C'è grande attesa per il ritorno di Rick Majerus alla guida di una squadra NCAA…
Sono passati oltre 4 mesi dalla fine della stagione 2006-2007 e ne mancano ancora 3 dall'inizio della prossima ed a questo punto possiamo fare una panoramica sui molti cambi di allenatori (61 in tutto) che si sono avuti nell'NCAA.
SCHOOL FORMER COACH NEW COACH
Air Force Jeff Bzdelik Jeff Reynolds
Arkansas Stan Heath John Pelphrey
Ball State Ronny Thompson Billy Taylor
Binghamton Al Walker Kevin Broadus
Bowling Green Dan Dakich Louis Orr
Butler Todd Lickliter Brad Stevens
Chicago State Kevin Jones Benjy Taylor
Coastal Car. Buzz Peterson Cliff Ellis
Colorado Ricardo Patton Jeff Bzdelik
Colorado St. Dale Layer Tim Miles
Denver Terry Carroll Joe Scott
Drake Dr. Tom Davis Keno Davis
East Carolina Ricky Stokes Mack McCarthy
Eastern Was. Mike Burns Kirk Earlywine
Evansville Steve Merfeld Marty Simmons
Florida Billy Donovan Billy Donovan
Florida A&M Mike Gillespie Sr.
Georgia State Michael Perry Rod Barnes
Harvard Frank Sullivan Tommy Amaker
Hawaii Riley Wallace Bob Nash
Illinois State Porter Moser Tim Jankovich
Indiana State Royce Waltman Kevin McKenna
Iona Jeff Ruland Kevin Willard
Iowa Steve Alford Todd Lickliter
Kansas State Bob Huggins Frank Martin
Kentucky Tubby Smith Billy Gillispie
Lehigh Billy Taylor Brett Reed
Liberty Randy Dunton Ritchie McKay
Long Beach St. Larry Reynolds Dan Monson
Louisiana Tech Keith Richard Kerry Rupp
Marshall Ron Jirsa Donnie Jones
Maryland-Eas. Larry Lessett Meredith Smith (interim)
Michigan Tommy Amaker John Beilein
Minnesota Dan Monson Tubby Smith
New Mexico Ritchie McKay Steve Alford
New Mexico S. Reggie Theus Marvin Menzies
New Orleans Buzz Williams Joe Pasternack
Norfolk State Dwight Freeman Anthony Evans (interim)
North Dakota S. Tim Miles Saul Phillips
Northern Ill. Rob Judson Ricardo Patton
Princeton Joe Scott Sydney Johnson
Quinnipiac Joe DeSantis Tom Moore
Radford Byron Samuels Brad Greenberg
Robert Morris Mark Schmidt Mike Rice
Saint Louis Brad Soderberg Rick Majerus
San Diego Brad Holland Bill Grier
Santa Clara Dick Davey Kerry Keating
South Alabama John Pelphrey Ronnie Arrow
South Car.State Jamal Brown Tim Carter
South Florida Robert McCullum Stan Heath
Southern Utah Bill Evans Roger Reid
St. Bonaventure Anthony Solomon Mark Schmidt
Texas A&M Billy Gillispie Mark Turgeon
Texas A&M-C.C. Ronnie Arrow Perry Clark
UC Riverside David Spencer Jim Wooldridge
UMKC Rich Zvosec Matt Brown
Utah Ray Giacoletti Jim Boylen
Wake Forest Skip Prosser Dino Gaudio
West Virginia John Beilein Bob Huggins
Wichita State Mark Turgeon Gregg Marshall
Winthrop Gregg Marshall Randy Peele
Wyoming Steve McClain Heath Schroyer
Già con una rapida occhiata si può capire che di carne al fuoco ce n'è molta con il ritorno di Rick Majerus, Bob Huggins che lascia dopo un solo anno Kansas State, Tubby Smith che abbandona Kentucky e il clamoroso "affaire" Billy Donovan su tutte le altre storie minori.
