Round 1: occhio agli upset

LaMarcus Aldridge trascinerà  Texas nel Torneo NCAA?

Quando si vanno a leggere le istruzioni su come si deve consumare la March Madness, bisogna fare molta attenzione quando si parla di primo turno. Perché penserete voi? Semplice: l'upset è dietro l'angolo, al torneo nulla è già  scritto, nemmeno che la n.1 del seeding schianterà  la cinderella col n.16, o che per forza la gara più equilibrata sia n.8 contro n.9. sennò non sarebbe follia marzolina come amano definire il Torneo quelli aldilà  dell'Oceano.

Quest'anno non avremo alcuna presenza italiana, causa la sconfitta di Farleigh Dickinson University del trevigiano Andrea Crosariol. Ma concentriamoci sul torneo e andiamo a vedere, per ogni regional, quali potrebbero essere i rischi per le favorite al taglio dell'ultima retina.

Atlanta

Questo è il Regional dei Blue Devils di Duke, i favoriti d'America e freschi vincitori del Torneo dell'ACC. Con loro troviamo la Texas della futura lottery pick LaMarcus Aldridge, LSU dei big men Tyus Thomas e Glen Davis e le sorpresone Iowa e Syracuse, vincitrici rispettivamente dei tornei di Big Ten e Big East.

Per gli uomini di coach K ci sono i Panthers di Southern, vincitori della South Western Athletic Conference guidati dalla guardia Chris Alexander ma reduci da una stagione da 2-9 al di fuori della loro Conference. Non sembra un ostacolo per Redick e compagni che hanno già  programmata nella loro testa la strada che porta a Indianapolis. Qui niente upset, avanti il prossimo.

Gli Orangemen di coach Boeheim sono gasatissimi per la vittoria della Big East, partono da underdogs, non hanno molta pressione, la loro zona ha ricominciato a funzionare e poi hanno un finisseur come Gerry McNamara, già  decisivo ai tempi dell'era Melo. Texas A&M può provarci, soprattutto se l'asse play -pivot Law-Jones funziona. Io vado con 'Cuse anche perché sta esplodendo Demetris Nichols: occhio!

Texas ha potenziale da F4, con Aldridge ma anche Gibson, Tucker e una bella squadra di gregari mentre Iowa punta forte sui quattro senior in quintetto e sulla difesa. Le due sono destinate ad incontrarsi in semifinale ma attenzione a qualche scherzetto di California (con super Powe) o West Verginia, specie se trova la serata al tiro e se recupera Gansey.

Credo che LSU sia quella che rischia di più, visto che Tyus Thomas non è ancora al 100% ma soprattutto perché Iona presenta un duo da oltre 40 ad allacciata di scarpe, i 25 di Steve Burtt jr e i 16 di Ricky Soliver. Glen davis potrebbe non bastare ai Tigers.

Oakland

Questo è il Regional dei Tigers di Memphis, dominatori della Conference USA (senza più Cincinnati e Louisville però".), della Kansas di coach Self e un gruppo di supermatricole, della Gonzaga di Adam "New Legend" Morrison e della rinata UCLA, complice anche una caduta delle grandi della Pac 10, Arizona e Washington su tutte. A guardar bene mi sembra il Regional più debole ma anche quello con più possibilità  di sorpresa.

Calipari punta forte sul dynamic duo Darius Washington-Rodney Carney, due talenti da piano di sopra. Al primo turno c'è la cenerentola delle cenerentole, Oral Roberts. Memphis facile, almeno per ora.

Arkansas-Bucknell sembra la più intelleggibile: Arkansas può affidarsi all'immenso talento di Ronnie Brewer ma Bucknell è famosa per gli upset, come quello l'anno scorso contro la Kansas di Simien, Langford e Aaron Miles. Proprio i Jayhawks si trovano Bradley, con il talento a centro area di Patrick O'Bryant: Self ha due lunghi che possono limitarlo come Kaun e Giles e in più ha un trio di freshmen spaventoso, che è un misto di atletismo, talento e imprevedibilità  con Chalmers, Wright e Brandon Rush. Dire Kansas viene spontaneo ma non sempre i freshmen sono come carmelo Anthony. Attenzione!

UCLA non sembra preoccupata da Belmont che si basa sulle prestazione della guardia Lamont Hare: Howland ha un bel gruppo in più il talento di Jordan farmar in regia. Gonzaga è quella che rischia di più: primo perché viene sempre da grandi regular season, complice il livello della WCC e tende a spegnersi quando si entra in primavera, secondo perché Xavier ha vinto il torneo della Atlantic 10 ed è in crescita, nonostante l'infortunio della stella Brian Thornton. Morrison potrebbe bastare ma anche non.

