Carlos Zambrano, l'asso dei Cubs
National League Central
Diventata una delle divisioni più forti della National League, la Central Division punta a mandare due squadre ai playoff. Ci sarà lotta perché le pretendenti sono almeno tre, Chicago Cubs, Milwaukee Brewers e St. Louis Cardinals. Tutte e tre possono vincere la divisione, anche se Milwaukee è forse un gradino sotto le altre due. La wild card sarà ovviamente pure a disposizione.
In piena ricostruzione invece i Pittsburgh Pirates che cercheranno di evitare la diciassettesima stagione perdente consecutiva, non sarà facile. I Cincinnati Reds invece hanno una striscia aperta di otto stagioni in rosso e nonostante il gran lavoro del GM Walt Jocketty sarà difficile arrivare al .500.
Infine gli Houston Astros: colpiti forse più degli altri dalla recessione economica hanno limitato le loro mosse durante l'offseason, quindi sembrano rassegnati, ma non sappiamo davvero cosa aspettarci.
Chicago Cubs
Dopo aver vinto 97 partite nella stagione 2008 la squadra sa che ha tutte le carte in regola per ritornare alla postseason. Le due consecutive eliminazioni al primo turno dei playoff sono soltanto degli incidenti di percorso. Basterà un po' di fortuna ed i Cubs potranno arrivare fino in fondo. Ecco perché c'è ottimismo per il 2009.
La rotazione è solida, come sempre. I Cubs per l'ottavo anno consecutivo hanno guidato la National League in strikeout. Il pitching staff ha concesso il minor numero di valide e la più bassa media battuta agli avversari. Sono tutti segni positivi, anche perché difensivamente Chicago non ha degli interni eccezionali.
L'asso rimane Carlos Zambrano, che in due stagioni ha tagliato quasi 1.5 BB/9 IP dalle sue statistiche, sono calati anche i K ed aumentate leggermente le valide, ma, nonostante ciò, Big Z è riuscito a lanciare il primo no-hitter per Chicago dal 1972. Seguono Rich Harden, talento fenomenale (2.07 ERA nel 2008) da tenere sotto controllo per evitare il ricorrere dei malanni alla spalla, Ryan Dempster, che dovrà confermare i numeri spettacolari del 2008 (2.96 ERA, 8.14 K/9IP) ed il mancino Ted Lilly, che conferma di essere un uomo da 200 IP.
Il quinto spot della rotazione andrà al giovane, mancino pure lui, Sean Marshall, dotato di veloce, curva e cambio che inizia ad usare sempre più spesso. E' stato spedito ai Rockies Jason Marquis in cambio del rilievo Luis Vizcaino. E parlando di bullpen, partenza per altri lidi anche per Kerry Wood.
Il ruolo di closer ricadrà sulle spalle di Carlos Marmol, non il lanciatore più tranquillo del mondo, ma spesso devastante. A preparagli la strada dai Marlins è giunto Kevin Gregg, costante anche se qualche volta eccede con le basi su ball. Altri uomini del bullpen saranno Chad Gaudin, Neal Cotts, Jeff Samardzija, Mike Wuertz.
Il lineup può fare male. Non è cambiato molto dallo scorso anno quando i Cubs hanno occupato, come squadra, il primo posto nella NL (.354) nella speciale classifica della on-base percentage, anzi l'aggiunta di Milton Bradley, re dell'OBP, probabilmente garantirà ancora una volta una media OBP altissima.
Bradley giocherà esterno destro ed occuperà il quinto posto dell'ordine di battuta. Gli altri esterni saranno, a sinistra, Alfonso Soriano, al centro Reed Johnson oppure Kosuke Fukudome, che certamente troverà spazio anche a destra, ma si alternerà in base ai lanciatori avversari. Dietro il piatto la solidità di Geovany Soto, in prima base Derrek Lee, in terza Aramis Ramirez. Più fluida la situazione in mezzo all'infield. La partenza di Mark DeRosa ha promosso Ryan Theriot all'interbase e Aaron Miles in seconda base oppure ci sarà posto per Mike Fontenot? Il manager Lou Piniella ha molte opzioni (Micah Hoffpauir troverà spazio finalmente?) e porterà lontano questi Chicago Cubs.
