Div II: viaggio nell’ignoto

Terence Hill: guardia di Kennesaw State University

Tutto esaltato dagli articoli scritti per il secondo turno del torneo Ncaa, mi sono messo in contatto con il caporeddattore della sezione college basket di Playit (per tutelare la sua privacy utilizzerò uno pseudonimo) : FRANCo LIVornEsi.
Io: "Franco, che ne dici se faccio un paio di articoli sulle partite delle elite 8?"
Franco: "Come?!? Vuoi scrivere ancora?"
Io (innocente): "Si non sei contento?"
Franco: "Come quando perde Kansas… cioè volevo dire… evviva."
Io: "Allora pensavo di scrivere un pezzo su Saint Joseph's, visto il successo del primo."
Franco: "Un successone proprio… peccato che il pezzo sia già  coperto…"
"Come già  coperto? Uffa, allora faccio quello su Nevada."
"Coperto!"
"UAB?"
"Coperto!"
"Du…?"
"Coperto!"
"Vabbè allora preparo un altro articolo denso di ironia e intelligenza come al solito."
"Noooo…
"Perchè no?"
"Perchè non devi sprecarti per questi lavoretti da scribacchini. Tu meriti di più."
"???"
"Avevo in mente di farti fare un articolo sulle finali…"
"Wow le finali a me?"
"Sì proprio a te un bell'articolo sulle finali di Division II"
(con una vena di delusione) "Ah… esiste una Division II? E giocano pure loro le finali?"
(Mellifluo) "Certo! Al di là  dell'oceano sono seguitissime forse più della stessa Division I. La gente combatte letteralmente per avere l'occasione di assistere dal vivo a questo evento. Playit deve assolutamente seguirlo e tu sei l'unico che può farlo. (Non so perchè, ma mi sapeva di lisciata)"
"Sarà …"
"Alvise, fidati! Ti giuro che un articolo così non lo darei a nessun altro!"
"Ma Franco, io di Division II non so proprio niente potrei commettere degli errori."
"Non ti preoccupare tanto a nessuno gliene frega niente della Div….. ehm sarai bravissimo come sempre!"
(sfiduciato) " Se Max (si tratta del capo supremo del sito, ovviamente anche qui ho usato uno pseudonimo) è d'accordo io provo a farlo."
"Ci penso io a convincerlo tu provaci. Contiamo su di te!" (solo inseguito ho scoperto che l'idea era partita proprio da Max e Franco era un mero esecutore.)
Detto questo finisce la conversazione e così io mi sono trovato nella piacevole situazione di cercare informazioni per un articolo con il vago sospetto di essere stato fregato.

Il primo passo è stato quello di andare su Espn certo che lì avrei trovato un sacco materiale da "rielaborare",e, infatti, tack in un secondo individuo la pagina che mi serve "Division II tournament" apro e trovo i risultati dei vari regionals che hanno portato alle elight 8 e scopro che la finale per il titolo la giocheranno Kenshaw State (mai sentita) e Southern Indiana (come prima).Ottimo.

Quindi, cerco il link per i recap… cerco il link per i recap… continuo a cercare i link per i recap… Dopo dieci minuti di questo esercizio, quando gli occhi prendono la classica conformazione a pesce palla, appare un banner che recita "Division II sucks"; traducibile in italiano con: "tanto a nessuno gliene frega niente della Division II". Il mio vago sospetto di essere stato fregato diventa ogni istante più concreto.

Non mi demoralizzo e con po' di fortuna e molta pazienza trovo quello che mi serve. Insomma, lo stretto indispensabile per tirare giù due pagine striminzite e salvare la faccia. Adesso che so la verità  non ve la meno vendendovi un prodotto che oggettivamente è mediocre. Il livello globale non è nemmeno lontanamente avvicinabile a quello della Division I.. Gli indizi sono molteplici dal colore della pelle di molti dei giocatori, al fatto che qui i senior siano la regola e non l'eccezione, (nessuno viene a prenderli per portarli nell'Eldorado NBA), al numero degli spettatori delle finali che a fatica supera i 2000, all'altezza non eccelsa, nemmeno nelle squadre che hanno dominato la stagione regolare e adesso sono arrivate in finale.

