David Price sarà il futuro per i Rays sul monte…
E' il momento più difficile per parlare dei rookie di questa stagione in MLB, pochi giorni dopo la scomparsa di Nick Adenhart, che un rookie lo era a tutti gli effetti.
Siamo certi di rispettare la memoria del giocatore degli Angels parlando dei suoi coetanei, che come lui hanno sudato tanto per raggiungere le majors, e finalmente ce l'hanno fatta.
Il baseball va avanti, ovviamente, ed è certamente un bene.
La scorsa stagione, in sede di preview, avevamo elencato quali erano i rookie in MLB per poi disquisire le capacità di alcuni di essi, i più attesi. Quest'anno preferiamo focalizzarci sin da subito sulla divisione per leghe, in modo da rispettare l'ordine con cui parleremo di costoro anche nel proseguo della stagione.
Le caratteristiche generali dei rookie somigliano a quelle dell'anno passato. Abbiamo il Longoria del 2009, indicato da tutti come il possibile Rookie of the year, e tantissimi giovani pitcher. Le differenze sono nella distribuzione del talento tra le due leghe: l'anno scorso, a parte il terza base di Tampa Bay, in American c'era ben poco altro, mentre nella National Soto, Fukudome, Cueto, Votto e molti altri formavano una vera e propria squadra di top prospects. Questo 2009, invece, sembra affermare la cosa opposta, con rookie molto più attesi nella American League.
Oltre a queste coincidenze, bisognerà vedere quanto la crisi finanziaria inciderà sulla voglia dei proprietari di spingere i manager a far giocare i prospetti del farm system al posto di possibili giocatori tradati a metà stagione e molto più costosi.
Iniziamo quindi dalla American League.
American League
Matt Wieters - C - Baltimore: 22enne della Carolina del Sud, Wieters potrebbe parlare anche solo con i numeri, .355/.454/.600. Questi i suoi standard l'anno scorso nelle minors, tra singolo A e doppio A. Sono numeri incredibili, affiancati da 27 Home Run, che ben pochi dubbi lasciano su chi sarà il catcher titolare di Baltimore quest'anno.
La partecipazione allo spring training del 2008 fanno intendere che la dirigenza del Maryland abbia avuto ben pochi dubbi sul rendimento dell'atleta draftato due anni fa, sin da subito, e punti a costruire attorno a lui una squadra quantomeno interessante. Non sarà facile emergere in AL East, ma Wieters (un misto tra Varitek e Joe Muaer, potrebbe utilizzare i suoi at-bat contro gente come Chamberlain, Beckett, Wang o Halladay come una delle voci più splendenti nel suo curriculum futuro.
David Price - SP - Tampa Bay: in Florida sanno come scegliere i giocatori al Draft. Dopo Longoria scelsero questo Price, pitcher del Tennessee ora ventitreenne, il quale era destinato a brillare dapprima nell'ALCS contro Boston del 2008, poi in gara 2 delle World Series la settimana successiva.
Per gli addetti ai lavori non fu una sorpresa vedere così tanto talento nel giovane David, ma sarà molto più difficile per lui confermarsi come starting pitcher di una squadra che di certo ha fatto il salto di qualità l'anno passato, ma che ha ancora ben poca esperienza.
Il suo stile di gioco caratterizzato da fastball, slider e cambio è sicuramente deleterio per chi lo affronta la prima volta, ma è ancora un punto di domanda per quanto riguarda la resa in una stagione che conta 162 partite.
Per questo, azzarderemmo un pronostico a favore di Wieters, che aizza un numero minore di attese nei giornalisti che poi dovranno votare, piuttosto che uno per Price, che si ritroverà ad affrontare i temibili battitori della American League con qualche pressione addosso.
Travis Snider - OF - Toronto: a proposito di giocatori con un buon approccio nelle Majors già alle spalle, Snider ha una media di .300 in 24 partite lo scorso settembre. Ancora eleggibile per il Rookie of the Year 2009, può ricoprire anche il ruolo di prima base, ed è mancino.
Ci sono poche parole per dire quanto i Blue Jays debbano trovare un battitore valido a breve, data l'apatia del loro lineup, che l'anno scorso li ha condannati ad una stagione mediocre nonostante il loro pitching stellare. Per questo motivo, potrebbe ritagliarsi lo spazio da titolare per essere la sorpresa della stagione tra gli uomini al primo anno.
Trevor Cahill e Brett Anderson - SP - Oakland: con Justin Duchscherer costretto ad iniziare la stagione in 15-day DL, Cahill e Anderson chiuderanno la giovanissima rotazione degli A's, la seconda più giovane nella storia delle Majors.
Entrambi dell'88, i due pitcher si ritrovano, anche un po' sorpresi, a giocare a livello professionistico. Tra i due,una volta tornato "the Duke", potrebbe spuntarla Anderson in quanto mancino, visto che la carriera nelle Minors dei due è stata ottima per entrambi e senza grossissime differenze di rendimento.
Se reagiranno bene al carico di responsabilità , e saranno affiancati da prestazioni di squadra che a prima vista gli Athletics potrebbero fornire, le loro statistiche, o almeno quelle di uno dei due, dovrebbero portarli ad essere possibili candidati per il premio finale.
Elvis Andrus - SS - Texas: volendo valutare le possibilità di RoY alla fine dell'anno, Andrus non sarebbe in questo primo elenco. L'interbase di Caracas però è un giocatore che rappresenta in un modo o nell'altro molto per la sua squadra.
