Manny è tornato, i Dodgers hanno un'altra chance…
Nel 2008 la West Division della NL sembrava alla vigilia una delle Division più forti dell'intera lega: alla resa dei fatti si dimostrò invece la peggiore e la meno competitiva, sensazione appena mitigata dal cammino dei Dodgers che salirono sulle spalle di Manny Ramirez e arrivarono a sperare addirittura nelle World Series.
Il 2009 parte con auspici tuttaltro che buoni: le squadre non sembrano migliori di quanto fossero l'anno scorso, nessuna sembra aver risolto i propri problemi ed anzi, qualcuna appare sicuramente più debole.
Vediamo allora nel dettaglio cosa hanno combinato le westerns in questa off season
Los Angeles Dodgers
In casa Dodgers è stato il tormentone legato a Manny Ramirez che ha caratterizzato tutta la off season: l'arrivo dello slugger ha completato una serie di conferme che ha riguardato i position players protagonisti della cavalcata del 2008.
Colletti era partito rifirmando Blake e Furcal mentre, per coprire il cuscino di seconda lasciato libero dal ritiro di Kent, era stato preso via free agency Orlando Hudson.
Infortuni permettendo, sicuramente un upgrade rispetto al 2008 quando nel cuore della difesa giostravano i vari Berroa, Ozuna e lo stesso declinante Kent.
Il giovane DeWitt, molto apprezzato l'anno scorso per rendimento e versatilità , rimarrà sacrificato ma resta un back up di lusso e non faticherà a mettere insieme un buon numero di at bats, dando un giusto riposo ai veterani titolari.
Completano l'infield Loney in prima base ed il catcher Martin, attesi alla definitiva conferma ma da considerare autentici punti fermi su cui Torre può contare ad occhi chiusi.
In panca, Torre dovrà scegliere tra veterani (Loretta, Mientkiewicz e Castro) e giovani promesse (Hu, DeWitt) chi farà parte del roster e non sarà facile visto che tutti quanti hanno fatto un buon spring training
Passando all'outfield, Manny Ramirez guiderà la carica e sarà accompagnato da Ethier e Kemp: confermatissimo dunque l'assetto del finale della scorsa stagione che tanto bene fece e tanti risultati portò a LA.
Ovviamente, molto dipenderà da Manny ma anche i suoi colleghi possono portare in dote potenzialità notevoli che, se troveranno conferma sul diamante, potrebbero far diventare l'attacco dei Dodgers un'arma veramente micidiale.
Riserva e naturale pinch runner, sarà a disposizione Pierre ed uno tra i giovani Repko, Delwin Young e Xavier Paul (eccezionale nel pre campionato).
Le dolenti note arrivano dal monte, un settore che è stato la forza trainante della franchigia per anni: sono partiti Lowe, Penny, Maddux ed i rilievi Park, Beimel, Proctor e Saito.
Un vero e proprio esodo a cui Colletti non ha potuto (o saputo) mettere una pezza: la rotazione vede i reduci Kuroda, Billingsley e Kershaw affiancati dal ritorno di Wolf, mentre il quinto spot adesso vede in vantaggio il giovane e promettente Mc Donald dopo una gara ad eliminazione che ha visto protagonisti una serie infinita di veterani o di scommesse che sembrano perse prima ancora che la stagione inizi e di cui, per decenza, ometto la esilarante lista.
Stesso copione a riguardo del bullpen: attualmente, dietro al closer Broxton, sono sicuri del posto Wade e Kuo ma entrambi sono già discretamente acciaccati.
Vedremo chi li accompagnerà nel roster ma uno dei favoriti è Guillermo Mota, dunque potete immaginare il livello medio nel quale Torre sarà costretto a scegliere.
Dunque Dodgers attacco dipendenti ?
Assolutamente sì, dopo anni in cui la squadra ha vissuto sulle spalle dei propri lanciatori senza avere uno straccio di attacco, il 2009 sembra all'impronta della potenza delle mazze.
