Will Bynum esulta dopo il canestro della vittoria
Il torneo NCAA sabato notte è approdato nel Texas, a San Antonio, dove ha vissuto gli ultimi momenti di una stagione esaltante. All'Alamodome sono scesi in campo per primi gli Yellow Jackets di Georgia Tech ed i Cowboys di Oklahoma State, due squadre sottovalutate nei pronostici di inizio stagione che si sono guadagnate la stima di tutti cammin facendo.
Da una parte un neofita del College Basket di alto livello come Paul Hewitt di Georgia Tech, che veniva dopo un'esperienza positiva con la piccola università di Siena ed era alla prima stagione su una panchina importante come quella di Georgia Tech.
Dall'altra un veterano come Eddie Sutton con più di 700 vittorie nella NCAA, che dal 1990 si trovava sulla panchina di Oklahoma State dopo l'investitura del compianto Henry Iba.
Due allenatori, due squadre ma un solo posto per la partita di lunedì prossimo. Dovevano passare ancora quaranta minuti per rispondere a tutti gli interrogativi degli analisti: chi sarebbe stato il giocatore determinante? Quali strategie avrebbero adottato gli allenatori? Quanto sarebbe stato lo scarto tra le due squadre a fine partita? Tanti interrogativi e tante previsioni che con la palla a due lasciano finalmente il posto alla pallacanestro giocata.
La partita comincia bene per Oklahoma State che sembra trovare le giuste misure per contenere gli avversari. In attacco Tony Allen ed Ivan McFarlin entrano subito in partita e consentono ai Cowboys di prendere il comando
La preoccupazione di contenere il centro avversario Luke Schenscher costringe Sutton a chiamare il primo timeout sul primo canestro dell'australiano. Schenscher poteva essere il giocatore capace di cambiare gli equilibri della partita e questo Sutton lo sapeva, soprattutto dopo avergli visto limitare il buonissimo reparto lunghi di Kansas. Ma lo sapeva anche coach Hewitt che ad ogni possesso cercava di fargli arrivare la palla in post basso.
A togliere tutte le preoccupazioni su Schenscher ci pensava subito il suo compagno Marvin Lewis che, mettendo a segno 12 dei primi 14 punti di Georgia Tech, consegnava ai suoi il vantaggio 14-13 con 14 minuti da giocare sul cronometro. Il suo 4 su 5 dalla lunga distanza giungeva inaspettato per Eddie Sutton che era costretto ad aprire la scatola e le porte a Schenscher per i suoi movimenti al centro dell'area.
Schenscher comincia a prendere il controllo delle zone pitturate e segnando di desto e sinistro tiene lontano Oklahoma State da ogni possibile rientro. Oklahoma State deve ben presto rinunciare anche all'apporto di Allen, costretto a finire in panchina con il secondo fallo.
Per vedere il primo canestro di Jarrett Jack, l'eroe del regional di St. Louis, bisogna aspettare di superare la seconda metà del primo tempo. Jack sembra più impegnato a governare il suo attacco ed a consegnare la palla al suo centro che a mettere punti sul gabellino e questa è una buona notizia per Hewitt.
Purtroppo B. J. Elder non sembra aver recuperato a pieno dall'infortunio alla caviglia nonostante la pretattica di tutta settimana scorsa. I due tentativi falliti da 3 segnalano ampiamente che anche per questa partita dovremo fare a meno di lui.
Dall'altra parte John Lucas Jr. sembra scomparso nel nulla, tenuto lontano dal gioco per merito delle strategie difensive di Paul Hewitt che sono applicate con dedizione dalle sue guardie.
Tocca a McFarlin quindi concretizzare con continuità i giochi offensivi di Oklahoma State che tiene sempre in equilibrio il risultato, evitando che gli avversari prendano il largo. Quando a 5:54 dalla sirena Luke Schenscher schiaccia a canestro un pallone ricevuto sotto il tabellone il punteggio si porta sul 31-24 e tra le due squadre si comincia a creare il primo distacco consistente.
Un minuto dopo, un canestro da 3 di Will Bynum allontana ancora di più Oklahoma State che per i successivi minuti non riesce più a trovare la via del canestro oscurata dalla presenza e dalle braccia di Schenscher.
E' di Schenscher anche il canestro che dà a Georgia Tech il primo vantaggio in doppia cifra con il punteggio di 37-26 ma due liberi di McFarlin ed un canestro di Joey Graham restituiscono a coach Sutton qualche speranza, accorciando sul finale a 7 punti, con la prima frazione che si chiude 37-30.
