NCAA B. : 4 squadre, uno sport

John Grotberg è il miglior realizzatore di Grinnell con 31.4 punti a partita!

Virginia Military Institute, Savannah State, NJIT e Grinnell College non sono università  che hanno fatto la storia del basket, anzi, almeno un paio potrebbero anche essere sconosciute ai più ma sono comunque squadre che nel loro piccolo hanno scritto o stanno scrivendo pagine di storia (per i propri atenei).

Del quartetto la più conosciuta è senz'altro Virginia Military, un college di cui stanno parlando in tanti per via del sistema che coach Duggar Baucom al suo primo anno a VMI ha impostato.

Che lo si chiami "Sprint and Strike" o "Run and Gun" non conta, quello che conta è la filosofia che prevede di tenere il ritmo di ogni partita altissimo su 90-100 tiri con metà  di questi da 3pti, aggredire a rimbalzo offensivo, forzare l'avversario a molte palle perse con una trap a tutto campo e costringerlo, indipendentemente da chi esso sia, ad adattarsi a questi ritmi uscendo dal proprio playbook.

Quando VMI riesce nel suo obiettivo dichiarato, la partita diventa spettacolo puro e con squadre di seconda fascia o di Div.II possono arrivare risultati eclatanti ma se l'avversario riesce ad opporsi con la propria organizzazione (Princeton) o con la superiorità  tecnico-atletica (Ohio State) ai Keydets manca il talento necessario per vincere le gare punto a punto.

La 324^ posizione su 336 squadre nella classifica RPI, evidenzia come il livello degli avversari incontrati da VMI sia stato mediocre. Il 144-127 con Southern Virginia o la partita da 156-95 con Virginia Intermont durante la quale sono stati battuti ben 12 record tra i quali più punti segnati in una partita, più punti segnati in un tempo, più assist, più palle rubate, più 3pti realizzati e maggiore margine di vittoria, stupisce fino ad un certo punto ed ha valore solo per le statistiche e per i libri dei record.

Per chi non lo sapesse un sistema simile chiamato "Run and Gun" era già  stato usato, ma con successo, nel periodo 1985-90 dalla Loyola Marymount University allenata da Paul Westhead, lo stesso che prima aveva allenato nella NBA Lakers e Bulls e dopo vi è tornato con i Nuggets.

Proprio nel suo ultimo anno i Lions arrivarno al Torneo NCAA sulla scia di una forte carica emotiva causata dalla tragica morte di uno dei 2 giocatori simbolo della squadra: Hank Gahters (secondo giocatore nella storia NCAA a vincere la classifica dei punti e dei rimbalzi nella stessa stagione), stroncato in campo durante la semifinale WCC da una cardiopatia.

Il suo miglior amico, nonché compagno di squadra dai tempi delle high-school e l'altro simbolo della squadra, Bo Kimble, la prese per mano e la portò al Torneo NCAA battendo Michigan, campione in carica, al 2° turno per finire battuta solo dalla squadra che avrebbe poi vinto il Torneo, UNLV.

Savannah State è un piccolo college della Georgia che dal 2005 si può fregiare di un titolo, non uno di quelli più ambiti visto che al termine di una stagione da 0-28, diventando la seconda squadra a non vincere nessuna partita negli ultimi 50 anni, è stata eletta "peggiore squadra di basket del decennio". Che prospettive poteva avere una squadra del genere?

Ed in effetti la scorsa stagione era ripresa sulla stessa falsariga ma dopo un preoccupante 0-17 i Tigers ottenengono la loro unica vittoria della stagione, in casa e di 1 punto contro una non irresistibile Longwood; al termine potete immaginarvi le scene di gioia dei tifosi che festeggiano quasi avessero vinto il Torneo!!

Per il 2007 non c'erano particolari aspettative ma zitta zitta Savannah State si è portata 4-0 con 2 vittorie ai danni di squadre di Div.II ma le altre 2 ai danni di Mercer e Jacksonville, squadre mediocri ma che sono comunque da battere sul capo.

Dopo questo rush iniziale la squadra torna alla sua normalità  inanellando una serie, ancora aperta, di 9 sconfitte con squadre di livello medio che solo in un caso è arivata al termine di una partita combattuta.

A guardar bene quest'inizio di stagione, la vera favola è sicuramene quella di N.J.I.T.
Intanto diciamoci la verità : chi ha mai sentito parlare di N.J.I.T., ovvero del New Jersey Institute of Technology?

Penso che nessuno abbia il coraggio di mentire spudoratamente poiché si tratta di un piccolo college con sede a Newark proviente dalla Division II che, reduce da una stagione 8-19, ha fatto il salto nella Division superiore. E che salto!

Prima partita: esordio assoluto in Div.I in trasferta contro Manhattan College, campione MAAC uscente; alla fine di un incontro poco bello, dove le squadre hanno combinato per un 17% da 3pti e 19 assist a fronte di 41 palle perse, NJIT vince grazie ad un suo canestro a 31" dalla fine ed al successivo errore di Manhattan.

Seconda partita ed esordio casalingo contro Rider, gli Highlanders giocano una seconda partita brutta che finisce come la precedente con una vittoria, all'interno di un palazzetto riempito quasi all'inverosimile da 1.025 spettatori!!

Dopo questo exploit iniziale la squadra torna sulla terra e la differenza di livello con le altre squadre porta 8 sconfitte, anche se non abissali, con squadre mediocri come St.Peter's, Maine e Lafayette.
Detto questo non è che a Newark ci si potesse aspttare di più da questi ragazzi che mai prima d'ora avevano giocato contro squadre di Division I ed erano abituati ad affrontare college del livello di Goldey-Beacom, Holy Family o Nyack, però come in altre situazioni il rientro da un sogno è traumatico almeno quanto l'essere sul banco degli accusati.

Le vittorie di VMI ottenute realizzando 104, 156 e 144 punti entreranno nella storia di quel college per la più alta media di punti realizzati in 3 partite consecutive ma non sono neppure paragonabili con quanto il "mitico" Grinnell College di Div.III ha fatto la scorsa stagione e sta ripetendo quest'anno.

Grinnell è un piccolo college privato dell'Iowa dove coach Arseneault ha impostato "The System", un sistema di gioco come quello di VMI a cui ha aggiunto però sostituzioni ogni 35-40" senza soluzione di continuità , spesso anche di tutti e 5 i giocatori in contemporanea quasi come se si trattasse di linee dell'hockey.

Grazie a questo nella passata stagione solo in 4 occasioni su 23 la squadra non ha segnato almeno 100 punti ed alla fine ha avuto praticamente 6 giocatori in doppia cifra. Di media punti partita!!!

Chi pensava che "The System" potesse avere successo solo perché gli avversari non sapevano come affrontarlo è stato smentito dai fatti durante questa seconda stagione perchè se è vero che già  in 2 occasioni non sono stati superati i 100 punti e Grinnell è 4-4, è altresi vero che la media punti a partita è cresciuta a 121.

In effetti non tutto gira come dovrebbe ed i Pioneers hanno grossi problemi sotto i tabelloni dove hanno ampliato il differenziale negativo dei rimbalzi totali caratteristico del loro stile di gioco.

Queste squadre non saranno mai particolarmente pubblicizzate ma nel loro piccolo evidenziano la bellezza del basket nei college dove, più che tra i pro, ogni allenatore può organizzare il gioco sulla base delle sue idee avendo tutti i meriti o le responsabilità  per i risultati che ottiene.

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