La rotazione tutto sommato potrà anche tenere botta ma molti vantaggi andranno persi negli ultimi inning e questo è un difetto grave per una squadra che si considera una contender.
Arizona Diamondbacks
I D'Backs si presentano ai nastri di partenza della stagione con la stessa squadra dello scorso anno: poche le mosse di mercato e la principale è stata quella di non rinnovare il contratto a Randy Johnson, sostituendolo con Jon Garland.
La mossa garantirà sicuramente molti innings garantiti in più, innings che si sommeranno a quelli (sempre di ottima qualità ) del duo monstre Webb / Haren, a quelli di Davis mentre il giovane Scherzer avrà la chance per far vedere quanto vale nel quinto spot.
Qua risiederà la forza di Arizona ma anche i serpentelli avranno qualche pensiero buio quando la palla passerà ai rilievi: partiti Cruz e Lyon, il closer sarà Qualls al quale sarà apparecchiata la tavola dai confermati Rauch e Pena e dai neo arrivati Gordon e Schoeneweis, rimpiazzi non certo all'altezza dei due che hanno fatto le valigie.
Probabile anche la presenza a roster di Petit, utilizzabile anche come partente.
Al piatto si sentirà la mancanza di Dunn, prelevato l'anno scorso per dare spessore ad un attacco spesso in difficoltà e non sostituito: outfield dunque presumibilmente composto da Byrnes, Upton e Young con Romero prima opzione come cambio.
L'infield registra la perdita di Hudson, il cui posto in seconda base sarà di Felipe Lopez; agli angoli giostreranno Jackson e Reynolds con Drew in interbase ed il platoon tra Snyder e Montero a ricevere.
Ojeda, Tracy e Clark saranno i sostituti principali dalla panchina.
Cosa aspettarsi dai D'Backs ?
Il coach Melvin deve sperare che i suoi giovani si esprimano con buona contuinità offensiva, in fondo non servono valanghe di punti quando sul monte puoi presentare calibri come quelli di Arizona.
Si è perso un po' di difesa ed un po' di bullpen, non c'è una mazza potente su cui costruire un lineup offensivamente produttivo.
Se l'anno scorso non bastò a vincere la division, quest'anno il potenziale sembra addirittura minore: Arizona dovrà solo sperare che le altre facciano ancora peggio e non è una bella prospettiva.
Colorado Rockies
E' la stagione del dopo Holliday: lo slugger che ha infiammato il Coors Field per tanto tempo è volato nella AL ed ha lasciato i Rockies orfani dei suoi numeri, sempre più che consistenti.
Aggiungiamo a questo che Francis è out per tutta la stagione per un infortunio e si completa un quadro che profuma di rebuilding season.
Rotazione con Cook e Jimenez in prima fila, Marquis e De La Rosa subito dopo e Morales che sembra aver vinto la guerra per il posto di quinto: niente di trascendentale, niente di trainante, una rotazione sicuramente corta.
In proporzione, meglio il bullpen: due closer possibili, Street e Corpas, a non far sentire la mancanza di Fuentes ed a garantire un ottavo e nono inning ben coperti. Il resto sarà coperto da Embree, Buchholz e Speier al meglio delle loro possibilità , che non sono eccelse.
Novità nell'outfield dove con Hawpe troveremo spesso Spilborghs e Smith: Spilborghs è reduce da un ottimo Spring Training mentre Smith sostituirà Carlos Gonzales che era atteso a far vedere quello che molti si aspettavano e che ancora non si è visto.
Un infortunio sta rallentando il suo cammino e c'è molta incertezza riguardo a quello che costituiva gran parte della contropartita ricevuta dai Rockies per Holliday.
L'infield è noto invece a chi segue Colorado: Iannetta avrà la titolarità del posto di catcher, Helton in prima, Barmes in seconda, Tulowitzki interbase e Atkins all'hot corner. Principali rincalzi Baker, utilizzabile anche in esterno, Stewart e Quintanilla.
