Midwest Region – 1° turno

Al Horford ha distrutto a rimbalzo Jackson State…

Nel primo turno de Midwest Region sono diverse le partte che stuzzicano l'apetito dei tifosi e, a parte la sfida tra Arizona e Purdue (la #8 e la #9) che storicamente vede più vincenti le #9, in questo tabellone anche UNLV-Georgia Tech ma soprattutto Notre Dame-Winthrop meritavano attenzione.

Il risultato finale di Florida-Jackson State potrebbe far pensare alla classica mattanza della #1 ai danni della #16 ma nella realtà  non è andata così. La partita è stata equilibrata per tutto il primo tempo, anche se i 6 punti di distacco alla sirena sono stati dovuti più all'apatia dei Gators che ad una presunta forza dei Tigers, tant'è che nel solo secondo tempo Florida ha segnato 71 punti, record di squdara e più di quelli segnati nel primo turno da 38 delle 64 università .
Impressionante la differenza a rimbalzo dove Jackson State ne ha presi 18 mentre Al Horford da solo ne ha catturati 16 dei 62 complessivi di Florida che dovrà  fare più attenzione alla linea della carità  perché proseguendo nel Torneo un 59% ai liberi potrebbe costare caro.
Come le altre squadre i Gators hanno un solo giorno di riposo prima di tornare in campo, e quindi la scelta fatta da coach Donovan di impiegare i suoi titolari per gran parte della partita si spera non debba costare qualcosa contro Purdue.

Arizona-Purdue è stata una partita più combattuta che bella con i Boilermakers che hanno rischiato di sprecare ai liberi (65%) quello di bello che avevano creato in difesa, perché dei 17 palloni persi dai Wildcats, ben 12 sono stati quelli recuperati da Purdue.
Strana partita quella giocata dai ragazzi di Lute Olson che hanno giocato molto di squadra, anche troppo, terminando la partita con 16 assistenze su 21 canestri ed in molti casi hanno forzato extra-pass causando palle perse o comunque cattivi tiri. In ogni caso a metà  secondo tempo, con la partita ancora in equilibrio, è stato evidente per chi tifavano gli "Dei del basket" quando Chris Kramer di Purdue a pochi secondi dalla fine dell'azione effettua una penetrazione centrale ma perde il controllo del pallone, si getta a terra inseme al difensore, riprende il controllo della sfera e, inginocchiato all'interno dell'area pitturata, segna un canestro.
Pessima serata per i tiratori da 3pti di entrambe le squadre che hanno avuto un complessivo 9-32, il migliore in campo è stato sicuramente Carl Landry che con 21 punti e 13 rimbalzi ha registrato la 7^ doppia doppia di stagione, 4^ nelle ultime 5 partite.

Butler-Old Dominion, la prima partita della Midwest Region giocata Venerdì, è stato un incontro molto equlibrato fino a 12'20" del secondo tempo quando, sul 32-29 per ODU, i Monarchs si sono spenti per oltre 7' subendo una striscia da 17-0. Artefice di questo parziale è stato Pete Campbell, un tiratore da oltre il 50% da 3pti, che ha messo a segno 3 triple, i suoi unici punti della partita, e se il titolo di miglior giocatore della partita deve andare al suo compagno Mike Green (14 punti, 10 rimbalzi e 3 assist con 2-4 da 3pti), a lui spetta sicuramente quello di giocatore decisivo.

Maryland-Davidson era stata battezzata la partita dei figli d'arte visto che i Terrapins sono guidati da D.J.Strawberry, figlio di Darryl star della MLB, mentre i Wildcats vanno dove li porta Stephen Curry, figlio dell'ex giocatore NBA Dell, ma non è stato così. E' stata una partita tra 2 squadre che hanno giocato intensamente e, nonostante i 12 punti di distacco finali, l'equilibrio è stato rotto solo negli ultimi 3 minuti quando Curry ha sbagliato 4 tiri dal campo e Davidson ha segnato solo 2 tiri liberi. Se tra i Wildcats è facile assegnare il titolo di migliore in campo a Stephen Curry con i suoi 30 punti, tra i Terrapins questo è molto difficile perché ha avuto 6 giocatori in doppia cifra. Il migliore sarebe probabilmente stato Ekene Ibekwe, che è riuscito a registrare una doppia doppia nonostante il problema falli l'abbia limitato a 18 minuti di gioco.

