Con questo tiro Darrel Mitchell ha mandato a casa la sorpresa Texas A&M
Round One
Sorprese, sorprese ed ancora sorprese; si ripetono in continuazione quando si parla di March Madness e soprattutto di primo turno: ogni anno una delle favorite cade vittima del presagio e nemmeno questa volta è arrivata l'esenzione.
La notizia con la N maiuscola è che Syracuse, dopo aver vinto il torneo della Big East, è già a casa dopo aver perso 66-58 contro Texas A&M e quindi la carriera di Gerry McNamara a livello collegiale è finita molto bruscamente dopo un torneo della Big East a dir poco esaltante, fatto di un'improbabile corsa fino in fondo contro ogni pronostico.
Protagonista della gara per gli Aggies, vincitori di una partita di torneo per la prima volta in 26 anni, un Acie Law da 23 punti, 7 rimbalzi e 5 assistenze, nonché autore di tutte le segnature che negli ultimi 2:25 hanno dato l'allungo decisivo e la vittoria alla sua università .
Law ha messo 10 punti consecutivi nel finale di partita, respingendo il timido tentativo di rimonta degli avversari infilando due canestri in entrata, uno in transizione e centrando per 4 volte su 4 il canestro dalla linea dei tiri liberi, concludendo in degno modo uno show personale di alto livello.
Vicini nel punteggio solo a metà della ripresa sul -4, gli Orangemen hanno indubbiamente sofferto dello 0/6 al tiro (0/5 da tre) di McNamara, che ha concluso la sua ultima uscita collegiale con 2 punti (frutto di 2 tiri liberi) e senza riuscire a segnare un singolo punto nella ripresa, complice anche un piccolo fastidio all'inguine che comunque il giocatore ha rifiutato di usare come scusante.
Miglior scorer per Syracuse è stato Terrence Roberts con 16 punti ai quali ha aggiunto 9 rimbalzi, per Texas A&M in evidenza anche Joseph Jones, autore di 12 punti e 7 rimbalzi, unico altro Aggie a registrare la doppia cifra in termini di punti.
Per i favoriti d'eccellenza, invece, pochi sono stati i problemi da affrontare: I Blue Devils, infatti, hanno avuto facile ragione di Southern per 70-54 con 58 punti della premiata coppia Shelden Williams-JJ Redick.
La partita, dopo un primo tempo a tratti sorprendente con i Jaguars capaci di prendere il comando per ben due volte, si è risolta con un parziale di 16-4 a favore di Duke che ha portato i Devils sopra di 15 punti, punto di non ritorno per i più deboli avversari.
A nulla sono servite le marcature a zona proposte da Southern contro lo strapotere offensivo di Williams, autore di 29 punti e 18 rimbalzi (18 e 9 già all'intervallo) e di una prova di assoluta onnipotenza all'interno dell'area pitturata, come a nulla è servito il tentativo di limitare Redick, anch'egli autore di 29 punti con 5 triple a segno che hanno aiutato ad oscurare la prova appena sufficiente di squadra, la quale ha terminato con 20 turnovers (ben 7 di Greg Paulus) e con il 43% dal campo nel secondo tempo.
Facile il compito anche per Louisiana State, che ha superato Iona per 80-64 con 22 punti e 13 rimbalzi di Glen "Big Baby" Davis, il bambinone di 140 kg al secondo anno che dopo un brutto primo tempo si è rifatto alla grande.
I Gaels sono approdati all'intervallo con il vantaggio a proprio favore, spinti come di consueto dall'accoppiata Ricky Soliver-Steve Burtt, autrice di 37 punti ma di un pessimo 2/14 da oltre l'arco costato poi caro; i Tigers hanno fatto loro la gara nel secondo tempo con due parziali, il primo di 18-7 ed il secondo di 10-0, con Glen Davis (partito con 1/9) protagonista assoluto nei momenti decisivi grazie alla sua mano rotonda abbinata ad una stazza fuori dal comune.
