D.J.White tira contro le braccia protese della difesa di Kenthucky
La scorsa settimana nell'NCAA Basketball abbiamo assistito a 2 incontri particolarmente ricchi di storia e tradizione: Duke-Michigan e Indiana-Kenthucky.
La prima partita della serata è stata una Duke-Michigan di nobili trascorsi che però oggi come oggi sulla carta pare scritta in favore dei Dukes, ancora di più se giocata al Cameron Indoor Center.
I primi 10 minuti sono stati caratterizzati da pessime percentuali di tiro per entrambe le squadre ma, non appena i Blue Devils hanno iniziato a inquadrare il canestro, i Wolverines non hanno saputo reagire subendo un parziale di 13-0 da cui non si sono più ripresi anche perché in attacco hanno inanellato una serie di pessimi attacchi inframezzati da stupide palle perse con conseguenti punti facili per gli avversari.
Effettivamente all'intervallo si era sul +18 ma subito in apertura di secondo tempo questa differenza si è lentamente ma inesorabilmente ampliata fino ad arrivare ad un +29 a 7' dalla fine che ha, di fatto, chiuso i giochi.
La partita ha evidenziato come Duke sia una squadra molto "italiana" che vive di penetra e scarica o scarichi sui raddoppi ma, a differenza del nostro basket, ha una circolazione molto fluida che permette di trovare sempre il tiratore meglio piazzato.
John Beilein al suo primo anno sulla panchina di Michigan ha molto da lavorare, principalmente sulla parte offensiva dove i suoi ragazzi sono parsi spesso confusi e disorganizzati non riuscendo a mettere a frutto la superiorità atletica che solo talvolta ha rimediato a scelte sbagliate.
A partita ormai chiusa c'è stato una fatto molto curioso che evidenzia la mentalità di coach-K: Brian Zoubek, un 7'1, si prende una stoppata sotto canestro e nella conseguente palla vagante un giocatore di Duke subisce un fallo. Krzyzewski invece di redarguire il suo lungo lo chiama vicino a bordo campo e, mentre tutti seguono i liberi, lui mostra sulla lavagnetta a Zoubek quale movimento avrebbe dovuto fare.
Notevole la prestazione della panchina di Duke che segna ben 54 punti, in gran parte nei momenti topici della partita, con i freshman Taylor King (18) e Nolan Smith (17) migliori marcatori dell'incontro.
Duke è partita 9-0 per la terza volta negli ultimi 3 anni mentre Michigan perde la sesta di sette partite. Coach-K è talmente legato ai suoi ex-giocatori che non ama giocare contro le squadre guidate da loro e quindi questa partita difficilmente sarebbe stata giocata se Tommy Amaker non fosse stato licenziato dopo la scorsa stagione.
Anche i Cameron Crazies sono molto legati agli ex Dukies che nel secondo tempo con i Blue Devils sul +20 hanno intonato il coro "Tommy's better!!!", chiaramente rivolto a John Beilein.
Il secondo incontro era Indiana-Kentucky, una sfida tra 2 delle squadre con più titoli NCAA in bacheca ma che da alcuni anni veleggiano poco sopra la mediocrità , tant'è che entrambe hanno cambiato coach nelle ultime 2 stagioni.
A rendere più intrigante la partita c'era anche una sfida in famiglia tra Jordan Crawford, guardia freshman di Indiana da quasi 14 ppg e reduce da 3 partite di sospensione per aver violato delle regole interne, e suo fratello Joe, ala piccola senior di Kentucky da oltre 17 ppg che la settimana scorsa è entrato nel club dei 1.000 punti.
Se possibile questa partita è stata anche più brutta e meno combattuta della precedente avendo da subito gli Hoosiers di coach Sampson preso il controllo della partita, senza lasciarlo più.
La difesa a uomo di Indiana ha messo molta pressione difensiva ai Wildcats al punto che per buona parte della partita hanno avuto più palle perse che canestri realizzati mentre sotto l'alro canestro Kenucky ha commesso troppi falli e già a metà del secondo tempo coach Gillespie aveva 2 titolari fouled out.
Nella sfida in famiglia il senior ne ha segnati 10 con un brutto 4-15 dal campo mentre il freshman ne ha messi dentro 20 tant'è che a partita decisa anche a Bloomington i tifosi hanno voluto sottolineare il loro pensiero intonando più volte il coro "Jordan's better!!!!".
Per Kentucky la sconfitta è ancora più cocente se si pensa che Indiana ha dovuto giocare la partita senza gli oltre 35 punti di media garantiti da Eric Gordon (2° miglior realizzatore NCAA) e Armon Bassett con il primo tenuto fuori da un problema alla schiena ed il secondo ecluso da coach-Sampson per aver pure lui violato regole interne.
Tra gli Hoosiers oltre a Crawford a tirare la carretta ci pensa D.J.White che esce con la sua 5^ doppia-doppia consecutiva (16+13) nonostante abbia avuto problemi di falli già a metà primo tempo.
Per gli ospiti l'unico a salvarsi è stato un altro freshman, Patrick Patterson, che nonostante le 5 perse mette a segno 15 punti con un buon 6 su 9 dal campo e soprattutto lotta sotto canestro.
Alla fine anche Billy Gillespie non ha potuto non evidenziare come la sua squadra sia stata semplicemente surclassata da Indiana, ancor più di quello che i numeri o i resoconti possano far credere.