Missouri Valley Conference

Nate Funk veste la maglia dei Bluejays per il suo quinto anno!

Questa Conference da diverso tempo è emersa come una delle migliori mid-major e se i risultati dello scorsa stagione l'hanno proiettata di diritto tra le major, quelli di quest'anno sono mediamente superiori alle attese e stanno confermando che non si è trattato di un caso.

Per valutare la forza di una Conference si devono guardare i record negli scontri di non-Conference, ponderati in funzione degli avversari, ed in questo ci viene in aiuto la speciale classifica RPI per Conference dove se nel 2006 la MVC è stata 6^ della nazione, attualmente è addirittura 4^ davanti a colossi come Big Ten, Big East e Big XII.

Un tale risultato è frutto dei singoli record e se lo scorso anno nelle partite di non-Conference 8 squadre su 10 hanno avuto record vincenti, quest'anno stanno facendo anche di meglio visto che tutte le 10 squadre hanno record positivi ed un complessivo 82-29 (73,8% di vittorie), con alcune significative come quella di Missouri State ai danni di Wisconsin, l'unica sconfitta finora subita dai Badgers.

Altro dato che da lustro alla Missouri Valley e dimostra la premessa iniziale, è quello delle apparizioni alla post-season perché sono state 23 negli ultimi 7 anni e ben 6 nella scorsa primavera (2 al NIT e 4 al Torneo NCAA, 2 delle quali arrivate ai Regionals). Questi non sono numeri che si trovano ovunque.

Tant'è che con questi numeri potrebbe venir da chiedersi quanti giocatori provenienti dalla Missouri Valley stanno giocando nella NBA? E qui si torna con i piedi per terra visto che sono solo 4: Kyle Korver da Creighton, Patrick O'Bryant e Anthony Parker da Bradley e Troy Hudson da Southern Illinois.

Se alcuni numeri stanno offrendo argomenti di discussione agli scettici, bisogna anche rendersi conto che questi Atenei non riescono a convincere i migliori prospetti della nazione con il loro nome, sono tra quelli che devono lavorare per ogni singolo recruit nonostante in questi anni sta iniziando a raccogliere i primi frutti dei risultati ottenuti in termini di visibilità .

Per chi non lo sapesse un parametro utilizzato dai migliori prodotti delle high-school per decidere quale borsa di studio accettare, è proprio quello della pubblicità  mediatica sotto forma di bacino di utenza dell'ateneo e/o possibilità  di apparizioni televisive sui canali nazionali per cui potersi presentare con un discreto numero di partite teletrasmesse nelle precedenti stagioni, vuol dire avere un buon biglietto da visita.

Bradley Braves

Rispetto alla squadra che lo scorso anno ha perso ai Regionals del Torneo NCAA contro Memphis dopo aver battuto prima Kansas (4) e poi Pittsburgh (6), sono venuti a mancare i 4 migliori marcatori ed 3 dei 4 migliori rimbalzisti tra i quali il 7'0 Patrick O'Bryant uscito con un anno di anticipo e scelto al n.9 del draft NBA.

A quel punto i Braves dovevano rifondare la squadra e, non avendo a roster nessuno sopra i 6'9, oltre a prepararsi per lottare su ogni palla, coach Jim Les ha scelto di modificare lo stile di gioco puntando molto sul tiro da 3pti (il 41% dei tiri tentati).

I risultati finora sono stati ottimi, visto che il 43,8% da 3pti è la 5^ migliore percentuale di squadra di tutta la NCAA ma purtroppo per quanto i ragazzi si battano sotto le plance è difficile per loro compensare la differenza di altezza per cui concedono mediamente 6 rimbalzi in più agli avversari, un pesante fardello per il prosieguo che difficilmente quest'anno vedrà  la squadra prendere parte alla post-season.

Creighton Bluejays

La squadra ha chiuso la scorsa stagione 20-10 ed è stata sconfitta al secondo turno del NIT contro Miami dopo aver battuto Akron, nonostante abbia dovuto giocare quasi tutta la stagione senza il suo uomo di punta: Nate Funk.

Questa guardia bianca si è infortunato una spalla lottando per un palla vagante il 30 Novembre e dopo aver tentato un rientro il mese dopo, è stato indicato come redshirt e grazie a questo, pur avendo già  preso parte a 4 campionati, può giocare anche il quinto. I Bluejays giocano al Qwest Center Omaha, una arena di livello NBA dove assistono mediamente 13.900 dei 17.272 spettatori teorici, un attaccamento alla squadra dovuto anche agli ottimi risultati che coach Dana Altman è riuscito ad ottenere qui.

Tra i risultati di cui andare fieri i tifosi c'è quello di essere nella ristretta cerchia dei 17 college che sono andati alla post-season consecutivamente negli ultimi 9 anni e nell'ancora più ristretta cerchia di 11 atenei che hanno avuto almeno 20 vittorie nelle ultime 8 stagioni.

