Midwest Regional – Sweet 16

Al Horford ha dominato sotto i tabelloni contro Butler

Nel Midwest al Regional si conferma la tendenza di quest'anno che ha visto pochi upset e vede arrivare 3 delle favorite con la sola #4 Wisconsin battuta al secondo turno dalla più alta testa di serie rimasta nel Torneo: UNLV #7.

Le partite non sono state sicuramente belle ma certamente intense e ne escono vincitrici le squadre più forti sulla carta ma anche più complete e convincenti sul campo che però sono molto diverse tra loro e promettono una notevole Finale del Midwest Regional.

Butler-Florida 57-65

Se ad inizio anno qualcuno, ipotizzando questo incontro, avesse dovuto scegliere una favorita, solo un pazzo non avrebbe scelto quella Florida che era una seria candidata per ripetere la corsa al titolo dello scorso anno su un'anonima squadra del mondo collegiale come Butler.

Ma la stagione ha dimostrato come i Bulldogs siano una squadra di tutto rispetto, capace di vincere a sorpresa il Preseason NIT battendo squadre del calibro di Notre Dame, Indiana, Tennessee e Gonzaga, arrivare ai Regionals 27-6 e non rappresentare in partenza una vittima sacrificale.

La partita è stata complessivamente equilibrata con Butler che nella prima metà  del primo tempo è riuscita a prendere 9 punti di vantaggio anche se è parso evidente non si trattasse di un tentativo di fuga bensì di una normale fase di gioco da cui i Gators si sono subito ripresi, finendo il tempo sul +6 grazie ad un parziale di 13-0 negli ultimi 5'.

Nel secondo tempo si riparte con Butler che controlla ulteriormente il ritmo di una partita già  controllata, costringendo Florida a segnare solo 2 punti in 6' e riportando la partita sul segno dell'equilibrio punto a punto.

Nei momenti decisivi diventano però evidenti le difficoltà  di una squadra come quella di Butler dove i migliori giocatori sono due guardie non fisiche né atletiche ma con mani invidiabili ed un buon tiro da 3pti. E se a questo si aggiunge che i suoi ragazzi non riescono più a celare dietro un impegno e una abnegazione invidiabili le differenze con l'atletismo di Noah e il fisico di Horford, si capisce come possa essere lo stesso Horford a fare la differenza finendo con 16 punti, 7 rimbalzi e 4 stoppate una delle quali decisive negli ultimi 2' di partita.

Per Butler tutto è andato come doveva: ha tirato con le sue medie di stagione da 2 e 3pti, è stata battuta ma non distrutta a rimbalzo, ha limitato le palle perse e giocato con ritmi controlati; purtroppo per lei i Gators hanno fatto la stessa cosa ma sono più forti ed hanno quindi vinto la partita.

Florida può festeggiare la vittoria di una partita non scontata, ma deve anche riflettere perché quando i tuoi punti vengono tutti tranne 2 dai titolari, vuole dire che un punto debole c'è: la panchina corta. Ma più si avanza nel Torneo più i punti deboli diventano evidenti ed attaccabili e nelle Elite8 incontrerà  Oregon che in stagione ha fatto giocare quasi 10' a 10 giocatori.

Con tutto il rispetto del caso i dubbi sulla gestione di coach Lickliter di Butler sono comunque emersi anche questa notte quando a 1'04" dalla fine sotto di 4 punti i suoi ragazzi pressano uomo a uomo per oltre 30" secondi prima di commettere fallo su Corey Brewer. Il problema di questa scelta sta nel fatto che 4 punti equivalgono a 2 possessi e quindi, in ogni caso, prima o dopo, avrebbero dovuto iniziare a fare fallo sistematico e quei 32" sono stati sprecati.

UNLV-Oregon 72-76

La chiave del match in questo caso era abbastanza evidente: riuscirà  Nevada Las Vegas a limitare le guardie avversarie?

Nel primo tempo i Rebels si può dire abbiano ottenuto questo risultato perché se Tajuan Porter segna 17 punti, Taylor e Brooks ne segnano complessivamente 6; d'altra parte devono però rimpiangere la propria scarsa vena offensiva che nonostante questo porta Oregon all'intervallo sopra di 4.

La ripresa si apre ancora più nel segno dei Ducks che con un parziale di 21-7 prendono un vantaggio di 18 punti che schiaccia psicologicamente UNLV più della gragnuola di triple che lo generano (5 su 6 nella striscia).

A questo punto coach Kruger capisce di dover cambiare qualcosa difensivamente più che in attacco e passa ad una difesa uomo allungata che cerca il raddoppio non appena ne ha l'opportunità  e pur non recuperando nessun pallone, riesce a portare Nevada a -8.

Oregon però continua con le sue medie da 3pti (finirà  con il 56%) riuscendo a tornare con la doppia cifra di vantagio che tiene fino a 2' dalla fine quando inizia una tardiva quanto vana rimonta di UNLV che viene frustrata dalla ottima percentuali ai liberi dei Ducks.

Detto questo il risultato non tragga in inganno perché anche quando il punteggio è stato in equilibrio Oregon ha sempre dato l'impressione di averla sotto controllo e di poterla vincere,.
Il +4 finale è frutto di un 17-4 dei Rebels iniziato a 5' dalla sirena che si esaurisce sul 70-66 con 43" da giocare quando Joe Darger sbagia una tripla che avrebbe veramente aperto un partita chiusa da tempo.

Indiscusso migliore in campo è stato Tajuan Porter che segna 33 punti con un 8-12 da 3pti e 7-9 ai liberi e riceve un buon aiuto dalle doppie-doppie di Malik Hairston e Maarty Leunen.

Per i Rebels nessuno ha dato una particolare impressione perché gran parte dei 15 punti di Michael Umeh sono venuti nella striscia finale mentre quelli di Kevin Kruger sono figli di un 2-11 da 3pti.

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