Il vantaggio in doppia cifra ritorna dopo solo un minuto dalla ripresa delle ostilità , con il solito Schenscher che schiaccia facilmente a canestro, costringendo Sutton a chiamare un timeout.
A questo punto Tony Allen e Joey Graham suonano la carica e canestro dopo canestro riportano Georgia Tech a distanza di tiro. A metà ripresa cinque punti di Lucas in 40 secondi permettono ai Cowboys di tornare definitivamente in partita sul 53-51 con 8:58 da giocare. Un tempo e mezzo di assenza forzata hanno scatenato in Lucas la solida lucida follia, l'arma in più di coach Sutton nei finali di partita.
Oklahoma State non riesce ancora a dare la zampata decisiva per passare avanti definitivamente perché dopo il timeout tutta Georgia Tech reagisce con decisione. Anche Isma'il Muhammad venendo dalla panchina rende la vita difficile agli avversari, ed aiuta Hewitt a tenere sempre alta l'intensità degli Yellow Jackets
Un canestro dell'ex wildcat Will Bynum porta avanti di 6 punti Georgia Tech con 3:43 da giocare. Da questo momento Georgia Tech smette di segnare e l'inerzia della partita prende la direzione di Oklahoma State che si riporta a distanza di un canestro (65-62) con il solito canestro di Lucas ad 1:53 dalla fine.
Negli ultimi 113 secondi accade di tutto su entrambi i lati del campo. Turnovers, canestri sbagliati timeoute contro timeout nel più classico dei finali da college basket pieno di errori e di emozioni.
Ci vuole un azione chiamata da Sutton per mandare al tiro da 3 John Lucas Jr. per trovare il pareggio nei secondi finali. Il canestro di Lucas è il più classico dei remake e ricorda tantissimo il canestro decisivo contro St Joseph's del weekend scorso.
24 secondi possono essere sufficienti per vincere una partita e così dopo il timeout Georgia Tech ha l'opportunità di eliminare definitivamente gli avversari. La palla passa la metà campo, e finisce nelle mani di Bynum che si avvicina al'area, salta l'avversario diretto e va a canestro con un layup che consegna la vittoria finale a Georgia Tech con il punteggio di 67-65.
"E' stato il tiro più importante della mia vita" ha commentato Bynum al termine della partita. Per lui 11 punti in 22 minuti venendo dalla panchina degli Yellow Jackets che è stata più determinante di quella avversaria segnando complessivamente 15 punti contro i 4 dei Cowboys.
L'uomo in più per coach Hewitt è stato sicuramente Luke Schenscher, autore di 19 punti, 12 rimbalzi e 9 su 13 dal campo, una vera presenza in mezzo all'area per tutti i 33 minuti che lo hanno visto sul parquet.
Per Jack invece l'apporto dell'altro lungo Anthony McHenry è stato fondamentale. "Tony ha fatto molto per noi ma sicuramente non verrà pubblicizzato su Sportcenter. Senza di lui non penso che saremmo qui in questo momento".
Effettivamente Il lavoro di McHenry, sacrificato difensivamente insieme a Clarence Moore ed Isma'il Muhammad, è stato fondamentale per limitare la forza offensiva avversaria, soprattutto negli aiuti per escludere Lucas dalla partita.
Lucas chiude la partita solo con 11 punti e 4 su 14 al tiro, nonostante gli ultimi minuti scoppiettanti. Meglio di lui sicuramente Joey Graham con 17 punti e 10 rimbalzi ed Ivan McFarlin con 16 punti ed 8 rimbalzi, due spine nel fianco della difesa degli Yellow Jackets per tutti i 40 minuti della partita.
"Questo è quello per cui lavoriamo tutto l'anno" sono le parole della guardia B.J. Elder, ancora lontano dal recupero dell'infortunio, ma sempre pronto a scendere in campo per dare il suo contributo alla causa.
Una bella partita che ha visto uscire a testa alta anche gli sconfitti. Una stagione partita in sordina e chiusa sul podio della NCAA è sicuramente un traguardo insperato per Eddie Sutton.
A chi chiedeva al sessantottenne Sutton lumi sul suo futuro lui ha risposto perentoriamente: "penso di tornare, dovremmo avere ancora una buona squadra".
Arrivederci allora a Sutton mentre per Hewitt appuntamento a lunedì notte quando i riflettori si accenderanno sul palcoscenico della sfida con Connecticut.