Con il già  citato Funk sugli ottimi livelli delle ultime 2 stagioni, Anthony Tolliver che pur non avendo i cm gioca da centro e si fa sentire a rimbalzo grazie al fisico e Dane Watts che sta confermando quanto di buono mostrato nell'anno da freshman, le prospettive di un allungamento di entrambi i record citati sono più che positive ed è la mia favorita, insieme a Southern Illinois, per vincere il titolo MVC.

Drake Bulldogs

Ritornando 4 titolari e Klayton Korver, fratello del Kyle che ha giocato a Creighton ed ora è nell'NBA, che aveva perso la scorsa stagione per un infortunio al ginocchio, le prospettive dei Bulldogs erano buone. Purtroppo se anche Ajay Calvin sta giocando molto meglio del previsto guidado la squadra in punti e rimbalzi (ne prende 7 a partita pur essendo solo un 6'5), tutti gli altri stanno eseguendo il proprio compitino senza particolari miglioramenti statistici o spunti degni di nota per cui la squadra fatica e molto difficilmente potrà  raggiungere quella off-season che ad inizio stagione coach Tom Davis auspicava e sulla carta poteva essere alla portata.

Evansville Purple Aces

Con l'intero quintetto e il sesto uomo di ritorno dalla scorsa stagione conclusa 10-19, le prospettive di un buon miglioramento c'erano tutte ed il campo sta dando ragione alla squadra, anche se da qui ad una apparizione alla post-season il passo è lungo. Il trio di senior che hanno guidato lo scorso anno e lo stanno facendo in questo, Matt Webster, Bradley Strickland e Kyle Anslinger, sono buoni giocatori e potranno scrivere i loro nomi in diverse pagine del libro dei record di Evansville ma non hanno quel talento per poter competere ad alti livelli e quindi difficilmente coach Steve Merfeld potrà  tornare al Torneo NCAA dove era arrivato 2 volte con Hampton.

Illinois State Redbirds

Coach Peter Moser poteva consolarsi per la perdita di 4 titolari con l'arrivo di 3 giocatori dai Junior College e di 2 promettenti freshman con i quali contava di risollevare una squadra che in 33 anni prima di lui aveva avuto solo 4 stagioni perdenti ma che nei suoi 3 anni da coach ne ha già  avute 2.

Il suo posto era seriamente in discussione ad inizio stagione ed i risultati delle partite di non-Conference (8-3) stavano facendo risalire le sue quotazioni ma poi la squadra ha dovuto fare i conti con una Conference difficile che gli ha per ora assestato un 2-6 da brividi.

La nota positiva viene dal bilanciamento della squadra, dove 8 giocatori stanno in campo per almeno 11 mpg e in 6 sono sopra gli 8 ppg ma quelle negative sono che nessun giocatore supera gli 11 ppg, la squadra sta tirando molto male da 3pti (33,5%) e dalla linea della carità  (63,7%) e che perdono oltre 15 palloni a partita. Guardando il calendario di Illinois State che prevede tutte le 11 partite rimanenti contro squadre con una posizione RPI migliore del loro, difficilmente il record finale sarà  positivo ed altrettanto difficilmente il prossimo anno rivedremo coach Moser sul pino di Normal.

Indiana State Sycamores

Non è possibile iniziare a parlare di questo college senza ricordare che un suo alumni è stato uno dei migliori giocatori ogni epoca: Larry Bird. Da quando lui è uscito nel 1979 dopo una stagione da 33-1 (unica sconfitta nella finale NCAA contro la Michigan State di un certo Earvin Johnson) i Sycamores hanno avuto l'anno seguente con un record positivo e poi più nessuno, fino all'arrivo dell'attuale coach Royce Waltman nel 1998 che registrò 4 stagioni vincenti consecutive prima di ritornare nell'anonimato.

Per questa stagione le prospettive non erano incoraggianti perché venivano meno i 2 migliori marcatori ma, in parte per merito dei 3 titolari ritornati, e soprattutto grazie all'impatto di 2 freshmen, Cole Holmstrom e Marico Stinson, i risultati sono incoraggianti e le possibilità  di off-season non così assurde. Una curiosità : al 19° posto nella classifica marcatori di Indiana State c'è quel Nate Green che attualmene gioca nella ArmaniJeans Milano.

Missouri State Bears

I Bears lo scorso anno sono entrati nella storia ma come spesso capita l'hanno fatto dalla parte sbagliata perché hanno finito la stagione al 21° posto della classifica RPI ma non sono stati invitati al Torneo NCAA, diventando così la squadra con la posizione RPI più alta di sempre a non essere stata invitata.

Nonostante questa delusione una apparizione alla off-season c'è stata sotto forma del NIT dove da n.2 del suo tabellone ha perso ai quarti di finale contro Louisville (1) dopo aver battuto prima Stanford e poi Houston.