A titolo di esempio posso citarvi un articolo che nell'introdurre la semifinale di quest'anno tra Kennesaw State e Humboldt State, recitava testualmente: "The 'Jacks (soprannome dei giocatori di Humboldt State) che hanno perso solo 5 partite quest'anno, presentano una maggiore altezza (rispetto a Pfeffeir sconfitta da Kennesaw nei quarti) in grado di combattere il forte gioco interno degli Owls (gufi, soprannome di Kennesaw)." Fin qui nulla di strano un'analisi oggettiva, ma qual è la fantomatica altezza che possono vantare i giocatori della HSU idonea a fermare i loro avversari? Il giornalista non perde tempo e ce lo spiega subito: "Cinque (dico ben 5) giocatori di Humboldt State sono alti 6'6″ o di più." Per chi non lo ricordasse quella misura,riportata nel sistema metrico decimale, dice 1 m e 96cm.

Cioè una squadra che arriva in semifinale a livello nazionale viene considerata alta perché ha ben 5 giocatori di 1 e 96 o più. Preciso che verificando i tabellini ho scoperto che i giocatori effettivamente utilizzati sono solo 4 (di cui due riserve dallo scarso minutaggio) e tutti alti esattamente 6 piedi e 6, compreso il centro, non chè stella della squadra .
Kennesaw State l'armata del gioco interno, è di pochissimo più alta, (anche qui il centro è alto un metro e 96), ma possono schierare addirittura un due metri: tale Kevin Mc Donald! Prima che vi facciate strane idee vi dico subito che è bianco e che nonostante sia un gigante tra i nani, parte dalla panca. Il motivo è presto detto offensivamente è utile come una sciarpa in una sauna. A sua difesa va detto che qualche rimbalzo lo prende (e ci mancherebbe! Dai dieci cm al tuo centro titolare qualcosa ti deve pur finire in mano!!!!!).

Tuttavia, a parte la facile ironia in cui cado anche io (i centri non esistono in NBA e vorremmo trovarli qui, ma siamo seri), il giudizio deve tenere in considerazione la diversa scelta economica e strutturale dei college che compongono la division II. Si tratta di atenei dove i budget riservati allo sport sono limitati e solo i migliori atleti in assoluto ricevono borse di studio complete, mentre gli altri, per pagarsi il college, si arrangiano con prestiti e lavori per l'università . Gli studenti atleti, dunque, vengono un po' aiutati non portati in carrozza o detta meglio comprati come in division I. Questo non esclude il fatto che negli anni qualche personaggio di Division II sia arrivato a buoni livelli. Volete esempi? per il basket Earl Monroe, Phil Jackson, Maurice Cheeks (dopo è probabile che gli scout si siano stufati di cercare seguendo la massa), per il football tra i tanti Adam Vinatieri e per il baseball cito Tino Martinez.

Ritornando a parlare della semifinale, ha vinto Kennesaw 81 a 67 che pur prendendo meno rimbalzi (40 a 35 a favore di HSU) ha imposto il suo gioco interno (49 punti nella zona pitturata contro 16) tirando con 47.5% dal campo e riuscendo nel contempo a difendere forte. I 'Jacks alla fine hanno tirato con il solo 37 % subendo la difesa asfissiante degli Owls (22 turnovers di Humboldt) in pratica un dominio fisico nettissimo su una squadra che in preseason era considerata la numero 1 a livello nazionale.