Solo i più giovani possono non conoscere Rick Majerus, coach il cui nome rimarrà indelebilmente collegato a quello degli Utah Utes, squadra che ha guidato per 15 anni portandola a 4 Sweet 16s, 2 Elite Eights e 1 Final Four.
A parte il merito di non aver mai avuto una stagione perdente tra Ball State, Marquette e Utah, l'anno in cui le sue capacità di coach sono emerse nella loro interezza è stato il 1998 quando, nonostante avesse appena perso Keith Van Horn scelto al #2 nel draft NBA, è riuscito a portare alla Finale una squadra guidata si da Andre Miller ma con un “morbidone” come Michael Doleac come lungo di riferimento.
Purtroppo per lui i problemi al cuore derivanti principalmente da un metabolismo difficile e un'alimentazione imperfetta (per chi non lo sapesse pesa circa 170kg), hanno sempre limitato il suo lavoro, al punto che per ben 4 volte ha dovuto lasciare la panchina a stagione in corso, nel 2000-01 addirittura dopo una sola partita quando ai suoi problemi si aggiunse lo stress derivante da un cancro diagnosticato alla madre.
Ora che i suoi problemi di salute sembrano in buona parte superati coach Majerus si è sentito pronto per tornare sul pino ed ha accettato un'offerta di medio valore ma di lunga durata (intorno a 1 milione di $ per 5 anni) in una Saint Louis che ha il grosso vantaggio di poter allenare un college non lontano dalla madre malata.
La scelta di una squadra mediocre come quella dei Billikens è per coach Majerus una vera e propria sfida perché a Saint Louis la post-season manca dal 2004 mentre il Torneo NCAA addirittura dal 2000.
Bob Huggins è uno abituato a fare notizia, sia sul pino che fuori.
Come allenatore a Cincinnati era famoso per reclutare giocatori "problematici" che riusciva in qualche modo a mantenere elegibili e fuori dalle patrie galere, facendoli anche apparire in campo più forti di quello che in realtà erano: Kenyon Martin, Danny Fortson, Ruben Patterson, Corie Blount e Nick Van Exel su tutti.
I suoi metodi poco ortodossi non potevano durare in eterno e se nel 2004 aveva superato con delle pubbliche scuse un arresto per guida in stato di ebbrezza, quando l'NCAA ha riscontrato alcune violazioni, riducendo di conseguenza le scholarship per UC, la Preside dell'Università l'ha posto nell'Agosto 2005 davanti ad una scelta: dimettersi con un lauto buyout o essere licenziato con una minore compensazione economica. E lui ha optato per i 3 milioni di $ di buyout.
Dopo un anno sabbatico ecco che Huggins rientra nel mondo NCAA da una porta prendendo la panchina di una Kansas State in difficoltà da anni che necessitava di una scossa arrivata con lui sia sul campo che nel campus. Sul campo a conferma dell sue capacità da coach riesce a portare i Wildcats oltre le 20 vittorie ed alla off-season (NIT) che mancava dal 1999, mentre al Bramlage Coliseum torna il tutto esaurito.
A rovinare questo idillio capita che John Beilein accetti la panchina di Michigan liberando quella di West Virginia, Alma Mater di coach Huggins, che coglie al volo l'occasione per tornare a Morgantown nonostante la penale da pagare per liberarsi dai 4 anni di contratto rimasto con KSU.
Se un coach lascia volontariamente la panchina di Kentucky reduce da 10 anni con 20+ vittorie per andare su quella di una Minnesota che negli ultimi 7 anni ha avuto un 125-123 complessivo ed è stata abbandonata a Novembre da coach Dan Monson dopo solo 7 partite, un motivo che non siano i 2,5 milioni di $, ci dev'essere.
Alla base della scelta c'è quella situazione di generale sfiducia con cui Tubby Smith ha dovuto convivere a Lexington da sempre, anche dopo aver vinto il titolo NCAA al primo anno.
