Valerio Bianchini ritorna con una grande iniziativa!
1979. Finale Ncaa tra Indiana State e Michigane State. Da un parte Larry Joe Bird, 23 anni, che infila tiri impossibili già a quell'epoca. Dall'altra un certo Earvin Johnson, già soprannominato da tutti "Magic" per l'immensa prestazione che fece al suo primo anno di college: 36 punti, 18 rimbalzi e 16 assist.
Quell'anno si assistette ad una delle finali Ncaa più belle, più viste e più emozionanti che si ricordino: i Sycamores del biondino vs gli Spartans del Magico. Ma questa è solo una, delle tante storie, che hanno caratterizzato la Ncaa (National Collegiate Athletic Association) dal marzo del 1939.
Molto presto però, tali imprese, sarà possibile vederle anche in Italia. Si perché l'Ncaa "made in Italy" è ormai realtà . Grazie soprattutto a Valerio Bianchini, indimenticato allenatore di Cantù (scudetto nel 1981), Roma (scudetto nel '85) e Pesaro (scudetto nel '88), primo coach nella storia del basket italiano a vincere tre scudetti in tre differenti città , e ora, anche presidente della Ncaa italiana: Lega Universitaria del Basket – LUB .
Il tutto per rivalutare quei vivai per troppo tempo trascurati e dare una nuova nobiltà al basket, sport per troppo tempo oscurato dal calcio, che grazie a Sky, sta diventando sempre più di massa.
Certo, molti sono gli aspetti da sistemare e tanti sono i tavoli a cui dovrà sedersi Bianchini con i suoi collaboratori (Massimo Ceccotti, ex dirigente Coni, e Pierluigi Marzorati ex glorioso cestista), ma l'impresa è ormai avviata. Questa sarà coordinata dal Centro universitario sportivo italiano (Cusi) e la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui). A dare ufficialità al progetto è stata l'adesione concessa dai principali atenei italiani: Cus (Udine e Siena) e Luiss, Iusm e Tor Vergata di Roma, Bocconi di Milano e Liucc di Castellanza.
La nuova lega, formata il 22 di luglio scorso nella Sala Giunta Iusm-Coni al Foro Italico, ha come primo obiettivo il riconoscimento della Lega Basket, la quale dovrebbe avallare il tutto nelle prossime settimane.
Atto definitivo dell'accordo, sarebbe un torneo dimostrativo a margine del prossimo All Star Game romano, con la "benedizione" dello stesso sindaco della capitale, Walter Veltroni, da sempre innamorato dello sport con la palla a spicchi (non si perde un partita della Lottamatica Roma).
Ed il buon esito della trattativa non sembra essere in dubbio. Durante l'incontro infatti, Enrico Prandi, vicepresidente della Fip e presidente della Lega di Serie A, e Vittorio Smiroldo, consigliere federale, hanno portato il saluto della Federbasket augurando le migliori fortune ed il massimo appoggio all'iniziativa.
Più difficile invece sarà mettere d'accordo i club. Costruire una lega a livello universitario infatti, scaridinerebbe un sistema costituito, e che, nella sua più progredita evoluzione, porterebbe addirittura ad un Draft modello Usa, con il conseguente crollo delle regole fino ad oggi conosciute: dai settori giovanili ai contratti, dagli ingaggi agli acquisti. Una vera rivoluzione insomma.
Il 2005-2006 sarà comunque un anno dimostrativo, un anno per mettere le cose a posto e costruire fondamenta solide sulle quali erigere il sistema. In questo lasso di tempo, oltre a trovare un punto d'incontro con i club, è necessario trovare altre adesioni, tentando di coprire maggiormente il territorio universitario italiano.
E se per tale questione non sembra esserci problema, il vero nodo da sciogliere è quello dei club. Ecco dunque che per lanciare l'iniziativa, si proporrebbe in questo anno 0, di utilizzare gli studenti veri e propri degli atenei e non ragazzi tirati fuori dalle palestre. Da questo punto di vista la Sapienza si è già detta interessata.
Insomma non aspettiamoci un Bird versus Magic già da quest'anno, ma se l'impegno profuso dagli organizzatori sarà quello dimostrato in questi primi otto mesi del 2005, negli anni a venire ci sarà da divertirsi.