Rashad McCants attorniato dai giocatori di Villanova
La finale a Syracuse sarà North Carolina-Wisconsin: niente imprese per Villanova e NC State, anche se dopo venti minuti di gioco nessuno si sarebbe sorpreso nel vedere una finale di regional con attori diversi.I Wildcats andavano a riposo sul 33 a 29 dopo essere stati sopra anche di 12 mentre i Wolfpack tenevano Wisconsin a solo 21 punti contro i loro 30.
Un intervallo però può cambiare molte cose soprattutto nel torneo NCAA dove la pressione gioca spesso brutti scherzi.
Lo sa bene Rashad McCants che dopo 20' era fermo a soli due punti coi suoi tiri che non sembravano avere intenzione di smettere di litigare col ferro. Fortuna per i Tar Heels che McCants abbia un buon metodo per difendersi dalla pressione: la superstizione. Entrato negli spogliatoi la guardia di UNC ha cambiato scarpe tornando a quelle vecchie ed ecco che nel secondo tempo arrivavano 15 punti: a volte basta poco per far tornare la fiducia.
Non è stato solo McCants a cambiare registro nel secondo tempo dopo 20' in cui Villanova sembrava poter far rivivere il mitico upset di vent'anni fa in cui batterono in finale la Georgetown di Ewing con una partita perfetta.
Senza Sumpter, il vero leader dei Wildcats, bloccato dall'infortunio subito contro Florida, coach Wright è stato costretto ad arrangiarsi usando spesso 4 guardie e Sheridan in mezzo, non esattamente un centro di stazza.
I suoi hanno eseguito alla perfezione nel primo tempo con Foye perfetto al tiro (28 punti alla fine per lui) mentre i Tar Heels non erano mai riusciti a sfruttare il loro enorme vantaggio fisico. A metà del secondo tempo però la partita perfetta dei Wildcats aveva una pausa e, con un Fraser incapace di ripetere la grandiosa prestazione messa in campo contro Florida, arrivava inesorabile il parziale firmato Tar Heels: dal 44 pari a metà ripresa al 60-50 per UNC a 5 minuti dalla sirena.
I Wildcats però sono quelli che a inizio stagione hanno rischiato un incidente aereo, una sorta di illuminati sulla via per il torneo: una sfuriata di Lawry rimetteva i suoi a contatto e provocava il quinto fallo di Felton, l'unico giocatore a cui Roy Williams non può rinunciare. A Lawry si aggiungevano Nardi e Foye per il 64-62 UNC a 40 secondi dalla fine. Le speranze dei Wildcats sul -3 sono affidate a Ray, ancora deludente ma pur sempre il leader dei Wildcats, che va dentro, sente il fischio, e va ad appoggiarne due.
Con la panchina di Villanova in piedi a festeggiare e il terrore negli occhi di McCants e compagni arriva la decisione di quelli con le strisce: passi, traveling e partita praticamente chiusa. La magnifica corsa dei Wildcats si ferma a un fischio dal traguardo, vince UNC per 67 a 66 dopo aver rischiato molto più del prevedibile.
Meno concitato il finale della gara che ha preceduto la vittoria di Felton e compagni. Wisconsin è partita piano e si è trovata sotto per 23 a 13 dopo dieci minuti di gara con i Wolfpack pronti a realizzare tiri da oltre l'arco per sfruttare la pessima vena al tiro dei Badgers che è riuscita a restare in partita grazie a Tucker, l'unico a trovare con costanza il canestro nel primo tempo: "Il primo tempo è stato uno dei peggiori 4 della stagione, - ha dichiarato Chambliss, a secco dal campo nel primo tempo - nel secondo tempo sapevamo cosa dovevamo fare" .
E infatti dopo essere andati a riposo sotto di 9 e con la miseria di 21 punti a referto i ragazzi di Bo Ryan si sono guardati negli occhi e sono riusciti a ritrovare il gioco che li aveva portati fino alle sweet 16. L'inizio di ripresa dei Badgers è stato uno di quelli che non concedono repliche: 27-7 in 11' con le triple di Hanson e Chambliss e la capacità di andar dentro di Tucker, autore in completa solitudine del parziale di 8 a 0 che ha chiuso la gara.
"Abbiamo giocato fino a quando eravamo esausti - il commento amaro di Hodge - abbiamo dato tutto" . Troppo completi e troppo potenti i ragazzi di Ryan per non pagare a rimbalzo (17 a 29) e nella produzione dal post, praticamente nulla per i ragazzo di coach Sendek.
Finisce 65 a 56 per Wisconsin con Julius Hodge che chiude la sua carriera universitaria con 14 punti, 5 assist e 5 rimbalzi, un all-american nonostante il 4/16 al tiro e la mancanza del suo nome nei tre quintetti eletti in settimana.