West Region – Elite 8

Il miglior Afflalo della carriera, finalmente decisivo nelle partite che contano

Arron Afflalo sapeva che la partita contro Kansas poteva decidere molto del suo futuro, troppe erano le partite decisive in cui il talento californiano era rimasto ai margini, offrendo prestazioni al tiro non consone al suo standard. La pressione era tanta, molti lo aspettavano al varco, prevedendo un'altra prova anonima, che ne facesse un giocatore bello da vedere, ma poco incisivo per essere un protagonista anche al piano di sopra.

Coach Howland sapeva che contro Kansas serviva il miglior Afflalo, non solo difensivamente, ma anche in attacco, per ribaltare un pronostico che non considerava i Bruins in grado di vincere l'incontro solamente con la loro difesa.

Afflalo non ha fallito anche stavolta, ha giocato da superstar.

Ventiquattro punti, di cui quindici in un secondo tempo da sogno, con 6/6 dal campo e tutti i canestri importanti che hanno costruito il parziale decisivo di 11 a 4 che ha in pratica deciso l'incontro, ad inizio della ripresa, quando UCLA è volata a +11, e un'applicazione difensiva difficile da vedere in un giocatore così importante per la propria squadra.

La prova super del proprio miglior giocatore, unita ad un'altra solida prova della coppia Collison-Shipp e alla solita, incredibile, impenetrabile difesa, che ha portato ad un record del Torneo, con quattro partite in cui l'avversario non ha superato i 55 punti, ha portato UCLA alla sua 17° Final Four, record del college basket, seconda consecutiva dopo la sconfitta nella Finale Nazionale contro Florida dello scorso anno.

Un finale che pochi avrebbero pronosticato, 68 a 55 per UCLA, quinta vittoria su cinque confronti al Torneo NCAA per i Bruins contro Kansas, partita in ghiaccio già  a 4 minuti dalla fine, quando Collison metteva la tripla del 58 a 50, allo scadere dei 35 secondi, per poi gestire gli ultimi due minuti con quattro importantissimi liberi.

Kansas è la prima n.1 di questo NCAA Tournament ad essere eliminata, continuando la propria maledizione, ormai ventennale, che la vede sempre sconfitta prima delle Final Four, quando schiera una squadra piena zeppa di futuri pro NBA e lontana dal titolo NCAA dai tempi della coppia Danny Manning-coach Larry Brown, nonostante un programma tra i più vincenti della storia NCAA.

Dopo aver sciorinato un eccellente basket negl ultimi due mesi, forse il migliore di tutto il college basket a livello offensivo, i Jayhawks hanno pagato nel momento topico dell'anno, soffrendo la poca esperienza nelle partite dentro o fuori contro squadre già  pronte, e non riuscendo mai a trovare la fluidità  in attacco che ha contraddistinto la loro stagione.

Ben 21 le palle perse per Kansas, che unite alle 24 di UCLA, delineano una gara giocata ad alta velocità , con due difese in grado di rompere qualsiasi tentativo di gioco manovrato, con raddoppi sistematici e mani veloci in grado di rubare ogni pallone.

Se, però, per UCLA il problema offensivo è abbastanza ricorrente, ma spesso coperto dalla mostruosa applicazione difensiva, per Kansas è stata una novità , un'incapacità  quasi totale di trovare le proprie armi offensive, con il solo Brandon Rush a tentare di uscire dal grigiore generale nel primo tempo, ma incapace di tenere alto il proprio livello di gioco nella ripresa, quando è salito in cattedra Afflalo.

La guardia da Compton ha segnato 14 dei 18 punti dei Bruins nella prima metà  della ripresa, in tutti i modi, in entrata, da oltre l'arco, dalla media, raddoppiato, allo scadere dell'azione, replicando immediatamente ad ogni tentativo di rimonta da parte di Kansas, che con un paio di triple di Robinson aveva cercato di uscire dal tunnel di una partita giocata sempre in apnea.

Nel primo tempo, quando Kansas sembrava essere riuscita a trovare la chiave per espugnare la difesa dei Bruins, con un canestro di Rush per il +6 a cinque minuti e mezzo dalla fine, era stata una tripla di Shipp allo scadere, a chiudere un contro parziale di 14-4, orchestrato dai dettami di coach Howland, con la pressione a rimbalzo e sulle linee di passaggio, che portava UCLA in vantaggio all'intervallo.

Quel parziale, unito a quello di inizio ripresa, ha segnato la gara e dato il colpo decisivo alle speranze della squadra di coach Self, incapace di reagire alle mosse dell'avversario, e costretto ad alzare bandiera bianca quando, nonostante una solida difesa, UCLA trovava i canestri allo scadere dell'azione di Afflalo e Collison.

Kansas pagava anche la brutta serata della coppia Chalmers-Wright, 10 punti totali con 5/15 dal campo e 9 turnovers, incapaci di dare un contributo tangibile nella ripresa, quando Rush faticava a trovare la via del canestro, e coach Self avrebbe avuto bisogno del loro contributo per tenere vive le speranze dei Jayhawks e fermare l'emorragia del parziale lanciato dai canestri di Afflalo.

I Bruins potevano festeggiare il back to back alle Final Four, nonostante la perdita di due pedine importanti come Farmar e Hollins, chiedendo ad un raggiante Afflalo un altro anno al Pauley Pavillon, consci però che arrivati ad Atlanta, l'obiettivo è il titolo, e considerando la possibilità  di una rivincita contro Florida, dominatrice di UCLA nella passata Finale Nazionale, l'ostacolo sarà  ancora più duro, e ci vorrà  tutta la concentrazione e l'applicazione dimostrata contro Kansas per raggiungere un'altra finale, oltre ad un'altra grande partita di Afflalo, affinchè non sia l'ultima in giallo-blu.

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