Quest'anno coach Barry Hinson aveva per le mani una squadra esperta e talentuosa, guidata da Blake Ahearn e con un supporting cast di livello adeguato che già  dalle prime partite ha continuato dove si era fermata: battuta Wisconsin (allora n.7 e come già  detto, fin'ora unica sconfitta della stagione) di 2 punti ha poi perso con Oklahoma State solo in OT. Il grosso problema della squada era e rimane la mancanza di centimetri a cui è riuscita a sopperire con un vero lavoro di gruppo grazie al quale nessuno ha più di 5,1 rpg. Il 14-5 attuale con un 5-3 di Conference permettno a Missouri State di essere in un'ottima posizione per un meritato invito al Torneo NCAA a cui non arriva dal 1999, l'ultimo anno di coach Steve Alford, dove venne sconfitta ai Regionals a Duke.

Northern Iowa Panthers

A Cedar Falls si temeva che la scorsa stagione potesse segnare la fine di un ciclo perché quando lascia l'allenatore che ha preso una squadra perdente e in 5 anni l'ha portata a vincere il primo titolo MVC della sua storia, ad avere 3 stagioni consecutive con 20 o più vittorie e 3 apparizioni al Torneo NCAA, il rischio c'è ed è forte.

In questo caso specifico prima di lasciare Greg McDermott che ora è a Iowa State, ha consigliato come successore Ben Jacobson, suo principale assistente nei 5 anni coi Panthers. La consegunte continuità  di gestione sta dando frutti perché il 12-2 iniziale è stato solo parzialmente offuscato da 2 sconfitte consecutive, e il fatto che è sceso in campo sempre lo stesso quintetto titolare non è una caratteistica molto frequente. Statisticamente sono da evidenziare la quasi doppia doppia di media che sta tenendo Eric Coleman (13,8 ppg e 9,2 rpg) e un sostanziale 2 nell'assist-to-turnover ratio di Brooks McKowen.

Nel 2006 i Panthers hanno perso al 1° turno del Torneo NCAA contro Georgetown ma quest'anno sono convinto che li rivedremo nel tabellone per la 4^ volta consecutiva e che riusciranno anche a migliorarsi.

Southern lllinois Salukis

Quando a una squadra che ha vinto l'ultimo titolo della sua Conferencen andando al Torneo NCAA, dove ha perso al 1° turno contro West Virginia (6), e ha finito una stagione da 22-10 torna il coaching staff al completo più tutti i 5 titolari (2 selezionati nel all-defensive MVP team più uno votato MVP dell'MVC Tournament), non si può non vederla come favorita della Conference, nello specifico insieme a Creighton.

Se Southern Illinois è andata al Torneo NCAA negli ultimi 5 anni con 3 allenatori diversi pur avendo a disposizione una quantità  contenuta di talento, bisogna ammettere che il cosiddetto "sistema di gioco" esiste e funziona ma anche rendere merito all'Athletic Director.

Questa figura normalmente oscura a Carbondale ha fatto un ottimo lavoro sceglindo prima Bruce Weber, che dopo 5 stagioni vincenti è andato a Illinois, poi Matt Painter che dopo un solo anno è andato a Purdue ed ora Chris Lowery che in 2 anni, i suoi primi da head coach, ha avuto 2 stagioni da 27 e 22 vittorie, ha vinto 2 titoli MVC, è andato per 2 volte al Torneo NCAA dove è stato entrambe le volte il coach più giovane ed è stato premiato nel 2005 come coach-of-the-year dell'MVC. Più di così non so cosa sio poteva pretendere.

Wichita State Shockers

Iniziata la stagione a razzo con 8 partite vinte contro squadre non facili come George Mason, LSU e Syracuse, ha poi avuto un brusco calo che l'ha portata a perderne 4 consecutive e 6 su 7. Per onestà  bisogna ammettere che delle 6 sconfitte ben 5 sono avvenute con squadre nelle prime 65 posizioni della classifica RPI, ma sempre sconfitte sono e l'essere al 18° posto della nazione come SOS (strenght of schedule) non è una grossa soddisfazione.

Difficilmente Wichita State riuscirà  a ripetere l'ennesimo anno con oltre 20 vinte, principalmente perché il problema degli Shockers è tipico delle squadre della MVC: l'essere undersized. Per questo la partenza di un 6'10 affidabile come Paul Miller e soprattutto dei suoi 6,6 rpg non è stata digerita per cui guardando le statistiche dei rimbalzi totali si vede il netto peggioramento: -3,7 di media partita.

Ad oggi Wichita State è 12-7 con un pessimo 3-5 di Conference, numeri che non porterebbero nemmeno al NIT che già , per una squadra arrivata lo scorso anno tra le Sweet 16 dopo aver battuto Seton Hall e poi Tennessee (2), non sarebbe un gran risultato. Ora coach Mark Turgeon ha per le mani una patata bollente perché una stagione non positiva dopo quello che è stato capace di raggiungere, di certo non metterebbe in discussione le sue capacità , ma vi porrebbe sopra un'ombra e molta pressione per le prossime stagioni.

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