In parte questa sfiducia deriva dal fatto che nei 9 anni successivi alla vittoria non è più riuscito nemmeno a tornare alle Final Four dando spunti ai suoi detrattori secondo i quali il Titolo è stato vinto grazie ai giocatori ereditati da Rick Pitino più che per merito del coach. L'altra grave accusa che gli veniva lanciata riguardava un presunto pessimo lavoro di recruiting dal momento che sotto la sua gestione solo Tayshaun Prince e Rajon Rondo hanno fatto il salto nella NBA.
Di contro però, se accettiamo la tesi secondo la quale Tubby ha sempre avuto a disposizione materiale umano "modesto", bisogna rivalutare i numeri delle vittorie ottenute. Nella realtà il vero problema alla base del rapporto del coach con i fan di UK, deriva dalla notevole differenza di ritmo tra il suo stile di gioco e quello del suo predecessore, Rick Pitino, la cui pesante eredità l'ha, di fatto, lentamente schiacciato.
A Minneapolis l'aspetta un duro lavoro perché se il suo arrivo ha già portato la necessaria sferzata all'ambiente ed intorno a se troverà molta meno pressione che a Lexington, bisogna che i risultati non tardino a venire per non dare ulteriori argomenti ai sempre presenti detrattori.
Attorno ai pezzi da 90 ci sono stati tanti altri coach che hanno cambiato casacca più o meno a sorpresa e tra questi citiamo:
– Jeff Bdzelik, che nella NBA ha portato i Nuggets ai PO e dopo 2 ottimi anni lascia la Air Force Academy per andare a Colorado University, un college che pur non essendo una major gli permette quanto meno di avere un mercato televisivo e libertà di reclutamento;
– John Beilein lascia WV per sostituire Tommy Amaker sulla prestigiosa ma difficile panchina di Ann Arbor dove da lui l'ambiente non si accontenterà dell'ennesima apparizione al NIT ma pretenderà di tornare al Grande Ballo;
– Riley Wallace a 65 anni lascia il pino di Hawaii dopo ben 20 stagioni come il coach più vittorioso nella storia dei Rainbow Warriors che con lui sono andati a 3 Tornei NCAA e 3 NIT;
– Todd Lickliter dopo 6 splendidi anni lascia Butler per sedersi sulla panchina di Iowa lasciata a sua volta da Steve Alford più per una atmosfera diventata pesante a seguito di alcuni problemi fuori dal campo avuti principalmente da un giocatore, che per mancanza di risultati visto che i suoi Hawkeyes è dal 2001 che non mancano dalla off-season.
Un discorso a parte bisogna farlo per Billy Donovan che come tutti saprete prima accetta il posto di head coach agli Orlando Magic, appare durante la conferenza stampa di presentazione ma poi, dopo 5 giorni chiedendo scusa ai tifodi dei Magic, ritorna sui suoi passi ed esce dal contratto da 27,5 milioni di $ per 5 anni che aveva firmato.
Le malelingue hanno scritto che Billy "The Kid" ha accettatato per i soldi ma poi ha guardato bene il roster ed ha capito che probabilmente la sua sarebbe stata l'ennesima avventura fallimentare di un coach NCAA al piano superiore e, almeno questa volta, una buona parte di ragione ritengo l'abbiano.
Infine non si può non dedicare un commosso ricordo per Skip Prosser, coach di Wake Forest, che nel primo pomeriggio del 26 Luglio subisce un violento quanto imprevisto attacco di cuore mentre è da solo nel suo ufficio; purtroppo Skip viene trovato incosciente da un suo collaboratore dopo alcuni minuti e quindi, nonostante l'intervento dei soccorsi, l'uso del defibrillatore e l'immediato trasporto al Wake Forest University Baptist Medical Center, ai medici non resta che dichiararlo morto poco dopo.
RIP Skip.