I sacrifici fatti per farlo entrare nei titolari da parte dei Rangers sono giustificati osservando le sue statistiche nelle Minors, totalmente dominate da una velocità abbagliante. 53 stolen base per lui l'anno passato, e scommettiamo che se riuscirà , partendo dal nono spot del lineup, ad andare in base con percentuali anche solo buone, sarà il primo tra i rookie in quanto a punti segnati a casa base.
Matt LaPorta - OF - Cleveland: se non c'era un italo-americano non eravamo contenti. Scherzi a parte, LaPorta è un mito del baseball della SEC (SouthEastern Conference), organo sportivo collegiale, dove ha giocato per tre anni.
E' stato mandato per il momento al camp delle Minors dopo una breve presenza in quella degli Indians, ma potrebbe raggiungere la prima squadra presto, dando molta potenza in più al lineup dell'Ohio. I suoi numeri a Florida, il college frequentato, sono stati impressionanti, e probabilmente è ciò che ha attratto la dirigenza degli Indians, che si è privata di C.C. Sabathia pur di poterlo gestire.
Gli altri: Chris Tillman - SP - Baltimore - Gordon Beckham - SS - Chiago WS - Taylor Teagarden - C - Texas - Gio Gonzalez - SP - Oakland
National League
Cameron Maybin - CF - Florida: già ipotizzato come major leaguer l'anno scorso, Maybin ha pagato le difficoltà nelle Minors di inizio anno, e la chiamata è arrivata solo a settembre. Dovrebbe partire come center fielder titolare in questo 2009, e ad ascoltare gli addetti ai lavori d'oltreoceano, non dovrebbe avere problemi ad archiviare un RoY facile facile.
Giocatore completo, ha l'unico difetto nella pochissima pazienza al piatto, ma il futuro è sicuramente roseo per lui, a patto che qualcuno nel deserto Dolphin Stadium se ne accorga.
Colby Rasmus - OF - Saint Louis: anch'egli con problemi di pazienza al piatto, Rasmus ha giocato in triplo A l'anno scorso, cosa che non succede tanto spesso ad un giocatore giovane. Questop avrebbe potuto dargli quel qualcosa in più per riempire la misura fino all'essere un grosso prospetto. Inizierà sicuramente ancora nelle Minors, aspettando una chiamata che gioco forza arriverà solo quando dimostrerà anche in AAA il suo valore, limpido fino al 2007.
Dexter Fowler - OF - Colorado: al contrario di Rasmus, Fowler ha fornito buoni numeri nel 2008, e si trova quindi in corsa per un posto in MLB. Ha infatti avuto una media incredibile di .335 in AA nel 2008, e fatto parte della squadra di Pechino 2008 che ha portato negli Stati Uniti il bronzo. Dopo aver mandato Willy Taveras a Cincinnati, i Rockies potrebbero voler puntare sulla sua velocità .
Mat Gamel - 3B - Milwaukee: i Brewers hanno trovato il prossimo Ryan Braun, ma Gamel è ancora troppo scarso come infielder per poter essere un partente in MLB. Anche lui ha assaggiato le majors l'anno scorso, ma il 23enne di Jacksonville non sembra, per il momento, avere punti di forza al piatto talmente evidenti da far dimenticare al suo manager le carenze difensive. Si tratta comunque di un prospetto interessantissimo in quanto a potenza con la mazza.
Tommy Hanson - SP - Atlanta: dominatore della scorsa stagione nelle Minors, dove ha vinto la triple crown, Hanson potrebbe essere il valore in più di una rotazione, quella dei Braves, fantastica. Inizia la stagione come primissimo prospetto nell'organizzazione di Atlanta, non ci sorprenderemmo di vederlo anche a metà stagione dare un po' di riposo al convalescente Tim Hudson o allo stanco Tom Glavine.
Gli altri: Kila Ka'aihue - 1B – Kansas City - Alcides Escobar - SS - Milwaukee - Brett Wallace - 3B - Saint Louis - Andrew McCutchen - OF - Pittsburgh
In una classifica uscita ormai il novembre scorso sul sito della MLB, Price aveva la meglio su tutti gli altri prospetti. Wieters era secondo, mentre Maybin quinto. Il senso di quella classifica era elencare tutti i prospetti, e non solo chi avrebbe giocato rookie l'anno seguente.
Quindi, erano inclusi molti prospetti che non vedremo quest'anno in MLB. Andreson, LaPorta, Tillman e Cahill ricoprivano dalla dodicesima alla quindicesima posizione.
Ora, a mesi di distanza e con la stagione regolare iniziata da qualche ora, la geografia dei giovani migliori dell'MLB è cambiata, come testimonia il duo di Oakland, costretto a giocare dai guai della rotazione originale degli A's.
E' il momento del pronostico, altrimenti poi siamo costretti a scriverlo nei commenti!
In American League la spunterà Wieters, seguito da Anderson e Price, mentre in National League vediamo bene l'ovvio Maybin, che troverà ben poca resistenza in Fowler e Rasmus. Ricapitolando:
American
1)Matt Wieters - Baltimore
2)Bret Anderson - Oakland
3)David Price - Tampa Bay
National
1)Cameron Maybin - Florida
2)Dexter Fowler - Colorado
3)Colby Rasmus - Saint Louis
Ogni mese, report dettagliato su alcuni rookie, con la ambiziosa pretesa (troppo facile farlo l'anno scorso) di indovinare a chi andrà il premio finale.
A presto!