Previsione: 98 W e titolo divisionale.
St. Louis Cardinals
Tony LaRussa dopo 13 anni come manager dei Cards e dopo 30 anni nella MLB forse ha deciso di lasciare. E' senza contratto per il 2010 e quindi vorrà dare il suo meglio nella stagione che sta per iniziare. Il nuovo GM John Mozeliak sembra avere una filosofia che non si combina benissimo con il manager veterano di tante battaglie per cui un cambio è nell'aria. Nonostante ciò St. Louis ha le carte in regola per contendere a Chicago il titolo della divisione.
La rotazione sarà nuovamente guidata dall'asso Chris Carpenter. Carp, dopo i 220 inning del 2006, ha lanciato solo una ventina di frames nei due anni successivi. Operazione al gomito, recupero, altri problemi ai tendini, alla spalla. Finalmente sembra aver recuperato. La sua presenza è fondamentale. Le sue qualità sono note.
Dietro ci sono Adam Wainwright, Kyle Lohse, Todd Wellemeyer, tutti veterani che sembrano essersi sviluppati lentamente. Se riuscissero a garantire 200 IP ciascuno i Cardinals potrebbero avere una rotazione molto solida.
Al numero cinque in matita c'è scritto il nome di Joel Pineiro, una sorpresa, ma anche uno che concede molte valide. Forse sarebbe ora di dare una chance a Mitchell Boggs.
Più incerta la situazione nel bullpen dove stanno emergendo vari nomi per il ruolo di closer: Chris Perez, Jason Motte, Ryan Franklin sono solo alcune delle possibilità di LaRussa.
Il lineup è ancorato alla mazza del prima base Albert Pujols, oggi il miglior battitore della National League. Il resto degli interni presenta in seconda base Adam Kennedy, in terza il veteranissimo Troy Glaus ed all'interbase il nuovo arrivato Khalil Greene, che finirà per battere nono nel lineup, anche dopo lo spot del lanciatore, secondo al nuova idea lanciata da LaRussa lo scorso anno.
Agli esterni tre giocatori emersi nelle ultime due stagioni: Skip Shumaker sarà all'esterno sinistro ed occuperà il posto di leadoff, Ryan Ludwick, esterno destro, cercherà do confermare lo strepitoso 2008 (.966 di OPS e 37 HR) e Rick Ankiel, esterno centro molto atletico, compenserà con la mazza qualche piccola carenza difensiva. Da tenere sotto controllo il giovane Colby Rasmus che potrebbe finire in MLB molto prima di quanto ci si possa aspettare.
Previsione: 90 W e wild card
Milwaukee Brewers
D'accordo, è servito l'affitto di C.C. Sabathia, ma i Brewers, dopo 26 anni sono ritornati ai playoff. Non è stato solo merito del gigante venuto da Cleveland, ma certo la sua presenza si è fatta sentire. Ora bisogna tentare di ripetersi. Le premesse ci sono. C'è qualcosa, però, da sistemare.
Il licenziamento, in piena pennant race, del manager Ned Yost ha sorpreso un po' tutti. Il sostituto, per le ultime 12 partite della stagione, Dale Sveum, ha portato la squadra ai playoff, ma non è stato confermato ed in inverno è arrivato da Oakland Ken Macha. Il lavoro è tutto suo adesso.
L'altra cosa da sistemare sono i due buchi in rotazione lasciati da Sabathia e da Ben Sheets, free agent, poi ritrovatosi infortunato e senza contratto.
La rotazione ha certamente un volto nuovo. Recuperato l'infortunio al crociato, il numero uno è Yovani Gallardo. Flyballer, che nel 2007 aveva lanciato oltre 100 inning con ottimi risultati. Veloce, curva, cambio nel suo arsenale. Nei pochi inning che è riuscito a lanciare lo scorso anno sembra aver dimostrato di essere completamente guarito. Dave Bush e Jeff Suppan contribuiranno con inning e consistenza, anche se non altissima qualità . Manny Parra, Seth McClung o anche Braden Looper dovrebbero riempire gli ultimi due posti della rotazione. McClung potrebbe finire nel bullpen.
