Il Giappone vince il WBC 2009

Daisuke Matsuzaka si è confermato MVP del WBC

Si è conclusa la seconda edizione del World Baseball Classic, ma il risultato non è cambiato rispetto a 3 anni fa, con la squadra nipponica di nuovo trionfante nel sud della California, e con Daisuke Matsuzaka nuovamente nominato MVP del torneo.

La finale è stata una partita davvero straordinaria, disputata fra due rivali che si erano già  affrontate 4 volte nel corso della competizione, con 2 vittorie a testa. Giappone e Corea sono state fra le poche ad aver affrontato il WBC in maniera completamente agonistica (il fatto che avessero pochi giocatori MLB ha senza dubbio aiutato in tal senso) e sono arrivate in finale meritatamente, dopo aver asfaltato rispettivamente USA e Venezuela in semifinale e dopo aver buttato fuori Cuba e Messico nella seconda fase.

Lo spirito del baseball, quello che prevede le sfide su piccole serie anzichè su gare secche, è stato comunque preservato, coi giapponesi che si sono aggiudicati la miniserie 3-2, con una gara 5 (che è coincisa appunto con la finale) emozionante, appassionante, che si è trascinata fino agli extra-innings prima di essere decisa. I coreani si sono dimostrati squadra verissima, ed il fatto che la KBO (la loro lega professionistica) sia nata solo nel 1982 non si è notato minimamente davanti a nazioni di grande tradizione. D'altra parte, se i coreani già  nel primo Classic erano arrivati in semifinale (perdendo proprio col Giappone) e se sono i campioni olimpici in carica, qualcosa vorrà  pur dire. Sono un'autentica potenza mondiale con cui confrontarsi. Una potenza che si è permessa di lasciare a casa tutti i suoi giocatori di MLB tranne uno (Shin-Soo Choo), componendo la squadra in larghissima parte con giocatori di KBO (più una manciata che gioca in Giappone).

A loro volta i giapponesi sono arrivati con un gruppo giovanissimo, con la ciliegina di Yu Darvish, il 22enne per metà  iraniano, ambito da tutte le squadre MLB ma per ora inavvicinabile.

La Finale

La Corea si è affidata a Bong, ex partente MLB ed ora stella della KBO. Bong, nel corso del torneo, aveva già  affrontato e sconfitto due volte i giapponesi: 5.1 IP, 0 ER il 9 marzo (1-0 il finale), 5.1 IP, 1 ER il 17 marzo (4-1 il finale). Il Giappone invece ha dato la palla a Hisashi Iwakuma anziché Yu Darvish, un po' a sorpresa. Iwakuma è il Sawamura Award Winner in carica (l'equivalente del Cy Young Award americano), quindi non è proprio l'ultimo della fila, ma ciononostante tutti si aspettavano la stellina Darvish.

I giapponesi sono partiti subito forte nella parte alta del primo, con un singolo di Suzuki. La loro cultura del bunt però ha fatto si che il loro miglior hitter del torneo, Nakajima, sia stato costretto a sacrificarsi. L'inning si è chiuso senza punti realizzati, ma con due lasciati in base. Iwakuma ha risposto con un K e 2 groundouts di routine, con quella sinker straordinaria di cui è dotato.

Il Giappone ha sprecato altri 2 corridori nel secondo, ma nel terzo è finalmente andato a segno. Singolo di Nakajima, seguito da un errore del seconda base coreano Ko, che ha permesso ad Aoki di arrivare in base salvo. Con 2 in base e 0 out, Johjima ha provato inutilmente a sacrificarsi due volte (palla in foul), prima di battere in un force out in seconda. Con uomini agli angoli ed un out, il singolo di Ogasawara ha portato a casa Nakajima per il vantaggio, poi un altro singolo da parte di Uchikawa ha caricato le basi, ma Kenta Kurihara ha battuto nel doppio gioco 5-4-3 per chiudere l'inning senza fare ulteriori danni. Il Giappone è dunque passato in vantaggio, ma è stata più grande la sensazione dell'occasione persa.

Strepitosa è stata però la partita di Iwakuma, che ha perso il perfect game solo dopo 3.2 IP, su un singolo di Hyun-Soo Kim. Nel quinto il Giappone ha fatto uscire Bong mettendo nuovamente uomini agli angoli con 0 out, ma il nuovo entrato Jong ha messo K Johjima ed Ogasawara, mentre Aoki (sul lancio del K di Ogasawara) si è fatto cogliere rubando, sprecando altri uomini sulle basi. Nella parte bassa, Iwakuma ha commesso il primo errore della sua partita, appendendo una slider che Shin-Soo Choo ha battuto fuori dal campo per il pareggio. Dopo cinque innings dominati dal Giappone, la situazione era sull'1-1.

