Jarrett Jack ha trascinato Georgia Tech alle Final Four
Domenica sera, all'Edward Jones Dome di St. Louis, è andato in scena l'ultimo atto del Midwest Regional. Le prime due teste di serie, Kentucky e Gonzaga avevano già abbandonato il grande ballo da tempo e così la finale vedeva di fronte Georgia Tech e Kansas, rispettivamente testa di serie numero 3 e 4.
Kansas voleva centrare la seconda apparizione consecutiva alle Final Four e portare Bill Self all'epilogo del torneo per la prima volta nella sua carriera, un appuntamento sfiorato nelle precedenti esperienze con Tulsa ed Illinois. Tra i Jayhawks c'era anche un certo Wayne Simien che aveva aspettato questo momento per dodici mesi. Un emozione unica per lui ritrovarsi ad un passo da quelle Final Four che fu costretto a guardarsi impotente dalla panchina, con un braccio legato al collo per via di un brutto infortunio.
Dall'altra parte gli Yellow Jackets di Georgia Tech, reduci da una grande stagione nella ACC. Una stagione ricca di imprese come quella compiuta al mitico Cameroon Indoor dove B.J. Elder e compagni hanno interrotto la lunghissima striscia vincente casalinga di Duke. O come la partita giocata a Storrs sul campo degli Huskies di Connecticut con Georgia Tech che sconfigge la squadra di Jim Calhoun costringendola abdicare dal numero uno del ranking nazionale. Per gli Yellow Jackets era un'occasione unica per ritornare alle Final Four, evento che non centravano dal 1990, i tempi dell'indimenticabile “lethal weapon three” di Kenny Anderson, Brian Oliver e Dennis Scott.
La caviglia di Elder non ha recuperato a pieno dall'infortunio di venerdì sera contro Nevada ma coach Paul Hewitt non può fare a meno del suo contributo all'interno dell'huddle e così alla palla a due Elder è in campo a difendere i colori dell'ateneo di Atlanta. Senza il suo miglior marcatore, nella partita contro Nevada, Hewitt aveva trovato un ispiratissimo Marvin Lewis. Contro Kansas qualcun'altro doveva salire di livello e giocare la sua partita dell'anno.
Con la palla alzata la concentrazione prende il posto delle emozioni e le due squadre cominciano ad affrontarsi a viso aperto. I primi punti arrivano con un gioco da tre punti di Jarrett Jack che attacca il canestro sin dall'inizio portando subito avanti Georgia Tech. Dopo i due tiri liberi del centro degli Yellow Jackets Luke Schenscher arriva il primo time out televisivo obbligatorio, chiamato dopo 5 minuti di gioco sul punteggio di 8-4 per Georgia Tech. La partita stenta a decollare e Kansas sembra far fatica contro la difesa avversaria.
Qualche minuto più tardi un canestro di Schenscher porta a +7 il vantaggio di Goergia Tech ma in un minuto Aaron Miles e J.R. Giddens confezionano un parziale di 7-0 che riporta Kansas in parità a 13 con 11:28 da giocare. Siamo ancora a metà tempo e di Simien non si vede nemmeno l'ombra. Il protagonista della facile vittoria contro UAB non sembra in giornata e Kansas ne risente. In due minuti la partita trova nuovamente un padrone. Clarence Moore da il la ad un contro parziale di 11-0 e Georgia Tech si riporta avanti sul 24-13.
A 5:16 dalla fine Simien segna i primi due punti. Purtroppo per lui sono due tiri liberi che non gli permettono di sbloccarsi definitivamente. Simien chiuderà addirittura la prima frazione con un clamoroso 0-6 dal campo, latitando qua e la per il campo senza riuscire a trovare il bandolo della matassa. Quando manca 1:48 alla sirena Miles segna il canestro del -1 ma poco dopo Jack e Will Bynum trovano i punti necessari a chiudere la prima frazione in vantaggio di 5 sul 36-31. I primi venti minuti si chiudono con un piccolo vantaggio per Georgia Tech che grazie agli sforzi difensivi riesce a tenere gli avversari sotto il 40% di realizzazione.
Senza l'apporto di Simien, Kansas si deve aggrappare ai canestri degli esterni. Miles (9 punti) si danna l'anima per cercare di mandare in ritmo i suoi compagni mentre Giddons, Keith Langford e Michael Lee sembrano essere più in giornata degli altri. Male i lunghi. Oltre a Simien anche Jeff Greaves non riesce a entrare in partita e i due chiudono il primo tempo con un drammatico 0 su 10 complessivo al tiro.
Per Georgia Tech le cose sembrano andar meglio. Jack, autore di 13 punti, è l'assoluto padrone della partita e senza un Elder al 100% e con Lewis rientrato nei panni di co-primario, tocca a Moore aggiungerne 12 uscendo dalla panchina.
Nella ripresa dopo un paio di minuti Simien mette a segno una schiacciata che lo fa entrare finalmente in partita e poco dopo è ancora lui che segna il canestro del sorpasso a 13:04 dal termine, mandando i tifosi in delirio. Con il punteggio 43-42, Hewitt chiama immediatamente un time out lanciando la panchina di Kansas in campo a festeggiare per il sorpasso.
Uscita dal time out Georgia Tech ricomincia a macinare gioco ed a 3:54 dal termine un layup di Anthony McHenry riporta le distanze tra le due squadre a 7 punti sul 65-58. Prima dell'ennesimo time out televisivo ci pensa Langford a riavvicinare Kansas con un gioco da tre punti e poco dopo con 1:13 sul cronometro lo stesso Langford, autore di un ottimo secondo tempo, porta la partita sul 65-63.
