O.J Mayo con la sua vecchia divisa dei Trojans
O.J Mayo è un ragazzo abbastanza difficile. Ha una storia familiare alle spalle non proprio stile "Mulino Bianco", e il rapporto con la scuola non è stato e non è affatto semplice; perlomeno dal punto di vista strettamente educativo. Eppure tutto ciò non gli ha impedito, a soli 18 anni, di diventare una delle maggiori promesse del basket scolastico prima e di quello mondiale poi. Con tutto quello che ne consegue.
Succede quindi che, come di prassi in questi casi, ogni suo gesto, ogni sua scelta vengano prese in esame, confrontate con quelle di altri campioni di oggi e di ieri, studiate; anche esagerando forse. Ma tant'è.
Ovvio quindi, che quello che è successo all'inizio della settimana scorsa abbia destato non poco scalpore e curiosità tra gli addetti ai lavori. Ma andiamo per ordine.
Mayo, nativo di Huntington, West Virginia, dalla primavera 2003 era uno studente del North College Hill, high school (il corrispondente della nostra scuola superiore) di buon livello, con sede a Cincinnati, Ohio.
La squadra dell'istituto, i Trojans, di cui O.J è stata stella indiscussa fino sette giorni fa, sono un team molto competitivo, di grande rilievo, tra le migliori di tutti gli Stati Uniti d'America: tanto che il ranking di USA Today li ha inseriti in terza posizione a livello nazionale.
Nei tre anni di permanenza di Mayo, sono entrati nella bacheca della scuola ben due titoli statali di campioni della Ohio Division III, peraltro consecutivi. A marzo l'ultimo successo, arrivato battendo nella finale la Gorge Washington High School.
Oltre a questa già grande soddisfazione di squadra, Mayo ha potuto gioire anche della sua riconferma come "Ohio Mr. Basketball", un riconoscimento assegnato annualmente da una giuria di giornalisti al miglior atleta statale. Riconoscimento che, stando almeno alle cifre, il ragazzo si è meritato tutto, visto che a fine stagione le sue medie realizzative presentavano un eloquente 28.6, il che soprattutto rapportato ai bassi punteggi di questo tipo di partite è assolutamente sorprendente.
Fin qui tutto a posto. Capita, però, che questa estate l'Ohio High School Association, per mezzo di una sentenza, impedisca a tale Bill Walker di aggregarsi con la squadra dell'ultimo anno. Walker, oltre che un semplice compagno di squadra, era per Mayo un amico fraterno.
I due erano nati entrambi ad Huntington, erano cresciuti insieme, avevano frequentato elementari, medie e i primi tre anni di high school uno accanto all'altro; oltre che essere stati le due colonne portanti delle ultime vittorie di North College Hill.
Il colpo che la guardia del West Virginia ha dovuto assorbire è stato durissimo: il fatto che Walker non avrebbe più potuto giocare in squadra con lui per questioni burocratiche proprio non gli è andato giù. A questo si aggiunge anche l'espulsione dall'istituto di Keenan Ellis, altro compagno di squadra e altra figura importante nella vita del giovane O.J, che a questo punto è sempre più frustrato e scosso.
Da qui inizia a maturare la decisione di cambiare aria; andar via da Cincinnati.
" Mi sarebbe davvero piaciuto finire la scuola lì a Cincy (Cincinnati, ndr.) con i miei compagni; giocavamo insieme da tre anni ed eravamo quasi come una famiglia." commenta Mayo. " Ma la torta era già stata cotta, e l'esclusione di Bill è stata solo la ciliegina sulla torta." Un modo per dire che la scelta era già maturata prima che l'OHSA si pronunciasse contro Walker.
E in effetti come non ha mancato di ricordare anche lui stesso, il trasferimento da North College Hill è stato anche, e soprattutto, frutto della volontà di riavvicinarsi ai suoi luoghi natali. Non a caso, la scuola prescelta per terminare la sua carriera di giocatore high school è la Huntington HS, nella cittadina dove è nato e cresciuto.
