Facile primo turno per Chris Paul…
Il primo turno del Bracket di Albuquerque è andato in netta controtendenza con il resto dei Bracket di questa pazza edizione del Torneo NCAA.
Tutte e otto le prime teste di serie del raggruppamento si sono qualificate per il 2° turno, senza avere particolari problemi nello sbarazzarsi delle loro contendenti.
La n.1 del seeding Washington, da molti considerata una delle possibili eliminate nei turni preliminari, giocando un primo tempo da testa di serie numero 1, si è sbarazzata dell'ostacolo Montana, permettendo a coach Romar di ruotare ampiamente i propri uomini e preservarli per i turni successivi.
Non a caso, dopo aver chiuso il primo tempo avanti di 17 punti, nel secondo tempo, con la panchina degli Huskies spesso in campo, i Grizzlies sono riusciti a rimontare, segnando 51 punti nella seconda frazione e finendo con il 50% dal campo, senza mai riuscire a impensierire più tanto il vantaggio accumulato da Washington.
Gli Huskies sono riusciti a sopperire alla giornata non proprio positiva di Nate Robinson, che ha chiuso con soli 9 punti segnati, ma con 5 assist, con l'ennesima ottima prova di Brandon Roy, 16 punti uscendo dalla panchina, a cui vanno aggiunti i 10 dell'altro panchinaro di lusso, Jamaal Williams. Per il resto partita che tirando col 55% complessivo, difficilmente poteva essere persa da Washington.
Al 2° turno gli Huskies affronteranno Pacific che elimina Pittsburgh con un primo tempo fotocopia di quello giocato dai suoi prossimi avversari. Una prestazione offensiva da fantascienza per l'ex squadra di Olowakandy, chiusa con 45 punti segnati e il 58% dal campo e un +15 che sapeva già di condanna per i Panthers. Nella ripresa l'unico a tentare la rimonta è stato Krauser, autore di 25 dei suoi 27 punti nella seconda frazione, ma il resto del team è apparso molto al di sotto delle proprie prestazioni standard e così i Tigers raggiungono il 2° turno del Torneo per il secondo anno di fila.
Chris Taft, molto atteso alla vigilia del torneo, ha chiuso con una doppia-doppia, ma non ha inciso molto sull'andamento della partita, anche perche' poco cercato dai compagni, soprattutto nella ripresa, quando l'assalto dei Panthers è stato cercato più attraverso le triple che con il gioco sotto.
A Nashville, il trio delle meraviglie di Georgia Tech: Jack, Bynum e Elder combina per 52 punti totali che bastano per tenere a bada le velleita' di George Washington, arrivata a questa partita con un record migliore dei finalisti dello scorso anno. Per il resto la supremazia a rimbalzo degli Yellow Jacket e la prova ridicola dalla lunetta dei Colonials (4/16), hanno aiutato a scavare, all'inizio del secondo tempo, quel solco incolmabile che ha permesso a coach Hewitt di festeggiare un'altra vittoria in questo magico finale di stagione, che sembra far sognare ancora una volta i tifosi tutti in rigoroso giallo d'ordinanza.
Per George Washington la nota positiva viene dall'anglo-africano Mensah Bonsu, lungagnone molto atletico che chiude con 15 punti e 6 rimbalzi, dominando il duello tutto internazionale con l'australiano Schenscher, tenuto a 0 canestri dal campo anche dalla colpevole latitanza di passaggi da parte dei suoi compagni.
Georgia Tech troverà nel 2° turno un avversario molto scomodo, Louisville, guidata da un mago del Tournament come Rick Pitino. I Cardinals non hanno avuto vita facile contro Louisiana-Lafayette, come previsto dal loro coach nel pregara, e solo negli ultimi due minuti, grazie soprattutto al calo degli avversari in attacco e all'infallibilità di Garcia dalla lunetta, hanno chiuso positivamente la gara. La stella dei Cardinals ha chiuso con 27 punti e un immacolato 9/9 nei liberi, decisivo nei minuti conclusivi, ma Pitino dovrà sperare che i suoi migliorino la fase offensiva, se vogliono battere Georgia Tech nel turno successivo.
Infatti nonostante una percentuale dal campo e soprattutto da 3 pessima, Louisville è riuscita con la propria difesa e i rimbalzi offensivi a tenere viva una partita che probabilmente con un avversario più solido, non sarebbe stata vinta.