Le prospettive non sono certo rosee per i Rockies e forse allora sarebbe stato meglio agire con più decisione sul mercato cedendo altri due pezzi e ricostruendo con maggior coraggio. In questo modo, si rischia di perdere un anno.
S.Francisco Giants
Al Cy young Lincecum ed a Cain è stato aggiunto Randy Johnson, al posto di Vizquel è stato preso Renteria.
Troppo poco per uno dei peggiori attacchi di tutta la MLB ?
Direi di sì, visto che a livello offensivo non ci siamo proprio mossi ma i Giants potranno contare su una ottima rotazione e sperare che questa basti a portare in dote un certo numero di vittorie: Zito, Sanchez e Lowry affiancheranno i tre mostri sacri (due veri, uno un po' stagionato) garantendo una discreta profondità .
Il closer Wilson conterà sui set up di Howry e Affeldt, coadiuvati da una schiera di giovani in un bullpen di valore medio basso ma non certo il peggiore della division.
Sul diamante, grandi e numerose incognite in diverse posizioni: Molina sarà il catcher, con Ishikawa (buon difensore ma carente offensivamente) in prima base.
In seconda Burriss e Frandsen si contendono il posto, ma l'infortunio di Sandoval (destinato alla terza) potrebbe dare ad entrambi un posto da titolare; anche Aurilia e Uribe sono pezzi del puzzle che Bochy cerca di comporre, mentre il già citato Renteria (peraltro già leggermente infortunato) lavorerà da shortstop.
In esterno Rowand e Winn saranno i punti fermi, Lewis e Schieroltz le alternative perciò tutto come nel 2008.
Occorre che uno dei giovani si produca in una esplosione offensiva per cambiare il destino dei Giants ma rimane difficile indicare un candidato a questo ruolo: molto più probabile una stagione interlocutoria, l'ennesima per i Giants che non essendo contender e non ricostruendo, negano qualsiasi senso alle stagioni che passano sempre uguali, per lo sconforto dei molti tifosi che la squadra della stupenda S.Francisco ha sparsi in tutto il mondo.
S.Diego Padres
Situazione simile ai Giants, i Padres hanno due grandi lanciatori in Peavy e Young ma hanno anche almeno un giocatore che produce in maniera più che buona al piatto: Adrian Gonzales.
Beh, c'erano tutti anche nel 2008 e non è stato un bel vedere ma da lì De Podesta e Towers hanno cercato di creare una squadra giovane nella speranza di migliorare le opache prestazioni dell'anno scorso.
Baek, Correja e Hill dovrebbero seguire i due assi in rotazione, con Geer in lotta per un posto: il bullpen vedrà Bell raccogliere la pesantissima eredità di Hoffman come closer, con Meredith set up e Hampson ed Ekstrom come principali rilievi.
Outfield con il confermato Brian Giles a destra, mentre le altre posizioni se le giocheranno Hairston, Gerut ed Headley: vedremo come i giovani sapranno sfruttare questa occasione.
Occasione che è stata data anche a Hundley, ricevitore titolare; in difesa, da destra a sinistra troveremo i fratelli Gonzales, Cabrera e Kouzmanoff con il veterano Eckstein ed il rookie Antonelli a cercare turni di battuta di volta in volta.
La cessione di Peavy, più volte ventilata ma mai entrata veramente nel vivo, avrebbe consentito una ricostruzione più radicale ma sono diversi i giovani promettenti che potrebbero cambiare in meglio il futuro dei Padres anche senza quella trade.
Non si prospetta, in ogni caso, una stagione gloriosa per i fraticelli ma forse migliore del disastroso 2008.
Il pronostico
Una vera preview non può prescindere da un pronostico, sfruttabile dai lettori per rinfacciarlo a chi lo fa e lo sbaglia clamorosamente: non vi farò mancare questo sollazzo e vi darò il mio.
1° Dodgers
2° D'backs
3° Padres
4° Giants
5° Rockies