I mattatori della partita sono stati: l'ala centro Georghy Joseph (come detto alto 1,96) per lui un solido 24 più 10 frutto di un devastante 10 su 13 dal campo e, insieme a lui, il mito di noi grandi e piccini l'uomo il cui nome non può non suscitare forti emozioni: Terrence Hill che ha segnato 22 punti come aveva già  fatto nei quarti contro Pfeiffer. Alto un metro e 92 non è biondo (è pelato) non ha gli occhi azzurri (neri) non è nemmeno bianco, che io sappia non ha neppure un amico grosso con la barba, ma come si fa con quel nome a non eleggerlo a proprio mito? Lo vogliamo MVP delle final 8. infine per girare il coltello nella piaga, Kevin Mc Donald in 17 minuti di utilizzo ha fatto zero su due, ha preso 4 mostruosi rimbalzi e ha fatto 4 falli"

Kennesaw State, dopo questa vittoria, affronterà  sabato sera (ora italiana) Southern Indiana, che con un upset clamoroso ha eliminato la favoritissima Metro State University, la numero uno del rank nazionale, nonché squadra imbattuta da ben 31 partite, finalista in tre delle ultime 5 edizioni e vincitrice di due titoli. Adesso la più lunga striscia di w ancora attiva è proprio quella di Kennesaw con 28.

Se gli Owls stanno godendosi la migliore stagione della loro storia. Le aquile urlanti di USI sono alla loro terza finale. Nei due precedenti hanno raccolto una sconfitta (1994) e una vittoria (71-63 su UC Riverside nel 1995).

La semifinale contro Metro si è appalesata come la migliore partita del torneo che solo un lay up di Joe Gordon sul decimo passaggio smarcante del suo play Queen Avery ha deciso a favore di USI. 83 a 81 recita il tabellone finale di una battaglia che ha visto 12 cambi di guida, infiniti mini parziali e un'intensità  totale.

Cris Brunson la guardia Junior, il ragazzo di casa, nato a Evansville Indiana la stessa città  dove ha sede l'università , ha segnato il percorso da seguire con 27 punti suo career-high. Gordon (Palm Bay, Florida) ha segnato tutti i suoi 17 punti nel secondo tempo con la ciliegina del tiro della vittoria, mentre l'ala senior Billy Harris (Carbondale, Illinois) ha raccolto 13 punti con 7 rimbalzi e Queen pur segnando solo dalla linea della carità  ha contribuito con 10 assist.. Un team che fa del gioco di squadra la propria filosofia di vita e, infatti, leggendo le stistiche di questa stagione si nota che ben 5 giocatori hanno una media di punti in doppia cifra, ma nessuno supera i 12.

Nelle parole dell'allenatore di USI, Rick Herpes, si legge la gioia semplice di chi ha fatto l'impresa che non si aspettava "Questo è stato una grande partita di basket. I Metro Roadrunners sono una grande squadra. Coach Dunlap è un grande coach e noi siamo stati molto fortunati.

Gordon disturba addirittura il personaggio al piano di sopra "Io ero libero Avery mi ha passato la palla che ho mandato verso il cesto, ma è stato per merito di Dio se è andata dentro.

Colori e luci ben diverse da una final four di division I. Non c'è la Nike, nè la Adidas, nè una trentina di scout o gli agenti delle più grandi aziende del mondo, pronti a contattarti più o meno legalmente per prometterti quello che è riservato a pochissimi e che tu magari non meriti. Ma tanto a te non lo dicono mica.

Qui ci sono i tuoi compagni di scuola che hanno organizzato un torpedone e viaggiato tutta la notte, sicuri che tanto i biglietti li avrebbero trovati. Qui c'è solo un capitolo della propria vita, che in ambito professionale proseguirà  lontanissimo dal parquet, senza rimpianti. Qui, come nella splendente Division I, però, c'è una finale, un cronometro e un pallone, che deve andare in quello stramaledettissimo cerchio di metallo arancione. Per questo forse mi fa maggiore tenerezza e entusiasmo una partita che conta soprattutto per chi la gioca".

Adesso le squadre un po' le conoscete appuntamento per stasera.

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