Washington D.C.

Regional con un Top Team se c'è n'è uno, ovviamente gli Huskyes di Connecticut, favoriti alla rivincita in finale con Duke, ma ci sono anche Kentucky col la combo Rondo-Morris, i vicecampioni di Illinois con Dee Brown, i campioni in carica di UNC attesi ad una stagione mediocre e invece qui a battagliare e la sorpresa stagionale Tennessee.

UConn arriva dalla sconfitta contro Syracuse al primo turno della Big East ma sembra nettamente la più forte del lotto, alla pari con Duke. Calhoun dispone del talento abbacinante di Rudy Gay e di Marcus Williams aggiunto alla verticalità  e all'energia di Boone e Armstrong sotto le plance. Albany non sarà  un problema ma occhio al secondo turno con UAB o Kentucky.

Proprio i Wildcats di Tubby Smith sanno che i Blazers sono avversari ostici (UK battuta da UAB nel 2004) ma gli uomini in blu sembrano avere una squadra più lunga e un giocatore immarcabile, se ne ha voglia, come Randolph Morris. 50 e 50.

Illinois affronta i "piloti" di Air Force: Dee Brown non è marcabile ma della squadra dello scorso anno non è rimasto altro. I bianchi tiratori di AF potrebbero fare l'upset.

Deve stare attenta anche Washington col solo Brandon Roy contro Utah State. UNC merita un capitolo a parte: un gruppo di freshmen, Roy Williams non più ringless, squadra da rifare. Tutti indizi da stagione mediocre, non sicuramente da torneo. Ma l'esplosione di Reyshawn Terry e del lungo bianco Tyler Hansbrough, aggiunta all'agonismo del reduce David Noel fanno dei Tar Heels una squadra in missione senza limiti tranne uno: l'inesperienza.

Recentemente hanno battuto Duke al Cameron nel Rivalry e non sembra che Murray State possa dar fastidio ai ragazzi di Williams. Occhio alla possibile rivincita al secondo turno con gli esperti Spartans di MSU guidati dalla combo Maurice Ager-Paul Davis e dall'atletismo di Shannon Brown, che prima però devono giocare con George Mason. Per i Volounteers di coach Pearl c'è Winthrop, già  brava lo scorso anno a rendere dura la vita a Gonzaga. Attenzione.

Minneapolis

Regional con un'altra squadra della Big East accreditata di Final Four, i Wildcats di Villanova, con coach Jay Wright, fresco di rinnovo, al timone. Con loro Nevada di Nick Fazekas, uno dei migliori lunghi d'America, la finalista dell'ACC Boston College, Arizona di coach Olson, e tre grandi sorprese della regular season come Georgetown, Ohio State, che attende Greg Oden per l'anno prossimo, e la Florida di coach Donovan, il delfino di coach Pitino, rimasto fuori dal torneo.

Per 'Nova c'è Monmouth al primo turno, che ha schiantato Hampton 71-49 nel preliminare. Coach Wright spera di recuperare la stella Allan Ray dall'infortunio all'occhio ma può contare su altre due super guardie come Kyle Lowry e Randy Foye, oltre che sui blocchi dell'unico lungo Will Sheridan.

Il pronostico sembra chiuso ma l'upset è dietro l'angolo, specie se si abbasserà  troppo la guardia. Se Fazekas continua quello che ha iniziato a novembre, Nevada non dovrebbe avere problemi con Montana così come la Boston College di Craig Smith, fresca finalista dell'ACC contro Pacific.

Pronostico chiuso anche per Florida e Ohio State: i primi guidati dai due lunghi Horford, e soprattutto Noah, che mischiano potenza e atletismo come pochi, i secondi con cinque uomini in doppia cifra di media, il dominante Terrence Dials (15+8) e il leader silenzioso Matt Sylvester, uomo dell'ultimo tiro. Difficile che South Alabama e Davidson possano sorprendere ma è pur sempre March Madness.

Pronostico incerto per Oklahoma-UWM e per Arizona-Wisconsin. Nella prima i Sooners possono contare sull'asse Everett-Gray e sull'energia di coach Sampson mentre i Panthers, pur orfani della stella Ed McCants, ora nella D-League, puntano sulla coppia Boo Davis-Joah Tucker.

Nella seconda abbiamo un'Arizona orfana di Hassan Adams, escluso dalla squadra, e del carisma di gente come Stoudamire e Frye, ora al piano di sopra, e i Badgers che vogliono rifarsi dopo la sconfitta al Regional contro Carolina l'anno scorso puntando sul talento di Alando Tucker (19+5 in stagione).

Per il momento è tutto e buon torneo. Che la follia marzolina faccia il suo corso!

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