Notre Dame-Winthrop
Altra bella partita, da Winthrop-Notre Dame è venuto fuori il terzo upset del primo turno ma, se quello di VCU ai danni di Duke e quello di Nevada su Creighton si possono definire inattesi, questo era stato almeno ipotizzato da molti. Da tutti quelli che ritenevano ingiusto il #11 ad una squadra che ha dominato con un 14-0 la Conference ed è stata battuta solo dalle squadre che si trovano nelle posizioni n.2, 4, 14 e 16 della classifica RPI.
Se il primo tempo è stato giocato punto a punto e si è chiuso con un +4 per Winthrop, il secondo è stato caratterizzato da parziali con un iniziale 10-0 poi diventato 22-6 per Winthrop che è stato in breve compensato da un 22-3 di Notre Dame. A 2' dalla fine le squadre erano distanzate da 1 punto ma la vittoria è andata agli Eagles che sono riusciti a segnare punti nelle 6 azioni successive.

Oregon-Miami (OH) è stata una partita né bella né tanto meno intensa che i Ducks, ripresisi dallo 0-9 iniziale, hanno dimostrato di poter tenere sotto controllo gli avversari anche quando i Red Hawks, in diverse occasioni, si erano rifatti sotto. Il vero problema di Oregon, che già  dal prossimo turno si potrebbe far sentire pesantemente, riguarda la sostanziale assenza di una panchina degna di questo nome visto che nella stagione i 5 titolari hanno giocato tutti tra i 29 ed i 36 mmp.
In questa occasione ha giocato a favore di Oregon il fatto che Miami (OH) sia una squadra con 3 giocatori mediocri circondati dal nulla, arrivata al Torneo grazie alla 10^ difesa della nazione per punti concessi non tanto per la loro forza ma perché la Mid-America è una Conference mediocre ed il loro attacco predilige i ritmi molto controllati.
Il risulato finale di 58-56 può in parte trarre in inganno perché allo scadere Bramos ha segnato un'inutile canestro della disperazione con un tiro dalla sua meta campo.

Poi c'è stata una Gorgia Tech-UNLV, replica della Semifinale del 1990 vinta dai Rebels che, guidati da Stacey Augmon e Larry Johnson, dominarono poi Duke in Finale. Oggi si tratta di squadre completamente diverse con UNLV che ha poco talento ma gioca di squadra ruotando intorno ad un tiratore come Kevin Kruger e GTech che punta invece sul dinamic-duo formato dai freshmen Javaris Crittenton e Thaddeus Young con un contorno di discreti giocatori.
La partita viene subito presa in mano dai Rebels che nel primo tempo arrivano anche sul +14 ma vengono ripresi ad inizio ripresa quando coach Hewitt indovina la mossa di fare una zona press a tutto campo con un uomo faccia a faccia di Jo'Van Adams in modo da costringere Kruger a gestire la palla. Non avendo questa abilità  le conseguenti palle perse hanno permesso a GTech di riequilibrare la partita e farla arrivare sul 59 pari a 2' dalla fine quando UNLV segna in 5 azioni consecutive prendendo in questa striscia ben 5 rimbalzi offensivi.
Da notare che i 2 super-freshmen di GTech abbiano prodotto complessivamente 16 punti e 8 rimbalzi con un 7 su 23 dal campo mentre Wendell White di UNLV ha segnato 19 punti e preso 8 rimalzi con un 8 su 12 e che Kevin Kruger, un tiratore col 38% da 3pti in stagione, abbia avuto un orrido 0-8 nonostante molti siano stati tiri puliti.

Wisconsin-Texas A&M-CC era una partita dal risultato scontato visto che dal 1985 ad oggi la #15 ha vinto contro la #2 solo 4 volte, ma il bello del basket è anche il fatto che nessuna squadra parte sconfitta e, ancora più che in Florida-Jackson State, qui si è rischiato l'upset. E lo si è rischiato seriamente perché i Badgers nel primo tempo hanno tirato con il 20% ed uno 0-8 da 3pti. Per loro fortuna il 43% degli Islanders ha generato solo 27 punti e dopo l'intervallo la partita è stata rigirata come un calzino, inizialmente grazie ai 12 punti segnati nei primi 8'40" da Arlando Tucker ma dopo grazie ai 24 segnati negli 11'20" seguenti da Kammron Taylor che hanno in gran parte contribuito al 61% dal campo del secondo tempo.
Per Texas A&M-Corpus Christi da notare è la prestazione del centro Chris Daniels con 20 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate che si è meritato il premio di migliore dei suoi.

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