Molto più equilibrata la sfida tra George Washington e NC Wilmington, risoltasi in overtime con la vittoria dei Colonials per 88-85.
18 cambi di leadership nel punteggio e 10 situazioni di pareggio sono ancora poco per capire il divertente svolgimento di questa gara, alla fine dominata da un Maureece Rice autore di 20 punti dalla panchina e della giocata difensiva (palla rubata) che ha deciso la contesa e decisa dal tiro di un Omar Williams da 16 punti conditi da 9 rimbalzi.
I Seahawks possono incolpare solo se stessi per la sconfitta essendo stati in vantaggio anche di 18 punti ed incapaci di gestire il +4 a due minuti dal termine del supplementare; miglior scorer per l'ateneo è stato TJ Carter con 25 punti.
Nella nottata di venerdì si sono disputate le altre quattro gare del turno, dove ha fatto molto chiasso la vittoria di Northwestern State contro Iowa per 64-63, arrivata grazie alla tripla killer di un incredulo Jermaine Wallace.
Sotto di 17 punti con 8 minuti da giocare, i Demons hanno forzato diversi turnovers e segnato con continuità rientrando fino al -3: in quel momento il miglior giocatore degli Hawkeyes, Greg Brunner, ha infilato uno solo dei due liberi a disposizione regalando a Wallace la possibilità di vincere la gara con una tripla scagliata cadendo all'indietro con frazioni di secondo a disposizione; non c'è dubbio che il tiro faccia già parte dei momenti storici del torneo.
C'era molta attesa anche per vedere all'opera la n. 2 del seed, Texas, che ha vinto contro Pennsylvania per 60-52 con 19 punti e 10 rimbalzi del fenomeno LaMarcus Aldrige e con 17 e 12 di un fondamentale PJ Tucker.
In sorprendente difficoltà per tre quarti di gara contro i non titolatissimi Quakers, i Longhorns hanno sofferto a causa della brutta prestazione delle due guardie, Paulino e Gibson, che hanno combinato per soli 16 punti con un deplorevole 3/11 dal campo; per Penn 15 punti di Ibrahim Jaaber (ma con 5/19) ed un 32% dal campo causato in parte dall'ottima prestazione difensiva sfornata da Texas dentro l'area verniciata.
Cameron Bennerman è stato invece il protagonista della vittoria di North Carolina State, che ha superato California per 58-52: la sua tripla con 23 secondi da giocare è stata decisiva per ottenere il passaggio del turno ed in generale è stato onnipresente quando la squadra e aveva maggiormente bisogno.
Suoi 7 importanti punti facenti parte di un parziale di 16-4 con il quale i Wolfpack si sono portati in vantaggio nella ripresa dopo essere stati sotto di 6, suo il tiro del pareggio a quota 50 e sua la tripla con finta che ha interrotto una serie negativa di 4 partite al torneo.
Infine, facile il compito di West Virginia su Southern Illinois, battuta per 64-46 con 18 punti e 4 rimbalzi di Kevin Pittsnogle e con i Mountaneers capaci di infilare 11 triple in partita.
Round Two
Partiamo dalla gara più emozionante di questo secondo turno, ovvero lo scontro tra Louisiana State contro Texas A&M, terminato 58-57 in favore dei Tigers con tanto di finale in volata.
Se da una parte per Lsu si è confermato lo strapotere fisico di Glen Davis, dall'altra il tiro con gli attributi l'ha messo Darrell Mitchell infilando la tripla che a 3.9 secondi dal termine ha dato il +1 ai suoi nonché la garanzia del passaggio alle Sweet 16.
Mitchell, soprannominato da coach John Brady "The Silent Assassin", ha eseguito alla perfezione una delle due possibili conclusoni dello schema denominato "Special", che prevede una finta di pick'n'roll per allontanare il marcatore e quindi per scagliare la conclusione dalla distanza, ed assieme a Davis (21, 8 rimbalzi e tante cosette decisive) è stato l'unico Tiger a segnare in doppia cifra con 16 punti.
