Shannon Brown, immarcabile contro Kentucky
Dopo tre appassionanti finali di regional, era lecito aspettarsi che nella finale di Austin il pathos fosse inferiore alle altre.
Ma il confronto tra Kentucky e Michigan State era già sulla carta molto intrigante, e la gara non solo ha mantenuto fede alle attese ma le ha addirittura superate; come altro si può descrivere se non come memorabile una partita risolta dopo due supplementari, dove lo scarto massimo è stato di otto punti, e con un instant replay (durato in realtà quasi dieci minuti) per decidere se il punteggio era pari o meno alla fine dei 40 minuti?
Alla fine hanno prevalso gli Spartans per 94-88, e come resteranno negli occhi le immagini della esultanza di Torbert e compagni, altrettanto indelebile è il ricordo delle lacrime del leader dei Wildcats Chuck Hayes a fine gara.
Riassumere in breve la cronaca è come leggere solo l'inizio e la fine di un romanzo appassionante: il primo allungo è di MSU sul 23-16, al quale UK risponde con un parziale di 11-0.
Si prosegue in equilibrio fino all'intervallo; la partita ha un ritmo frenetico, gli Spartans corrono quasi ad ogni possesso e i 'Cats rispondono, i coach sfruttano appieno le panchine lunghe e dopo 7 minuti sono già nove i giocatori scesi in campo per entrambi. Protagonista del primo tempo è Patrick Sparks: il transfer da Western Kentucky ha già messo a segno quattro triple, buon segno per UK (19-0 fino a ieri quando Sparks ne segnava almeno due).
Nel secondo tempo nuovo allungo di MSU, che arriva fino al +8 sul 70-62 a 5 minuti dalla sirena; ma arriva la rimonta di Kentucky con gli Spartans che sentono la tensione. Il pareggio arriva con l'unica tripla di Sparks del secondo tempo proprio allo scadere, dopo una apparentemente interminabile serie di rimbalzi sul ferro; inizia così uno degli instant replay più lunghi che si ricordino, con gli arbitri al tavolo a vedere e rivedere da ogni angolazione possibile se Sparks abbia o no toccato con la punta del piede l'arco mentre scoccava il tiro.
Alla fine il canestro viene convalidato, l'inerzia è ora tutta per Kentucky che sale sul +4, ma una tripla di Shannon Brown in una azione con ben cinque rimbalzi in attacco rimette MSU in scia. Si arriva al pareggio sul 81-81 a un minuto dalla fine, ma UK non riesce nemmeno ad arrivare al tiro nell'ultima azione che poteva darle la vittoria.
Nel secondo supplementare gli Spartans vanno subito avanti e non si volteranno più; lo schiaccione su rimbalzo d'attacco di Paul Davis significa il +5 ed è il punto esclamativo della vittoria degli Spartans.
Miglior giocatore del regional è la guardia Shannon Brown; noto soprattutto per le sue schiacciate e con meno del 30% da tre in stagione, ha giocato la partita dell'anno: 24 punti con 8/10 al tiro e 5/6 nelle triple. Ottime prove statistiche anche per Maurice Ager (21 punti e 8 rimbalzi) e il citato Davis (15 punti e 11 rimbalzi), ma è la vittoria di un gruppo ritenuto fino ad oggi di "underachievers" e che in questi due weekend ha smentito tutti i critici dentro e fuori East Lansing.
Nelle Final Four li aspetta North Carolina, e dopo aver battuto Duke e Kentucky c'è l'occasione per i ragazzi di Tom Izzo di una tripletta contro programmi tra i più prestigiosi del college basket.
Ai Wildcats resta l'ovvia delusione di essere arrivati ad un passo da St. Louis, pur se protagonisti di una partita destinata ad entrare nella storia del torneo, come ha detto coach Tubby Smith.
La prossima stagione dovrebbero essere tutti di ritorno (tranne proprio il senior Chuck Hayes), e molto incoraggiante in prospettiva è la prova del centro freshman Randolph Morris, miglior marcatore con 20 punti.