Jared Dudley e Boston College sono la sopresa della ACC
ACC
Se in pre-season le attese erano per una lotta tra UNC e Duke con la prima nettamente favorita e le partite di non-Conference avevano evidenziato interessanti prestazioni di Clemson (14-0 da record) e Maryland (14-1), nessuno poteva immaginarsi che a questo punto della stagione ci sarebbe stato in testa Virginia e Boston College davanti a North Carolina e Duke con un modesto 5-4. Ma cos'è successo?
Virginia sta massimizzando il favorevole calendario che prevede solo un incontro con Duke e UNC mentre i Blue Devils pagano le deficenze della squadra in termine di numero di giocatori di livello e di talento; se coach-K ha 4 giocatori con 30 mpg, non è sicuramente per una sua libera scelta, ma per una necessità .
Anche BC si trova in quella posizione per merito dei 19 ppg e quasi 9 rpb del suo senior Jared Dudley, ma soprattutto grazie ad un facile calendario di Conference che per ora gli ha presentato solo una delle prime della classe, Virginia peraltro battuta.
Virginia Tech ha iniziato il campionato in maniera incredibile battendo prima Duke (#5) al Cameron Indoor Stadium e poi UNC (#1) in casa, rientrando quindi nel ranking dopo oltre 10 anni di attesa per uscirne solo dopo le ultime 2 sconfitte.
UNC ha forse intelligentemente lasciato le luci dei riflettori e quindi la pressione alle altre squadre, ma sta dominando la stagione più di quello che dicono i numeri perché le sue vittorie sono state con 26, 10, 22, 16 e 28 punti di vantaggio e non può passare inosservato il "Massacro di Tucson" dove ha assestato ad Arizona la sua peggiore sconfitta interna (28 punti) dei 24 anni di gestione di Lute Olson.
E' vero che Sabato ha perso il derby con NC State ma stanotte giocherà una partita fondamentale più per la sua credibilità che per la classifica contro una Duke reduce dalla seconda sconfitta interna della stagione.
Big Ten
Si sapeva che l'arrivo di Oden e degli altri freshmen a Ohio State avrebbe attirato molta più attenzione di quella normalmente dedicata a questa Conference ma a questo punto della stagione buona parte delle aspettative sono state disattese. E' difficile dire questo di una squadra che è 21-3 avendo perso con UNC, Florida e Wisconsin ma per la squadra che nell'immaginario comune doveva rinverdire i fasti del FabFive di Michigan del 1992-93, anche l'aver avuto Oden solo da Dicembre e mai al 100% non è una giustificazione sufficiente.
Delle 3 favorite in pre-season OSU e Wisconsin al momento stanno guidando la Conference ed i Badgers che hanno vinto l'unico scontro diretto giocato fin'ora mentre Illinois sta sostanzialmente deludendo e molto, anche se a sua parziale discolpa c'è il fatto di aver avuto un calendario estremamente duro (17° della nazione).
La sorpresa dell'anno nonché unica alternativa alle prime 2 squadre è Indiana che alla fine di una estate controversa è stata affidata ad un coach Sampson proveniente da Oklahoma dove ha abbandonato un programma ormai allo sbando e in odor di probation anche per una serie di sue scorrettezze in fase di reclutamento.
A parte queste 3 solo Iowa ha un record di Conference vincente con 5 squadre comprese tra il 5-4 e il 4-5 e quindi ottime prospettive di partite intense nel corso del Torneo che per molti rappresenta l'unica possibiltà di un biglietto per la Big Dance.
SEC
La SEC è una delle poche Conference suddivise tra Eastern Division, all'interno della quale ci sono belle conferme, e Western Division dove invece troviamo sorprese negative.
Nella prima guida Florida che si sta confermando l'Asso pigliatutto della Division anche se il suo 8-0 è in parte figlio del facile calendario fin'ora avuto con Kentucky davanti a Vanderbillt di mezza partita e Tennessee sorprendentemente penultima dopo aver perso tutte e 5 le partite giocate in trasfera nonostante le statisiche di Chris Lofton (50% dal campo, 45% da 3pti e 20,9 ppg in 30 mpg); fanalino di coda è South Carolna che comunque ha un record complessivo di 12-9.
Nella Western le prime 3 squadre (Alabama, Ole Miss e Auburn) sono distanti tra loro mezza partita mentre LSU a sorpresa paga i vari problemi fuori dal campo, ultimo dei quali l'espulsione di Tack Minor, che stanno evidentemente distraendo una squadra. Quello che sicuramente preoccupa maggiormente coach John Brady, soprattutto in funzione "Selection Sunday", è l'orribile 4-10 che i Tigers hanno con squadre tra le prime 100 della classifica RPI per cui senza l'automatic bid del vincitore del Torneo di Conference, difficilmente vedremo "Baby Shaq" Davis al Torneo NCAA.
Pac-10
Per adeso la Pac-10 è terza nella classifica RPI delle Conference ma potrebbe essere quella che porta più squadre alla Big Dance. Se fosse oggi il Selection Sunday come si potrebbe lasciar fuori una Arizona solo perché è 15-7 e 6-5 quando le sue sconfitte sono avvenute tutte contro squadre nelle prime 45 della nazione, è 1^ nella classifica che pesa la difficoltà del calendario ed è comunque 7^ in quella RPI? E prendendo i Wildcats al Torneo come si potrebbero lasciar fuori le altre 5 squadre davanti a lei nella classifica di Conference che hanno anche record complessivi invidiabili?