Parlando di questo ecco Trevor Hoffman, il super closer arrivato da San Diego. Una grande aggiunta. Poi è stato firmato anche Jorge Julio, 16 salvezze nel 2006, ERA a 3.60 nel 2008. Completano la schiera dei rilievi il mancino Mitch Stetter ed il destro David Riske, sempre affidabile.
Il lineup ha potenzialità enormi. Le mazze di Ryan Braun, esterno sinistro, e Prince Fielder, prima base, mettono paura. Davanti a loro ci sono Rickie Weeks, seconda base, e J.J. Hardy, interbase. Se questi due andranno in base tutto si complicherà per i lanciatori avversari. Il lineup è completato dal terza base Bill Hall, che può giocare anche esterno e dal potente battitore destro Corey Hart. Esterno centro Mike Cameron che è ancora in Milwaukee dopo essere stato più volte ormai dato per partente verso mille diverse destinazioni. Dietro al piatto il veterano Jason Kendall che avrà perso la potenza ma è sempre un out difficile.
Previsione: 85 W.
Houston Astros
Nel 2008 sono andati 42-24 dopo l'All Star Game, miglior record di tutta la MLB, quindi le criticatissime mosse del GM Ed Wade nello scorso mese di luglio (scambi per Randy Wolf e LaTroy Hawkins) forse non erano poi così assurde. Gli Astros, considerati a lungo ormai completamente fuori dalla postseason, hanno perso il treno dei playoff sono nella penultima giornata di campionato. E si sa, una volta nelle otto prescelte, tutto può accadere.
La rotazione parte e finisce con Roy Oswalt. Quello visto recentemente al WBC promette davvero bene. Oswalt ha costantemente lanciato 200+ IP negli ultimi anni. Il resto della rotazione ha le sue incertezze: Wandy Rodriguez , Brandon Backe e Brian Mohler potrebbero significare molto, ma allo stesso tempo non essere sufficienti a durare un'intera stagione. Il ritorno del mancino Mike Hampton crea curiosità , se non altro.
Emerge pure il nome di Bud Norris. Nel bullpen rimane, come detto, LaTroy Hawkins, ma il ruolo di closer andrà a Jose Valverde, molto solido nelle due ultime stagioni (91 salvezze combinate). Doug Brocail ed il giovane Felipe Paulino saranno altri due elementi importanti.
Il giovanissimo e velocissimo esterno centro Michael Bourn occuperà la posizione di leadoff hitter, ma certamente, se continuerà ad andare poco sulle basi metterà a dura prova la pazienza del manager Cecil Cooper, uno che di velocità se ne intendeva. Gli altri esterni saranno lo slugger Carlos Lee a sinistra ed il giovane Hunter Pence a destra.
Ci si aspetta molto da quest'ultimo, la cui tecnica approssimativa potrebbe farsi sentire pesantemente prima o poi. In panchina è pronto Jason Michaels. Gli interni sono così disposti: Kaz Matsui batterà secondo, giocando da seconda base, Lance Berkman batterà terzo, prima base. All'interbase l'incognita Miguel Tejada: tra problemi di doping, età anagrafica e documenti falsi, calo di potenza davvero non sappiamo cosa aspettarci. In terza base Geoff Blum ha dalla sua il fatto che è versatile e che batte sia destro che sinistro. Humberto Quintero sarà il catcher: grandissimo braccio, buona difesa, mazza approssimativa.
Previsione: 81 W.
Pittsburgh Pirates
Il nome per il futuro è Pedro Alvarez, miglior battitore del draft 2008, uscito da Vanderbilt e firmato dai Pirates con un bonus di oltre sei milioni di dollari. E' questa la direzione che - finalmente - vuole prendere la franchigia della ex-città dell'acciaio.
