NCAA Tourn – Phoenix Bracket

Childress è al top e Stanford può sognare il titolo nazionale

Il Regional West con sede a Phoenix, sulla carta dovrebbe avere già  il nome delle due finaliste che si contenderanno l'accesso alle Final Four, e probabilmente anche il nome della favorita n.1 attuale per il titolo finale.

Stanford e Connecticut, rispettivamente la n.1 e la 2 del seeding, appaiono, sempre in sede di preview, nettamente superiori a tutte le altre squadre che compongono il regional, non a caso sono la squadra che attualmente ha i favori del pronostico per la conquista del titolo nazionale e quella che li aveva ad inizio stagione. Le due regine dovranno comunque guardarsi dalla concorrenza fatta di Università  esperte di March Madness, o con addirittura titoli nazionali in bacheca, che sanno come superare tutti gli ostacoli che il Torneo propone.

La Favorita: Stanford - I Cardinal sono stati fino all'ultimo la squadra n.1 d'America e tra le due uniche Università , insieme con St. Joseph, imbattuta nella regular season. L'inopinata sconfitta con Washington, subita nell'ultimo turno della regular season, ha fatto perdere ai ragazzi di coach Montgomery, sia l'imbattibilità  che soprattutto la leadership nazionale. Successivamente la battuta d'arresto con gli Huskies è stata vendicata nella finale del Torneo della Pac-10, e Stanford si presenta al via della March Madness probabilmente come la candidata più seria a succedere ai campioni di Syracuse. Childress, dopo la sosta forzata di inizio stagione, è in grande forma e può essere l'arma totale nelle mani di Montgomery in grado di creare un divario incolmabile con le dirette avversarie. A fare da scudieri all'All American dei Cards, c'è il backcourt formato da Hernandez e Lottich e la potenza di Davis sotto canestro. La formazione appare solida in ogni reparto e letale in difesa dove riesce spesso a irretire gli avversari, concedendo percentuali bassissime dal campo. La possibilità  di affrontare nel cammino verso la Finale del Regional, Syracuse (campione uscente) e Maryland (campione due anni fa), può essere considerata un concreto pericolo o la prova che (se superata) può lanciarli verso la vittoria finale.

La Contender: UConn - Gli Huskies di coach Calhoun sono sempre stati considerati come la squadra da battere quest'anno, anche se poi durante la regular season sono incappati in sconfitte evitabili(Georgia Tech e UNC), frutto di serate di scarsa vena al tiro e soprattutto di scarso approccio alla gara. Avere un autentico dominatore del parquet come Emeka Okafor, coadiuvato da talenti come Gordon, Villanueva e Brown, può far pendere decisamente la bilancia in favore dei campioni della Big East, oltretutto considerando che il calendario pare meno impegnativo rispetto a Stanford, ma gli acciacchi dello stesso Okafor, che ha saltato le prime gare del Torneo di Conference con una schiena in pessime condizioni, e di Villanueva (caviglia in disordine), tengono Calhoun in apprensione.

Le Outsider: Syracuse, Maryland, NC State - Doveroso dare credito alle ultime due vincitrici del titolo nazionale, soprattutto ai Terrapins che hanno sorpreso tutti andando a vincere il Torneo della ACC in finale contro l'odiata Duke. Dopo una regular piena di problemi, la squadra di coach Williams ha schiacciato il turbo nel Torneo di Conference, battendo in successione Wake Forest, NC State e Duke all'overtime e candidandosi come una delle sorprese della March Madness. Gilchrist può essere un rebus irrisolto per chiunque, in quanto unisce tremende doti di realizzatore con una sapienza nel gestire la squadra davvero incredibile, potendo sfruttare la sua forza fisica per creare miss-match con gli altri play. In area pitturata poi c'è la coppia Smith-Caner Medley, che in un ipotetico confronto con Stanford può creare problemi ai Cardinal. I campioni uscenti di coach Boeheim, invece, dopo la partenza di Carmelo Anthony, si sono affidati all'immenso talento di Hakim Warrick, che ha chiuso la stagione con cifre da n.1, ma hanno subito gli alti e bassi di Jerry McNamara, estremamente ondivago nel tiro dalla distanza, e non per ultimo l'ennesimo momento di follia di Billy Edelin, che dopo un inizio incoraggiante si è improvvisamente eclissato, saltando un numero indefinito di allenamenti e subendo giustamente la sospensione da parte dello staff tecnico. Al Torneo se Warrick e il tiro di McNamara girano son dolori per tutti, però senza Edelin e con una zona non più molto efficace come l'anno scorso rischiano grosso anche al 1° turno. NC State invece inizia la March Madness con la 3° testa di serie del bracket, frutto di un'ottima stagione, chiusa con la sconfitta in semifinale del Torneo ACC contro Maryland, che ha visto esplodere definitivamente il talento cristallino di Julius Hodge, personalmente considerato come il più forte giocatore d'America. Probabilmente il fatto di non avere dei lunghi decenti da contrapporre allo strapotere fisico di UConn, potrebbe essere un handicap incolmabile per i Wolfpack, ma vedere Hodge contro gli Huskies potrebbe essere uno spettacolo da ricordare.

La Cynderella: De Paul - Essendoci team molto esperti del Torneo, probabilmente sarà  difficile vedere una Cynderella in questo Regional, ma i Blue Demons potrebbero sorprendere. La finale di Conference persa contro Cinci, ha portato molta euforia, ed il fatto di avere un quintetto molto fisico e atletico, con giocatori aventi tutti buone percentuali e possibilità  di far canestro, può dare grossi grattacapi alle avversarie più blasonate. Occhio perciò a Brown, vicino alla doppia-doppia di media con il 60% dal campo e al backcourt formato da Diener e Mejia, aventi l'altezza giusta per creare numerosi miss-match con le guardie avversarie.

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