UCLA è in testa alla classifica ma solo di una partita sulla coppia Washington State e USC che a loro volta sono incalzate da Stanford. Chi ha seguito la Pac-10 lo scorso anno potrebbe pensare che mi sia scappato uno "State" di troppo nel terzetto che segue i Bruins ma non è così. Le sorprese di quest'ano sono tante perché a parte UCLA prima e Oregon State e Arizona State ultime, la parte centrale della classifica è esattamente ribaltata rispetto a quella dello scorso anno. Mi piace sottolineare come Herb Sendek che questa estate ha abbandonato la panchina di NC State perché erano nell'aria indagini sui metodi di reclutamento utilizzati, stia avendo la sua peggiore stagione di sempre.
Notevole l'impatto che stanno avendo il freshman di Cal Ryan Anderson (16,9 ppg e 8,4 rpg) e quello di Arizona Chase Buddinger, famoso per essere considerato l'erede di Karch Kiraly come "King of the Beach" ma comunque concreto anche sul parquet (15,7 ppg e 6 rpg), oltre alla netta esplosione del sophmore di Stanford Lawrence Hill passato da 4,7 a 16,6 ppg e da 3,4 a 6,3 rpg.
Missouri Valley
La MVC è stata analizzata recentemente e da allora alcune cose sono cambiate. Indiana State con 7 sconfitte consecutive si è giocata le chanche di off-season, e anche Northern Iowa con 4 nelle ultime 5 partite ha perso il comando ma soprattutto quella tranquillità tipica di chi è conscio dei propri mezzi.
Wichita State non ha più modo di ottenere un degno piazzamento né di avere un buon record complessivo e quindi, se vuole tenere aperta la sua serie di apparizioni al Torneo NCAA, sa di doversi giocare tutte le chance nel Torneo di Conference. Le favorite erano e restano la Creighton guidata in campo da Nate Funk e Southern Illinois di coach Chris Lowery che hanno 1,5 partite di vantaggio su Missouri State; favoriti per la regular season sono i BlueJays che hanno un calendario più semplice di quello dei Salukis e lo scontro diretto in casa.
Per quel che riguarda il Grande Ballo a parte Creighton, So.Illinois e Missouri State che sono quasi certe, le altre dovranno fare un bel finale di campionato perché i loro attuali record non sono di certo impressionanti.
Big East
Una delle Conference più equilibrate dove Pitt è inseguita da un gruppetto di buone squadre come Marquette, Georgetown, West Virginia, Louisville e Notre Dame. Se quest'anno al Torneo NCAA partecipassero 6 squadre di questa Conference non ci sarebbe nulla da dire dal momento che tutte queste finiranno la stagione con più di 20 vittorie, sono tra le prime 60 nella classifica RPI ed hanno record di off-Conference abbondantemente vincenti.
I più attenti avranno notato che tra queste squadre mancano alcuni college "storici" come Connecticut, Syracuse e Cincinnati che attualmente stanno pagando con dei pessimi risultati alcuni problemi sportivi ma anche extra-sportivi.
Se Pitt è superfavorita bisogna tenere comunque un'occhio sulla Big East perché coach Jamie Dixson deve affrontare in trasferta Marquette e Georgetown, oltre a dover ancora giocare entrambe le partite con West Virginia e quindi i giochi non sono ancora fatti.
Big XII
Altra Conference storica con squadre storiche e livelli di forze stabilizzati nel tempo che negli ultimi 3 anni sono stati scardinati da un college che ha viaggiato nell'anonimato fino al 2004 quando, con l'arrivo di coach Billy Gillespie, sono iniziate le stagioni da più di 20 vittorie con relativa apparizione alla post-season ed ora è in testa alla Conference: Texas A&M. Ad aiutare Gillespie c'è stata la crescita di Acie Law, un buon prospetto NBA oscurato però come singolo giocatore da quella che al peggio sarà 2^ scelta assoluta del prossimo draft: Kevin Durant, un freshman che a Texas viaggia con una doppia doppia di media.
Subito dietro Texas A&M ci sono Kansas, Kansas State e Texas con le altre abbastanza distanziate mentre una nobile decaduta come Missouri non riesce a riprendersi dalla negativa gestione di coach Quin Snyder interrotta bruscamene nel Febbraio scorso.
Avendo appena vinto in trasferta l'unico scontro dell'anno con Kansas, favorita per la regular season è Texas A&M, avvantaggiata anche dal fatto che le squadre hanno ancora diversi scontri diretti ma lei ha già battuto anche Kansas State ed ha un calendario relativamente semplice dove spiccano solo le 2 partite con Texas.
Di questa Conference difficilmente potranno andar alla Big Dance squadre diverse dalle prime 4, a meno che non ci sia una grossa sorpresa al Torneo di Conference.
Mountain West
Rispetto alle previsioni di pre-season (non solo quelle espresse nel mio report) la MWC è quella dove c'è stata la maggiore sorpresa con San Diego State, superfavorita, che fatica ed ha perso con BYU, Air Force e UNLV, le prime 3 della classifica parziale, anche se tutte le partite erano in trasferta.
Ora se Brandon Heath e Mohamed Abukar vogliono mantenere vive le loro speranze di essere chiamati al draft, bisogna che dimostrino anche la capacità di guidare una squadra anche nei momenti difficili. Favorita è BYU che ha una serie aperta di 28 vittorie casalinghe consecutive ed un calendario non difficile, anche se sarà decisiva la trasferta del 27 Febbraio all'Accadema per sfidare i Falcons.
Per quel che riguarda il Torneo NCAA molto probabile è l'apparizione delle 3 squadre citate mentre SDSU con i numeri di oggi farebbe fatica ad essere chiamata al NIT per cui deve puntare tutto sull'automatic bid che spetta al vincitore del Torneo di Conference.