" Avevo pensato a questa possibilità per la prima volta due anni fa, ma non avrei mai immaginato che un giorno questo desiderio si sarebbe avverato." – ha dichiarato la guardia- " Qui c'è gente che conosco da quando ero solo un bambino di 9-10 anni. Huntington è così piccola che dovunque io vada tutti mi salutano e mi riconoscono. Questo è uno degli aspetti più positivi. Direi che è molto eccitante tornare qui, ma allo stesso tempo mi fa male lasciare Cincinnati e la scuola, che ormai considero una seconda casa. Non vedo l'ora di giocare qualche partita qui, alla Field House o al Cam Henderson center. Perché non sarei dovuto tornare da dove sono venuto?"
Dietro questa decisione, però, ci potrebbe essere anche la mano pesante della madre, Alisha Mayo (infatti O.J non ha ereditato il cognome dal padre) e del suo allenatore estivo per la lega AAU (una sorta di torneo che si svolge nel periodo in cui le scuole sono chiuse e che vede tra i partecipanti tutti i migliori prospetti), Dwaine Barnes, molto più che un coach: quasi quella figura paterna che gli è sempre mancata.
Infatti, si sospetta che entrambi abbiano avuto un ruolo-chiave nella vicenda, spingendo il ragazzo a cambiare istituto. La ragione principale sarebbe quella che così facendo ci sarebbe l'occasione di stare più vicino alla madre stessa e ai suoi fratellastri, tra cui anche Todd Mayo, che il prossimo anno inizierà la sua stagione da freshman (primo anno) alla South Point HS, a South Point, in Ohio.
Anche se stridono con questo quadro le dichiarazioni della stessa Alisha che questo inverno durante un'intervista esprimeva tutto il suo timore per un eventuale ritorno del figlio nella cittadina del West Virginia, in quanto la Huntigton HS, secondo lei che lì si è diplomata, non offrirebbe sufficiente sostegno ai suoi studenti per approdare all'Università . Addirittura due settimane fa tornando sull'argomento aveva così chiuso: "Finirà dove ha iniziato". No, le cose decisamente non tornano"
Mayo si va quindi ad aggregare ad una squadra, gli Highlanders, già fortissima di per sé. Sono infatti i vincitori delle ultime due edizioni del torneo AAA del West Virginia, e quest'anno partono ancora come i favoriti numero uno, in cerca di uno storico three-peat, che con la nuova "acquisizione" sarà ancor di più alla loro portata.
" Li conoscete. Sono forti. Hanno vinto gli ultimi due titoli statali e ora cercano il terzo. Ma d'altronde anche noi a Cincy eravamo due volte campioni in carica e quindi per me non cambia nulla: avrò sempre l'occasione di fare terna. dice Mayo sorridendo. "Con tutta probabilità abbiamo il team più forte del Paese."
E in effetti dando un'occhiata ai nomi che Huntington può vantare a roster, sembrerebbe proprio che almeno sulla carta, il ragazzo abbia detto il vero. Vediamo nel dettaglio chi saranno i suoi nuovi compagni.
La stella è Patrick Patterson, centro, attuale titolare della targa di "miglior giocatore dell'anno in West Virginia" e ritenuto tra i migliori 20 seniors degli Stati Uniti; alla sua porta già ci sono parecchi e importanti college che farebbero carte false pur di reclutarlo. Lui sembra aver ridotto le scelte a cinque atenei, tra cui Duke, Florida e Wake Forest.
Le altre punte di diamante degli Highlanders sono le due guardie (e quindi diretti concorrenti con O.J. per il minutaggio) Jaamal Williams e Micheal Taylor, oltre che all'ala Chris Early. Molti di questi atleti elencati qui sopra, tuttavia, già hanno fatto la conoscenza dell'"Ohio Mr.Basketball"durante le varie competizioni estive dell'AAU. Non perfetti sconosciuti per lui, quindi.