Spostandosi verso l'Arizona, c'era da vedere se Texas Tech e Bobby Knight avevano mantenuto la forma vista all'ultimo torneo della Big-Twelve e se Gonzaga, non più Cinderella, ma tra le favorite del Bracket, riusciva a superare Winthrop, accreditata della striscia piu' lunghe di vittorie consecutive (18).
Il Generale fronteggiava UCLA, in una sfida che in passato sapeva di final four, ma che ora vale un 2° turno al Torneo. I Bruins si sono qualificati in extremis, usufruendo anche di qualche aiuto extracestistico dal Comitato NCAA, mentre i Red Raiders arrivano, come detto, da un finale di stagione alquanto positivo e sono una delle mine vaganti del Bracket.
Texas Tech fronteggiava una delle migliori difese del college basket, ma e' sembrato non accorgersene, fin dai primi istanti. Un incredibile 62% dal campo, chiaramente best nella stagione, aiutato da una difesa dei Bruins da brividi, soprattutto nel secondo tempo, ha permesso ai ragazzi di coach Knight di avere una serata tranquilla.
Brandon Ross, ancora una volta, ha mostrato il suo talento offensivo, chiudendo con 28 punti, coadiuvato dai 19 di Jackson, 16 dei quali nella ripresa, ma è stata la supremazia in vernice che ha lanciato i Red Raiders verso la vittoria, con i Bruins, che come al solito, hanno pagato il poco peso sotto canestro.
Oltretutto nell'ultima serata di Thompson (22 e 7 di solida fattura), si son visti tutti i 18 anni di Jordan Farmar, il freshman sensazione di quest'anno, bloccato ad un orribile 1/9 dal campo, con 0/2 ai liberi e 4 palle perse. La pessima serata del play di UCLA e dell'altro freshman Afflalo (1/7 per lui) ha tolto una delle armi più importanti in mano a coach Howland, che non è riuscito ad arginare in difesa lo strapotere fisico degli avversari, chiudendo un'altra deludente annata sotto gli eucalipti di Los Angeles.
Texas Tech, nel 2° turno dovrà vedersela con Gonzaga, che seppur soffrendo nel primo tempo, ha chiuso la striscia vincente di Winthrop e cercherà di superare la maledizione che la vede sempre battuta negli ultimi anni, da quando non è più considerata una delle sorprese del Torneo. La sfida, chiusa dagli Zags, solo negli ultimi cinque minuti con un parzialone di 14 a 4, ha visto il dominio di Morrison, attestatosi a quota 27 e la consistente prova a centro area, piu' nella ripresa che nel primo tempo, della coppia Batista-Turiaf, che hanno mitigato la pessima prova in regia e al tiro di Raivio, battuto costantemente per gran parte della gara da Martin. Per Winthrop career-high per Martin con 22 punti e per Williams con 17, ma un secondo tempo in cui è sembrato che gli Eagles sentissero il profumo dell'upset, avendone un po' timore.
Il tabellone delle promosse del primo turno del Regional, lo chiudono West Virginia e la n.2 Wake Forest (favorita per molti per l'approdo a St.Louis), che battono in maniera molto differente Creighton e Chattanooga.
I Mountaineers vincono una partita dal finale thrilling, in cui Creighton ha il tiro per vincere ad una manciata di secondi dalla fine con Nate Funk, il best scorer dei BlueJays, ma Tyrone Sally fa una magia, stoppando il tiro di Funk e volando in contropiede per l'affondata che regala a West Virginia la sfida con Wake Forest. Creighton paga i problemi di falli che hanno fermato per tutto il secondo tempo il suo miglior giocatore Mathies e la scarsa circolazione nel gioco offensivo. Sfida fra due squadre che fanno del tiro da tre il loro credo, che ha vissuto nel pieno equilibrio fino alla fine, quando Sally, fin li' deludente, si è inventato la giocata dell'anno che ricorderà per molto tempo.
Ad attendere i Mountaineers nel turno successivo sono i Deamon Deacons di Wake Forest, che si sbarazzano, con un secondo tempo da grande squadra, di Chattanooga, sorprendente avanti di 3 punti alla fine del primo tempo. Nella ripresa guidati dall'estro di Chris Paul (20 alla fine con 6 rimbalzi e 5 assist) e aiutati dall'infinità di palle perse dei Mocs, anche grazie ad una difesa quasi asfissiante, Wake è riuscita a prendere il largo fin dall'inizio e non si è più voltata indietro.
Per la favorita di molti analyst si profila un secondo turno non proprio agevole e la consapevolezza di non poter regalare un tempo come fatto ai Mocs, per non rischiare delle brutte sorprese.