Sotto a chi tocca!!!! I Tigers venderanno cara la pelle anchecontro i Jayhawks.
L'ultima volta che Pacific ha passato il primo turno del Torneo NCAA era il 1967 e coach Bob Thomason era ancora un liceale che, di lì a due anni, avrebbe scelto proprio i Tigers quale università in cui andare. Nel secondo upset in cui una numero 12 ha mandato a casa una numero 5 (ieri era toccato a Manhattan con Florida) Pacific (24-7 e 17-11 nella Big West) ha avuto ragione di Providence (20-8 e 11-5 nella competitiva Big East), grande rivelazione della stagione e formazione molto accreditata alla vigilia, per 66 a 58 nella splendida cornice della Kemper Arena di Kansas City.
"Abbiamo vinto le ultime 16 gara di fila" sottolinea l'ala della Martinica Guillaume Yango, autore di 18 punti "il pronostico che li vedeva favoriti, in virtù della migliore posizione, non ci ha mai preoccupato". I Tigers, forti del titolo appena vinta nella Big West Conference (cosa che non accadeva dia tempi di Michael Olowokandi) hanno giocato la loro gara senza preoccuparsi del gap tecnico decisamente a favore dei propri avversari imponendo, dai primi minuti della gara, il loro gioco ed il loro atletismo.
A guidare in campo la squadra il solito Miah Davis guardia senior che per tutta la stagione è stato il metronomo dei Tigers contribuendo alla scalata del torneo. Coach Thomason a fine gara si è detto soddisfatto della gara giocata dai suoi ragazzi, anche se ha fatto notare come le palle perse (12) abbiano creato più di un grattacapo ai suoi ragazzi che, specie all'inizio del secondo tempo, hanno subito il ritorno degli avversari segnando appena 9 punti in 10 minuti. Nelle file di Pacific, oltre ai già citati Davis e Yango grandi mattatori della partita, si sono segnalati l'utilissimo Christian Maraker (che ha limitato Rob Sanders), il duttile David Doubley ed il trottolino Tom Cockle.
I giocatori di Providence non si sarebbero mai aspettati una gara del genere, la squadra di Tim Welsh veniva da un'ottima stagione in cui si era segnalata come una delle maggiori sorprese in virtù di un gioco bello e concreto e di un gruppo pieno di buoni elementi in cui spiccava Ryan Gomes candidato ad MVP della NCAA ed autore di un'annata da 19 punti e quasi 10 rimbalzi. Accanto a lui un terzetto interessantissimo formato da Kabba, McGrath e Sanders che aveva permesso ai Friars di tornare nell'elite della East Coast.
Peccato che nella partita contro Pacific qualcosa si è inceppato, salvo il solito monumentale Gomes, autore di 25 punti e 13 carambole, è stato il supporting cast a tradire le ambizioni di Providence con McGrath tenuto a 3 punti e deludente al tiro, Kabba a 6 ed in netto affanno sugli avversari con Sanders e Douthit troppo molli sotto le plance.
Alla fine la disamina di coach Welsh lascia poco scampo "probabilmente abbiamo preso troppi tiri da 3 punti e giocato un attacco poco equilibrato, loro ci hanno imposto il proprio ritmo ed il proprio gioco e noi non siamo riusciti a rispondere, ma soprattutto non ci hanno lasciato prendere i nostri tiri".
Alla fine le dichiarazioni più dure sulla gara le ha rilasciate un deluso Marcus Douthit "siamo scesi in campo per imporre il nostro gioco duro e fisico e le nostre armi migliori, ma appena abbiamo iniziato a giocare ci hanno tolto ogni punto di riferimento e non siamo stati in grado di reagire". I suoi compagni di squadra se ne sono andati via mesti nello spogliatoio a testimonianza della grande delusione per un gruppo che sperava di fare strada nel Torneo e sognava ben altri traguardi.
Pacific ora è attesa da un'altra sfida sulla carta improba contro Kansas. Gli uomini di Bill Self, finalisti lo scorso anno, sono passati agevolmente 73 a 58 contro Illinois-Chicago, ma sono una squadra troppo esperta e smaliziata per cadere nell'errore di sottovalutare l'avversario; i Tigers, dal canto loro, non hanno nulla da perdere e giocheranno la solita gara all'arrembaggio