Rajon Rondo ha buone chance di essere eletto Freshman of the Year !
Quando una squadra campione di conference perde per termine dell'eleggibilità ben cinque senior, in genere il minimo che si prevede è una stagione di transizione. Questo è quanto è successo a Kentucky, eppure ritroviamo i Wildcats saldamente in testa alla SEC East, probabile prima testa di serie per il torneo di conference e stabilmente nelle top 10 del ranking nazionale.
E questo è quanto succede ad un programma che ha lanciato nel quintetto base due freshman presenti nei Mc Donald's All-American, il centro Randolph Morris e la guardia Rajon Rondo, aggiungendo il transfer da Western Kentucky Patrick Sparks, guardia tiratrice designata; in panchina vi sono altri due freshman di impatto quali le guardie Joe Crawford e Ramel Bradley.
Rondo ad oggi è il favorito per freshman dell'anno; non è il giocatore che impressiona per doti atletiche e velocità sopra la media, ma possiede una completezza ed una intelligenza rare per un primo anno, e soprattutto è un eccellente difensore che si è inserito a perfezione nel sistema di gioco di coach Tubby Smith. Con i suoi 210 cm Morris è il primo potenziale centro di impatto a Lexington dai tempi di Magloire; è ancora molto acerbo ma ha già mostrato sprazzi interessanti in attacco e difesa (vedi la partita contro Mississippi State), ed ha ampi margini di miglioramento se resterà al college almeno altri due anni.
I leader dei Wildcats restano comunque le due ali reduci della scorsa stagione, ossia il senior Chuck Hayes e lo junior Kelenna Azubuike. Hayes è l'esempio perfetto della undersized power forward, pur se sotto i 2,00 metri è sempre tra i primi rimbalzisti della conference, vero senior leader in campo e fuori. Azubuike è migliorato progressivamente nel corso degli anni fino a diventare il primo marcatore di UK, con circa 15 punti per uscita.
Nella SEC West troviamo appaiate al comando Alabama e LSU. Alabama è l'unico altro college della SEC presente stabilmente nei ranking nazionali; i Crimson Tide sono reduci dalla sorprendente Elite Eight della scorsa stagione, e stanno dimostrando che non si è trattato di un colpo di fortuna. Sono quattro i reduci del quintetto dell'anno scorso, guidati dall'ala Kennedy Winston, primo marcatore di squadra con quasi 18 punti a partita, molto versatile e capace di colpire da fuori come di sfruttare la stazza in post basso, e dalla guardia Earnest Shelton, ottimo tiratore che viaggia a 16,5 punti di media. Sotto canestro c'è l'ala forte Chuck Davis a dare sostanza (15 punti e 7 rimbalzi), mentre in regia se la sta cavando più che degnamente il freshman Ronald Steele (circa 5 assist di media, chiamato a rimpiazzare il leader della scorsa annata Antoine Pettway.
Ottima ad oggi anche l'annata di LSU. I Tigers hanno sconfitto la scorsa settimana Alabama, e, grazie alla sconfitta dei Crimson Tide contro UK, li hanno raggiunti in vetta alla division. Grandi protagonisti le due ali forti (nel senso letterale del termine) Brandon Bass (quasi 18 punti e 9 rimbalzi di media) e Glen (Big Baby) Davis, freshman di 205 cm e oltre 130 chili, pure lui poco sotto i 9 rimbalzi a sera. Se LSU riesce ad evitare passi falsi come la sconfitta col fanalino di coda Ole Miss, un posto nel torneo NCAA dovrebbe essere tranquillamente alla portata dei Tigers, che potrebbero risultare molto pericolosi in postseason grazie al loro stile di gioco fisico sia in difesa che in attacco.
Tornando alla Sec East, a seguire Kentucky ci sono i Florida Gators. Florida è reduce da stagioni ricche di aspettative grazie a roster profondi e con molto talento, ma terminate con sconfitte brucianti in posteseason. Anche quest'anno il talento non manca a Gainesville, con i Big Three Anthony Robertson (18,5 punti, primo nella SEC), Matt Walsh e David Lee, e nemmeno l'esperienza, con tutto il quintetto base di ritorno, e tutto sommato i Gators non stanno viaggiando male (record ad oggi di 9-4) e con meno alti e bassi rispetto alle passate stagioni. Tutto si deciderà in questo ultimo mese, dove sarà fondamentale per Florida il torneo di conference e soprattutto raggiungere il torneo NCAA e cercare di passare almeno un paio di turni. In caso contrario la panchina di coach Billy Donovan sarebbe fortemente a rischio".
Terza nella SEC East troviamo South Carolina. Per i Gamecocks la sconfitta inflitta a UK (l'unica dei Wildcats ad oggi nella conference) potrebbe essere la molla per un finale in crescendo e magari un invito al grande ballo del torneo NCAA. A chiudere troviamo poi Vanderbilt, destinata probabilmente al NIT, la delusione Tennessee, dove sembra che siano contati i giorni sulla panchina di coach Buzz Peterson (noto per essere stato compagno di stanza a UNC di tale Michael Jordan), e Georgia, alle prese con la lenta ricostruzione dopo il megascandalo sotto coach Jim Harrick.
Nella SEC West, al terzo posto si trova la delusione dell'anno fino ad oggi, ossia Mississippi State. I Bulldogs erano dati per favoriti nella West Division grazie all'ala forte Lawrence Roberts (preseason All-America) e ad un quintetto con quattro senior reduci dalla scorsa stagione. Eppure i Bulldogs non sono mai riusciti a trovare continuità nella stagione, nonostante Roberts stia mantenendo le aspettative, perlomeno dal punto di vista statistico (oltre 17 punti e 11 rimbalzi) e la presenza nel roster di giocatori validi, quali l'ala Shane Power e le guardie Winsome Frazier e Gary Ervin. L'impressione è che la perdita del leader, il play Timmy Bowers, abbia lasciato un vuoto più grande di quanto si pensava e che nessuno è riuscito a colmare.
La pesante sconfitta contro UK di pochi giorni fa mette ancora più a rischio anche la partecipazione al torneo NCAA e di far svanire nel nulla una stagione ricca di promesse.
Chiudono la division Arkansas, che fa notizia più per le vicende dell'ex coach Nolan Richardson che per i risultati attuali, Auburn e Ole Miss, senza speranze di postseason.