Un sesto inning interlocutorio ha portato al settimo, in cui i nipponici si sono nuovamente scatenati: singolo di Kataoka, rubata, bunt a sorpresa di Ichiro che ha messo uomini agli angoli con 0 out. A Nakajima questa volte è stato permesso di battere e l'interbase non si è fatto pregare: singolo e 2-1! Ancora una volta però i giapponesi hanno buttato via dei corridori sulle basi col flyout di Aoki ed il doppio gioco di un pessimo Johjima. Nell'ottavo però hanno dato lo strappo che sembrava quello decisivo, col singolo di Uchikawa seguito dal doppio di Inaba e dalla volata di sacrificio di Iwamura, per il 3-1.

Ma i coreani hanno sette vite e nella parte bassa hanno approfittato di un Iwakuma immenso ma ormai senza più energie (e della lentezza del manager Hara nel sostituirlo). Doppio di Bum-Ho Lee, spinto in terza dal groundout di Ko e poi a casa dalla volata di sacrificio profonda del pinch hitter Dae-Ho Lee. Dopo la BB concessa a Park, finalmente Hara ha deciso di togliere il suo fantastico partente per mettere l'intoccabile Sugiuchi (letteralmente: 6.1 IP senza concedere una valida durante il Classic), leader NPB per K l'anno scorso. Sugiuchi ha chiuso l'inning senza ulteriori indugi (anche se ha concesso una linea secca, presa al volo).

Nel nono i giapponesi hanno continuato l'impressionante sequenza di uomini lasciati in base (ben 14 alla fine, senza contare quelli cancellati dai vari doppi giochi), sprecando un leadoff double di Ichiro. I coreani sono stati agli antipodi invece, e cinicamente hanno sfruttato ogni occasione per pareggiare. Così hanno fatto anche nel nono, contro il fenomeno Yu Darvish, chiamato a fare da closer (curiosamente, Darvish in carriera in NPB ha fatto solo due apparizioni da rilievo, mentre durante il WBC ne ha fatte ben 3!). Il giappo-iraniano ha iniziato la sua personale partita: K a Keun-Woo Jeong, BB a Hyun-Soo Kim, BB allo slugger Tae-Kyun Kim, K a Shin-Soo Choo, insistendo sempre tantissimo con la slider. Con 2 out, 2 in base ed il conto di 1-1, Bum-Ho Lee ha battuto (contro l'ennesima slider) il singolo del pareggio. Young-Min Ko poi è finito strikeout (col punto della vittoria in seconda base) per trascinare la partita agli extra-innings. Non poteva esserci una fine più adeguata fra i giapponesi spreconi ed i cinici ma perfetti coreani.

Nel decimo, singolo di Uchikawa contro Lim, seguito dall'inevitabile bunt di Inaba. Il singolo di Iwamura poi però non ha portato Uchikawa a casa, grazie ad una buona difesa che l'ha trattenuto in terza, ma con 2 out (dopo il popout insulso di Kawasaki, che sembrava aver sprecato l'ennesima occasione), Iwamura si è preso la seconda base e dopo una lunga battaglia col lanciatore, Ichiro ha battuto una valida al centro per il 5-3 finalmente decisivo. L'inning si è chiuso alla fine con basi cariche e K all'inguardabile Johjima. Curioso come Johjima fosse stato caldissimo per il torneo e disastroso in finale, mentre per Ichiro sia accaduto il contrario (ha chiuso la finale con 4/6, incluso il singolo da 2 punti che l'ha decisa).

Nella parte bassa, Darvish ha continuato ad essere incerto nel trovare la zona (leadoff BB), ma poi ha chiuso con 2 K ed un flyout comodo, portando a casa il secondo trofeo per i giapponesi ed incassando anche il record di K per una singola edizione del WBC (ben 20, inclusi 5 in 2 IP nella finale, nonostante la salvezza bruciata), oltre che la W per la finale. Il perdente è stato Lim, il closer coreano.

Partita vinta meritatamente dalla squadra del Sol Levante, che ha festeggiato il suo secondo titolo, battendo in finale i rivali degli anni recenti, e campioni olimpici in carica (nonché campioni mondiali Under 18 in carica). MVP, come detto, Matsuzaka, ma in finale sono stati devastanti Iwakuma (7.2 IP, 4 H, 2 ER, 6 K) ed Ichiro (4/6 con 1 doppio e 2 RBI).

Nei prossimi giorni vi proporremo anche un pezzo sulle rivelazioni di questo torneo. Nel frattempo, se volete leggere altri contenuti sul WBC dei giorni scorsi, potete andare qui.

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