciugarsi il sudore freddo e fuggire verso il secondo turno: in una ripresa di stampo punitivo (Ramar Smith non ha nemmeno visto il campo dopo una prima frazione giocata molto male) si sono fatte preziose le giocate di Wayne Chism (16, 6/10 dal campo), due triple ed un gioco da tre punti nel momento topico e del motivato JaJuan, miglior Volunteer di serata con 19 punti.
E' finita la tribolata stagione di Indiana, sconfitta da Arkansas per 86-72 e dal career high di Sonny Weems, 31 punti con 12/14 al tiro, giunto al termine di un periodo nero che lo aveva visto segnare 17 degli ultimi 56 tentativi dal campo.
Non sono bastati i 22 punti e 9 rimbalzi di D.J. White ed i 21 con 7 assistenze di Armon Bassett; Eric Gordon, esordiente dell'anno per la Big Ten, ha toppato l'esordio al torneo segnando solamente 3 dei 15 tiri scagliati, in una gara dove le sue penetrazioni sono state ampiamente disturbate dalla presenza del centro avversario Steven Hill.
I Razorbacks, sostenuti tral'altro dai 17 punti e 12 rimbalzi di Darian Townes, hanno condotto il punteggio per l'intera ripresa elargendo il colpo del k.o. con il decisivo parziale di 12-3, conclusosi appena dopo la metà del secondo tempo.
Gli Hoosiers, perennemente distratti dal caso Kelvin Sampson, hanno chiuso anzitempo un'annata cominciata con ambizioni di gran lunga superiori: ora c'è molto tempo davanti per decidere quali saranno le sorti dell'interim coach Dan Dakich.
Butler è uscita alla grande dallo scontro con South Alabama, principalmente per merito di un vero e proprio show costruito da Pete Campbell, protagonista di 26 punti e di 8 delle 15 triple di squadra, il tutto risultando presente in campo per soli 20 minuti.
La vittoria per 81-61 ha permesso ai Bulldogs di accedere al secondo turno per la quarta volta consecutiva, la prima per il 31enne coach Brad Stevens, in una partita decisa da un parziale di 17-3 a due minuti dal termine del primo tempo, al quale si è aggiunta una tripla allo scadere dello stesso Campbell per il +17 al rientro negli spogliatoi. Daon Merritt è stato l'unico Tiger a raggiungere la doppia cifra, 14 punti con 3/8 dal campo (1/6 dalla distanza).
La vittoria per 79-61 con cui Louisville ha posto fine ai sogni di Boise State è stata la 33ma in un torneo Ncaa per Rick Pitino, la cui tattica di limitare il miglior elemento avversario si è rivelata ancora una volta vincente. La difesa dei Cardinals ha difatti messo la museruola al miglior giocatore della Wac, Reggie Larry, autore di 14 punti e di fatto mai entrato in gara, andando a referto per la prima volta a sette minuti dal termine della prima frazione.
Per una volta le squadre si sono scambiate i rispettivi ruoli: i Broncos, normalmente pericolosi dalla distanza, sono stati limitati ad un 4/17 da oltre l'arco da un'ottima difesa perimetrale, mentre i Cardinals, non esattamente brillanti in tale statistica, sono arrivati al 50% complessivo con triple messe a segno da sette differenti giocatori. Earl Clark, 15 punti, Juan Palacios, 13, e Jerry Smith, 12, sono stati i migliori marcatori per Louisville, che ha fatto dimenticare la brutta prestazione nel torneo della Big East.
David Godbold, 6.9 punti di media in stagione, è stato il chiaro protagonista della vittoria per 72-64 di Oklahoma (prossima avversaria di Louisville) su St. Joseph: il senior ne ha infilati 25 nel canestro ostile, compresi i primi 11 consecutivi della ripresa dei Sooners.
Gli Hawks, sempre sotto nel punteggio, hanno provato la rimonta in due distinte occasioni arrivando sempre a non meno di quattro punti di distacco, sospinti dalle realizzazioni di Rob Ferguson, 21 con 3/5 dalla distanza, e di Ahmad Nivins, 14 con 5/7 dal campo; Pat Calathes, doppia cifra di media costante durante l'anno, è invece rimasto fermo a 6 punti con 2 soli canestri su 11 tentativi.
Non sono stati sufficienti 25 punti e 7 rimbalzi (10/14 dal campo) di Will Thomas a far tornare l'aura miracolosa che aveva contraddistinto la grande corsa alla Final Four del 2006 di George Mason, stavolta sconfitta per 68-50 da Notre Dame.
Per i Fighting Irish si tratta della prima vittoria al torneo degli ultimi cinque anni, vittoria arrivata grazie ad una grande prestazione difensiva che ha scavato una bella differenza nel punteggio già nei primi minuti, capace di tenere Folarin Campbell (che a quella Final Four c'era) ad 1/12 per 4 miseri punticini. Ottima la prestazione offensiva di Luke Harangody, 18+14 rimbalzi, tutta sostanza quella di Kyle McAlarney, 15 con 4/8 dal campo e nessun errore ai liberi.
Vince comodamente anche Washington State contro Winthrop, 71-40, con un Aron Baynes da 19 punti, 8 rimbalzi ed il 100% di realizzazione. Il 29-29 conclusivo del primo tempo è stato spezzato da un devastante 23-4 in apertura di ripresa, nella quale si sono fatti avanti pure Kyle Weaver e Robbie Cowgill, 14 punti ciascuno al termine delle ostilità . Di Taj McCullogh la miglior prestazione statistica degli Eagles, 17 punti, 8 rimbalzi e 3 palloni rubati; 15 invece i punti di un alterno Chris Gaynor, 5/9 da tre punti ma 5/14 in totale.
Gli accoppiamenti per il secondo turno, che avrà inizio in giornata, saranno i seguenti:
#1 North Carolina vs #9 Arkansas
#4 Washington State vs #5 Notre Dame
#3 Louisville vs #6Oklahoma
#2 Tennessee vs #7 Butler