Dee Brown, ha condotto i suoi Illini al secondo turno
Per qualche strano motivo, la Ncaa ha pensato bene di complicarci la vita cambiando i nominativi che usualmente denotavano i diversi bracket del torneo. Così, quello che oggi passa sotto il nome di bracket di Atlanta, una volta magari si sarebbe chiamato South.
Il South, noi nostalgici lo chiameremmo così, è il bracket dove Duke è testa di serie numero 1. Gli uomini di coach K hanno affrontato al primo turno una non eccelsa Alabama State, francamente troppo poco per poter anche solo pensare di creare dei problemi ai Blue Devils. Il risultato finale, uno schiacciante 96-61, forse non dà neanche pienamente l'idea di quanto la partita sia stata a senso unico. A fine gara Duke ha contato ben cinque uomini in doppia fila, capeggiati da Randolph, autore di 20 punti e 8 rimbalzi. Dall'altra parte, Campbell e i suoi 26 punti (anche 7 palle perse però), sembrano quasi una cattedrale nel deserto, che è stata ben lontana dal cambiare le sorti della partita.
Scontro interessantissimo quello tra Seton Hall e Arizona, uno scontro che vedrà la vincente andare proprio contro Duke nel secondo turno. Ha vinto Seton Hall, e ci sentiamo di dire che una vittoria dei Pirates, per come si erano messe le cose, era del tutto inaspettata. Sotto di ben quattordici punti e con il suo miglior giocatore fuori dal campo causa crampi, Seton Hall probabilmente vedeva già il terminal dell'aeroporto che li avrebbe riportati nel New Jersey anticipatamente. E invece, Kelly Whitney ha pensato bene di tornare in campo, sostanzialmente fregandosene del dolore, mettere a segno 24 punti e 14 rimbalzi, ribaltare il risultato, e arrivando a guardare, in alto, il tabellone che dopo la sirena finale diceva 80-76 per la sua squadra. Bene signor Whitney, molto bene: una candidatura per un posto nella top ten delle cose da ricordare di questo torneo è tutta sua, complimenti.
Nota d'onore anche a Andre Barret, 19 punti e 6 assist e tanta determinazione.
Che dire di Arizona? La partita ha rispecchiato l'andamento della stagione, come ha sottolineato anche coach Olson: una partenza forte, per finire male, molto male.
Tutto facile per Illinois contro Murray State. Gli Illini sono stati decisamente più forti e cattivi degli avversari, e non hanno faticato a imporsi, grazie ai 21 punti di Dee Brown. Gli Illini sono l'unico team della Big Ten rimasto in corsa, insieme a Wisconsin, dopo l'eliminazione di Michigan State.
Bella partita quella tra Cincinnati e East Tennessee State, e per il secondo anno di fila i Buccaneers (13 nel seeding) sono andati ad un tiro dalla vittoria e, dunque, dal secondo turno. Tim Smith ha sbagliato l'ultimo tiro di una partita entusiasmante, conclusa con 26 punti, e l'amaro in bocca per aver sbagliato l'ultimo appoggio dopo una riga di fondo presa liberamente, che avrebbe portato i suoi a -1 con 12 secondi da giocare. Smith ha ricevuto elogi da tutti, pubblico, e giocatori avversari: Field Williams di Cincy l'ha definito un “Michael Vick che gioca a basket“. Non male.
I Bearcats hanno avuto un'ottima partita proprio da Field Williams, autore di 19 punti, 4 rimbalzi e 4 assist. Coach Huggins guarda già alla prossima partita, contro Illinois: “Dee Brown è veloce, ma spero non sia veloce come Smith“, afferma ridendo.
North Carolina sopravvive ad Air Force. I Falcons hanno addirittura chiuso a +5 il primo tempo, guidati da Welch e Hood e tirando col 50% dal campo nel corso della prima frazione. Nel secondo tempo tuttavia le cose non sono andate nella stessa maniera, e i Tar Heels sono riusciti ad uscire vincenti dal match, grazie ai 14 punti di May, e ad altri tre giocatori che hanno concluso la gara in doppia cifra di punti (Williams, Felton e Manuel).
La vittoria di North Carolina conduce ad un interessantissimo secondo turno che la vedrà opposta a Texas, che nella prima tornata di gare ha fatto fuori Princeton 66-49, grazie al solito Mouton (23), e a Ivey (15). Anche in questo caso, le cose non sono state facilissime per Texas, che ha chiuso i primi venti minuti di gioco sotto di tre, e che solo nel secondo tempo ha avuto la forza per raddrizzare una gara apparsa in salita. E raddrizzare, diciamo che è anche riduttivo. Il parziale del solo secondo tempo dice 44-24 per i Longhorns.
Altro copione analogo ai precedenti in quella che è stata una partita notevole, tra Xavier e Louisville; Xavier era sotto addirittura di 11 lunghezze al suono della prima sirena, ma ha saputo reagire, non mollando mai, come sottolineano unanimemente tutti i giocatori; 25 di Chalmers, e 24 si Sato, eccoli qui, se volete, i principali responsabili di una grande rimonta che ha consegnato ai Musketeers le chiavi di accesso al secondo turno. Musketeers che hanno tirato benissimo per tutta la partita, chiudendo con il 50% sia da due che da tre (9/18 da oltre l'arco), e con l'87% ai liberi.
Il finale dice 80-77.
A completare il quadro del primo turno nel bracket di Atlanta c'è la titanica vittoria di Mississippi State contro Monmouth, 85-52. Ogni commento credo risulti superfluo, con Monmouth tenuta ad appena 18 punti nel secondo tempo. Per Miss St. bene Roberts (19 punti), e Vincent (14 punti e 11 rimbalzi).
Ricapitoliamo pertanto i risultati del primo turno :
Duke – Alabama St. 96-61
Seton Hall – Arizona 80-76
Illinois – Murray St. 72-53
Cincinnati – E Tennessee St. 80-77
North Carolina – Air Force 63-52
Texas – Princeton 66-49
Xavier – Louisville 80-70
Mississippi St. – Monmouth 85-52
Questi invece gli abbinamenti del secondo turno:
Duke – Seton Hall
Illinois – Cincinnati
North Carolina – Texas
Xavier – Mississippi St.
che rispettivamente si giocheranno a Raleigh, Columbus, Denver e Orlando.