"Patrick è forse uno dei lunghi più forti della nazione; si allena sempre duro e migliora ogni giorno.Chris Early ha davvero il potenziale per arrivare in Nba; sa fare tutto su un campo da basket, riesce addirittura a giocare in tre ruoli diversi. Micheal ha fatto buone cose ed è titolare sin dalla nona classe e Jaamal è stato uno dei realizzatori più proficui lo scorso anno." commenta. " Ma a loro modo sono tutti forti. Io sono davvero felice di entrare a far parte di questo gruppo, ma tengo a precisare che non sono qui per segnare 30 punti ad uscita, ma soltanto per divertirmi.
Intanto Mayo farà il suo esordio in magli Highlanders il 12 dicembre, quando Huntington aprirà la stagione ufficiale.
Il liceo del West Virginia è la terza highschool in quattro anni a cui il talento si è iscritto. Infatti prima ancora di arrivare a North Collehe Hill, O.J, era transitato per un anno (il primo) al Rose Hill Christian, ad Ashland, Kentucky, dove, sempre in coabitazione con il solito Bill Walker, aveva guidato i Royals alle Sweet 16 statali, quando era soltanto un ragazzino di 14 anni. Un talento precoce, non c'è che dire.
Veniamo ora alle sue attitudini cestistiche. Mayo ha principalmente una carenza, molto evidente: la difesa. Basta infatti vedere una sua qualunque partita per rendersi conto di come anche avversari palesemente molto più scarsi riescano a metterlo sempre e comunque in difficoltà . Non è neanche una questione di fisico, visto che O.J ne possiede uno più che buono, anche se ancora da sviluppare; è tutta una questione mentale.
E' chiaro che quando difende non usa la stessa determinazione e concentrazione che invece impiega quando si trova dall'altra parte. Migliorare su questo aspetto sarà fondamentale se un giorno vorrà salire quell'ulteriore scalino e diventare il giocatore d'impatto che tutti pronosticano diventi.
Tra i suoi più grandi pregi, al contrario, può annoverare una superlativa capacità di tiro, un grande controllo del corpo che gli permette di concedersi delle entrate sotto canestro che a questo livello non sono assolutamente facili da vedere, e l'abilità di spezzare davvero in due una gara quando entra in ritmo.
In più, contrariamente a quello che si potrebbe immaginare, non è neanche troppo egoista, e cerca spesso di coinvolgere i compagni. Addirittura è successo che nella finale della Ohio State Division III del 2005 contro Ironton si sia preso il primo tiro della sua partita quando era iniziato da pochi minuti il secondo quarto. Una grande intelligenza cestistica.
Naturale quindi la curiosità da parte di tutti di vederlo all'opera al piano superiore, vale a dire il College, semmai lo farà , visto che è da tempo che circolano voci sul fatto che il ragazzo possa prendere in considerazione l'ipotesi di non fare l'Università e magari andarsene qualche anno in Europa.
In attesa dell'Nba. Sarà eleggibile per il draft non prima del giugno 2008,(dove peraltro tutti i maggiori mock lo danno saldamente in prima posizione) a causa delle norme introdotte dal Commisioner David Stern l'anno scorso, a regolamentare l'ingresso nella lega dei giocatori più giovani. Ma ancora non ha fatto chiarezza sul suo futuro.
La stagione che verrà sarà molto importante, poiché ci fornirà ulteriori indicazioni sul grado di maturità che il ragazzo ha raggiunto.
Vedremo come saprà mantenere fede alla parole spese in questi giorni, se capirà davvero che ora la situazione non è più quella che c'era ai Trojans dove era la super-star senza rivali; ad Huntigton, pur sicuramente rimanendo il giocatore con più talento della squadra, dovrà giocoforza imparare a rapportarsi con le altre stelle che divideranno lo spogliatoio con lui.
Vedremo se la vicinanza ai suoi cari e ai luoghi dell'infanzia lo aiuteranno a riempire il vuoto lasciato dall'amico Bill e vedremo tante altre cose.
In attesa che si faccia sul serio.