Tony Allen ha trascinato Oklahoma State al passaggio del turno…
A East Rutherford, NJ, si sono disputate le semifinali del regional che ha come testa di serie #1 Saint Joeseph's, e che fino allo scorso anno si sarebbe chiamato East Regional e non con il nome della cittadina ospitante.
Come nel round precedente nessuna sorpresa avendo vinto sia la #1 che la #2 Oklahoma State: queste squadre daranno vita ad una finale fantastica e se la giocheranno con pari opportunità di accedere alle Final 4 dell'Alamo Dome di San Antonio, Texas, che si disputeranno il 3 ed il 5 di Aprile.
Nella sfida tra Oklahoma State e Pittsburgh, dopo un primo tempo estremamente equilibrato, terminato con il punteggio di 28-26 a favore delle Pantere, nella seconda frazione gli uomini di Coach Eddie Sutton hanno piazzato un grande parziale favorito dalla magica serata della guardia senior di 194 cm per 95 kg Tony Allen, autore di 23 punti, con una tripla decisiva per l'allungo definitivo dei suoi, conditi da 7 rimbalzi che dimostrano la versatilità di questo giocatore nativo di Chicago.
Allen è stato l'unico in doppia cifra a dimostrare come questa squadra abbia sempre buon contributo da tutti coloro che calcano il parquet, e quando magari qualcuno è meno in vena, come ad esempio il play John Lucas, figlio dell'ex prima scelta assoluta NBA, ex di Maryland nonchè omonimo del suo ragazzo John Lucas Sr, fresco di nomina nel terzo quintetto di All American, 178 cm per 67.5 kg, che ha distribuito 6 assist ma non è stato decisivo in fase realizzativa come invece gli accade spesso, a togliere le castagne dal fuoco ci pensa sempre qualcun'altro.
Per Pittsburgh, altro team molto completo, buona la prova del play sophmore Carl Krauser, 186 cm per 90 kg, autore di 15 punti, tipico pointguard di “scuola Bronx”, cioè gran realizzatore in penetrazione, dotato di gran visione di gioco, ma di una difesa e di un tiro dalla lunga che lasciano un poco a desiderare.
Opache le prestazioni dei suoi compagni:l'unico a salvarsi, solo parzialmente, è stato Chevon Troutman, jr, ap-ag di 200 cm per 110 kg, che ha catturato 8 rimbalzi.
Nell'altra semifinale il grande motivo di interesse era la super sfida tra playmakers: Chris Paul, 180 cm per 74 kg, freshman dell'anno della ACC, grande passatore e all'occorrenza, come dimostrano le prime due gare del torneo chiuse a 25.5 punti a gara, anche ottimo realizzatore, è il cervello di Wake Forest.
Rappresenta il futuro per la posizione di point guard assieme a Sebastian Telfair, cugino di Stephon Marbury, e forse primo giocatore della storia ad essere alto meno di 185 cm ed a venire scelto nel Draft NBA direttamente dall'high school.
Per le mani di questo 18enne passano tutti i palloni che poi finiranno nelle mani del tiratore Justin Gray, guardia sophmore di 186 cm per 82.5 kg, superbo attaccante a discapito dell'altezza più propria di un play, autore in questo incontro di 23 punti con 9-18 dal campo e ben 4 triple, e in post basso al muscolare Eric Williams, ala-centro di 205 cm per 127 kg di potenza ed esplosività , autore nella gara di 19 punti con 7-8 dal campo e 5-6 dalla linea della carità , tuttavia solo 4 rimbalzi per lui:troppo pochi considerato il suo fisico massiccio ed atletico.
Jameer Nelson, sr, 180 cm per 90 kg di esplosività e grinta su entrambi i lati del campo, è stato nominato giocatore dell'anno per la Division 1 Ncaa: si è
aggiudicato l'ambitissimo trofeo intitolato a John Naismith, inventore del gioco, precedendo il super pivot di Uconn Emeka Okafor, jr, 205 cm per 115 kg, giocatore da 19 ppg, 11 rpg e 4.6 stoppg.
La sua stagione da 20.8 ppg condita da quasi 6 assists e 5 rimbalzi è da ricordare come una delle migliori che un Playmaker abbia mai avuto nell'ultimo ventennio di college basket, inferiore forse solo alle prestazioni di gente come Allen Iverson o Stephon Marbury, giusto per citare due super giocatori NBA.
Grazie al suo play ed ai suoi due super esterni Delonte West, g-a, jr, 194 cm per 80 kg, mancino, gran tiratore, autore di 24 punti nell'incontro proprio come Nelson, e Pat Carrol, 195 cm per 94 kg, tiratore sublime, anche lui un “lefty”, decisivo in questa gara con 5-7 da tre, 8 rimbalzi e ben 2 stopponi, i Falchi si sono aggidicati questo la sfida dopo un finale al fulmicotone che li ha visti imporsi per 84-80 dopo essere stati sopra di 9 ad un minuto e mezzo dalla fine, ed essere finiti solo a più 2 a 45 secondi grazie ad un recupero e layup di Paul e ad una tripla di Gray.
Abbastanza deludente Chris Paul con sì 8 assist ma solo 2 tiri segnati dal campo su solamente 6 tentativi ed un totale di 12 punti con 7-8 ai liberi ma l'errore decisivo nel primo di due liberi che potevano riportare i Diaconi a -2 con 20 secondi sul cronometro.
Decisivo per i Falchi, oltre al trio delle meraviglie, è stato il sesto uomo Tyrone Barley, sr di 183 cm per 82.5 kg, play-guardia, unico piccolo, oltre a Nelson e West in campo 40 minuti, ad essere stato impiegato per più di 30 minuti. Si è rivelato tiratore mortifero: il suo 4-6 su sei dalla lunga è stato decisivo per le sorti dei suoi.
Nella finale del Regional prevedo grande eqilibrio, anche se la rotazione più ampia a disposizione di coach Sutton rispetto a quella di Coach Martelli, che si limita a 7-8 uomini, alla lunga potrebbe prevalere. Però sarebbe troppo brutto se la fiaba che stanno vivendo i ragazzi di Saint Joeseph's si concludesse senza un lieto fine…
Solo continuando a seguire il torneo potrete sapere come andrà a finire…
Domenica sera un resoconto dettagliato sulla finale di East Rutherford!
SO STAY TUNED!!!