Costruire dal farm system e finirla di firmare contrattoni a veterani mediocri che non danno garanzie. Perché ciò avvenisse è stato necessario un completo cambio della dirigenza. Il nuovo GM Neal Huntington ed il manager John Russell sono a capo di questa filosofia. La squadra nel frattempo si ritrova comunque a dover giocare, con i mezzi a disposizione un campionato decisivo. Evitare il record negativo di tutti i tempi di diciassette stagioni perdenti consecutive non sarà impresa facile.
Il pitching staff, che nel 2008 ha avuto un'ERA di 5.08, il peggiore della NL, è rimasto praticamente intatto. Le domande che ci si pongono sono: Ian Snell e Tom Gorzelanny, che dopo la stagione 2007 sembravano dei potenziali assi perché sono invece crollati nel 2008? Quale sarà il loro futuro? Zach Duke ritornerà mai ad essere quantomeno il ragazzo del 2006? Il mancino Paul Maholm saprà ripetere il suo 2008, ma non il pessimo 2007? Jeff Karstens può lanciare 200 IP? Certo sono molte domande, ma da queste dipenderà molto della stagione dei Pirates.
Meno punti di domanda circondano il bullpen. Saprà Matt Capps ricoprire il ruolo di closer? Crediamo proprio di sì. Tyler Yates e John Grabow saranno i due set-up, rispettivamente destro e sinistro. Interessante vedere lo sviluppo di Craig Hansen, anche lui un tempo considerato grande promessa.
Dopo aver spedito Jason Bay e Xavier Nady nell'AL East, i Pirates si ritrovano con il seguente gruppo di esterni: Nate McLouth al centro, spesso centro molto corto; Nyjer Morgan a sinistra e Steven Pearce a destra. Pronto a subentrare il non più giovanissimo Brandon Moss. In prima base ci sarà Adam LaRoche, in terza il fratello Andy LaRoche, in seconda, e batterà numero due nel lineup, Freddy Sanchez, mentre Jack Wilson coprirà il ruolo di interbase. Ryan Doumit batterà probabilmente quarto e farà il ricevitore. Panchina per Eric Hinske e Ramon Vazquez.
Previsione: 75 W.
Cincinnati Reds
L'incertezza della franchigia dell'Ohio sta principalmente nel rapporto tra il nuovo GM Walt Jocketty, nominato sul campo dopo il licenziamento di Wayne Krivsky, ed il manager, già sul posto prima della nomina di Jocketty, il "famigerato" Dusty Baker. Dusty, per dire la verità , nel 2008, ha dato segni incostanti.
È ancora il gran protettore dei veterani oppure ha capito che la vera forza (unica?) dei Reds sta nei giovani? Le continue promozioni dal AAA alla squadra di MLB sono forse il segno che il grande vecchio sta cedendo? Anche Jocketty sta cercando di capirlo.
La rotazione appare buona: Edinson Volquez è un talento che ricorda Pedro Martinez. Johnny Cueto ha dato segni di brillantezza, saprà ripetersi? Aaron Harang e Bronson Arroyo sono due veterani ai quail si chiedono, per il momento 200+ IP di lavoro libero da infortuni. Per il quinto spot nella rotazione ci sono: Ramon Ramirez, Homer Bailey, l'eterna promessa e Micah Owings.
Nel bullpen Francisco Cordero sarà il closer. Il resto dei rilievi è avvolto dall'incertezza: Jared Burton, Bill Bray, il mancino neoarrivato Arthur Rhodes ed altri due o tre sapranno costruire il ponte dai partenti fino al nono inning?
Joey Votto e Jay Bruce sono le due mazze che trascineranno questi Reds. Introno a loro il seconda base Brandon Phillips ed il terza base Edwin Encarnacion. Il posto di leadoff sarà di Willy Taveras, certo un tipo di giocatore che Dusty sembra amare. Chiude l'infield Alex Gonzalez all'interbase, mentre Norris Hopper e Chris Dickerson si divideranno gli altri AB in campo sinistro. Ramon Hernandez sarà il catcher. Non certo un lineup che fa paura, ma si iniziano a vedere giocatori con qualche tipo di futuro.
Previsione: 70 W.