L'emozionante partita, ha visto Lsu sprecare un vantaggio di 7 punti a 3:31 dal termine, quindim raggiunto il pareggio, James Joseph ha messo il layup del vantaggio per gli Aggies subito replicato da Davis dall'altra parte; infine, il solito Acie Law ha infilato il jumper del +2 nuovamente per gli Aggies con 19 secondi da giocare, il tutto prima della fantastica giocata dell'assassino silenzioso.
Lsu giocherà giovedì sera contro i Blue Devils, che si sono sbarazzati di George Washington vincendo per 74-61 con una vena senz'altro migliore delle seconde linee.
Protagonisti ancora JJ Redick con 20 punti e Shelden Williams con un'altra prova dominante con 17 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate, ma fondamentale è stata la prova di Josh McRoberts con 14 punti e 13 rimbalzi, career high, e di Greg Paulus che dopo aver perso una marea di palloni contro Southern ha concluso con 10 punti, 6 assists ed un ottimo raggiro della trap defense messagli addosso dai Colonials.
Già avanti di parecchio nel primo tempo grazie ad un perentorio 17-4, Duke non ha più mollato il vantaggio, terminando la prima parte con il 52% al tiro.
Williams è diventato il miglior rimbalzista di sempre della storia dell'ateneo con 1249 palloni catturati in carriera, mentre ha destato curiosità il 2/7 con il quale Redick ha chiuso la gara dalla linea dei tiri liberi: di fatto il ragazzo non aveva mai sbagliato più di 4 tiri liberi in una partita compresa la carriera alla high school. Per George Washington da segnalare i 14 punti con 15 rimbalzi di Omar Williams, migliore in campo per i Colonials.
Continuando in tema di favorite, anche Texas ha agevolmente passato il turno battendo per 75-54 North Carolina State.
La gara non ha avuto storia se non in prossimità dell'intervallo, ed è risultato cristallino il miglior rendimento di un backcourt dei Longhorns guidato dai 17 punti di Daniel Gibson e dalle quattro triple infilate consecutivamente da lui e da Kevin Paulino che hanno aperto un parziale di 23-11 a metà primo tempo. I Wolfpack sono arrivati sul -2 poco prima dell'intervallo, ma Texas ha riallontanato gli avversari con un secondo tempo da 37 punti contro 21.
Texas ha goduto del consueto contributo solido sotto canestro della coppia Aldrige/Tucker; i due hanno infatti combinato per 27 punti e 19 rimbalzi ed hanno effetuato praticamente tutte le giocate difensive più importanti.
Dalla panchina importante la produzione del freshman A.J. Abraham, che è entrato nel primo tempo a sostituire Paulino in difficoltà e che ha concluso la partita con 16 punti e 5 assists, comprensivi di un gioco da 4 punti sul finire della prima frazione.
Cameron Bennerman è stato ancora il migliore per NC State con 16 punti, molto buona anche la gara dalla panchina di Gavin Grant con 14 punti con 6/11 dal campo.
Appuntamento a giovedì anche per i Longhorns per l'accesso alle Elite Eight, ad attenderli ci saranno Kevin Pittsnogle ed i Mountaneers di West Virginia, vittoriosi contro Northwestern per 67-54.
Pittsnogle, 14 punti, e Mike Gansey, 11 con 12 rimbalzi, hanno aiutato i Mountaneers a vincere due partite in fila in due tornei consecutivi per la prima volta dal 1959, anno in cui tra le loro file militava un certo Jerry West.
Partiti con un parziale passivo di 16-3, i Demons non hanno saputo ripetere il miracolo di Iowa commettendo 24 turnovers e rimontando lo svantaggio, arrivato ad un picco di 25 punti, troppo tardi. Solo Clifton Lee e Keenan Jones hanno segnato in doppia cifra per Northwestern con 11 punti ciascuno mentre Jermaine Wallace, protagonista del tiro della vittoria nel turno precedente, ha messo 9 punti segnando solo 4 dei 13 tiri tentati.
L'appuntamento per le Sweet 16 è per giovedì sera: il clima è sempre più rovente.