Nel possesso successivo Miles commette fallo su Jack mandandolo in lunetta per due tiri liberi. Jack fa 1 su 2 e mette tra Georgia Tech e Kansas solo un canestro da 3 punti (66-63). Sul secondo libero sbagliato è Simien a prendere il rimbalzo con ancora 39 secondi da giocare. Kansas va in attacco e riconsegna la palla a Simien che sbaglia il canestro del -1. Greaves prende il rimbalzo e poco dopo la palla finisce a Giddens che mette a segno un preziosissimo tiro da 3 per pareggiare la partita a 66, con 19 secondi sul cronometro.
Hewitt chiama subito time out per spiegare l'ultimo gioco ma al rientro la palla finisce nelle mani di Lewis che sbaglia il suo layup, rimbalzo nelle mani di Bynum che ha un'altra opportunità ma la fallisce, quindi la palla finisce ancora agli Yellow Jackets che non riescono a ribadire a canestro con Moore. Punteggio in parità e tutti ai tempi supplementari.
Al via del supplementare Langford subisce fallo e porta avanti Kansas segnando due tiri liberi. Questo sarà l'ultimo vantaggio per i Jayhawks che lentamente cadono sotto i colpi di Jack, capace di mettere a segno 8 punti nei 5 minuti decisivi. La partita finisce così 79-71 per Georgia Tech che si guadagna il biglietto per San Antonio e la sfida con Oklahoma State.
“Diverse squadre sono unite sul campo ma al di fuori del campo ognuno prende la sua strada. Questa squadra ha lavorato insieme dentro e fuori dal campo. Siamo uniti e questo ha contribuito al successo” ha commentato Isma'il Muhammad che ha dato il suo apporto soprattutto in difesa dove ha preso lo sfondamento decisivo in overtime che ha costretto ad uscire per falli Langford. Langford, autore di 15 punti, ha aggiunto: “è una delusione. Dobbiamo tornare a lavorare e farci trovare pronti per il prossimo anno”.
“Mi hanno raddoppiato efficacemente tutta la partita” sono invece le parole di Simien che lascia il campo con 11 punti ed 11 rimbalzi ma solo 4 su 14 dal campo. Buona la partita di Giddens che chiude con 15 punti e 6 su 13 al tiro, decisivo con 3 triple, e Lee con 11 punti, mentre Miles, in difficoltà nella ripresa, ha fermato il suo fatturato a 11 punti ed 8 assists con 5 palle perse.
L'MVP del regional è ovviamente Jarrett Jack che grazie a 29 punti, 9 rimbalzi e 6 assists non fa rimpiangere l'assenza del compagno Elder che, in 12 minuti di partita, riesce a malapena ad evitare il trilione. “Jack ha fatto un mucchio di canestri importanti per loro. Ogni volta che avevano bisogno del suo aiuto lui puntualmente metteva un canestro” è il commento di un frustratissimo Miles al termine della partita.
Ottimo l'apporto di Moore dalla panchina che in 29 punti mette a segno 14 punti e del centro Schenscher, praticamente infallibile dal campo (5 su 5) e dalla lunetta (5 su 6). Georgia Tech tira meglio (45% dal campo) e vince inaspettatamente anche la lotta sotto i tabelloni, una specialità dei Jayhawks che dopo aver vinto le altre tre partite del torneo con un margine medio di 22 punti si devono arrendere all'impeto degli Yellow Jackets.
Le speranze di Georgia Tech di vincere il torneo sono ora nelle mani, anzi nella caviglia, di B.J. Elder e dei loro fisioterapisti. Per battere un'indiavolata Oklahoma State ci vorrà tutto l'organico al completo. Dopodiché Duke o Connecticut sono obiettivi alla loro portata, visto che entrambi sono uscite sconfitte contro la squadra di Hewitt.
Per Kansas e Self non sarà facile leccarsi le ferite. La prossima stagione dipenderà molto dalle decisioni di Simien che, da junior, potrebbe farsi ipnotizzare dal fascino della NBA. Solo Greaves dovrebbe lasciare Lawrence con il freshman David Padgett pronto a sostituirlo. Per il futuro nella prossima stagione arriveranno sicuramente Russell Robinson da Rice (New York), il classico play dell'area newyorkese, il solito centro bianco Alexander Kaun e Darnell Jackson un ala fisica di due metri.
Tutti e tre non sono stelle ma sono tra i migliori 50 prospetti in uscita dalle High School, i giocatori giusti per 4 anni di college. Inoltre salgono nelle ultime ore anche le quotazioni di Malik Hairston, una guardia di 6 piedi e 5 tra i primi 10 giocatori della classe 2004. Per arrivare a lui dovranno battere la concorrenza delle solite UCLA, Michigan ed Ohio State.
Insomma, sicuramente i tifosi di Kansas saranno delusi ma sanno bene che in futuro non mancheranno altre opportunità per arrivare alle Final Four ed al titolo. Per quelli di Georgia Tech invece non bisogna parlare di futuro ma di presente. Con Cremins, Marbury ed Harpring avevano sfiorato le Final Four ma sabato notte, con questi ragazzi, avranno la possibilità di rivivere un'emozione che mancava da ben 14 anni. In fondo il College Basket è proprio questo, emozione allo stato puro.