JJ Redick, super tiratore per Duke
Nessun problema per Duke, che da pronostico ottiene un prevedibile seed #1, ma la sconfitta nella finalissima della ACC contro Maryland rende doverosi molti interrogativi relativi alla formazione di coach K, che per vincere il titolo dovranno affrontare un novero di squadre fortissime, a cominciare da Arizona, che è l'avversaria designata già per il secondo round nel caso in cui riuscisse a sbarazzarsi di Seton Hall, in quella che è la gara forse più interessante in assoluto a livello di primo round. Conservare i favori del pronostico in un bracket così forte sarà davvero difficilissimo per i Blue Devils.
La Favorita: Duke – Se i Blue Devils usciranno indenni da questo bracket d'acciaio, potranno davvero essere considerati i favoriti in assoluto. Atlanta opporrà a Duke squadre prese da un novero comprendente: Seton Hall, Arizona, Cincinnati, Illinois, North Carolina, Texas, Xavier, Louisville e Mississippi State. I Devils sono completi, e la batosta subita da Kansas l'anno scorso dovrebbe averli forgiati a dovere, anche se la sconfitta rimediata contro i Terps farebbe pensare il contrario. La chiave potrebbe essere costituita proprio da Luol Deng. Se l'africano salirà di livello nel corso del Torneo, potrebbe non avere rivali, altrimenti sarà da verificare la solidità del reparto lunghi e la continuità del tiratore JJ Redick, il miglior realizzatore della squadra.
L'alternativa: Cincinnati – Individuarne una sola è veramente difficile, ma i Bearcats potrebbero avere quel cocktail basato sulla difesa e sulla varietà di soluzioni offensive che potrebbe garantirle il successo. Tony Bobbitt dovrà garantire solide esplosioni realizzative, mentre chi potrebbe fare realmente la differenza è James White, forse il miglior atleta puro del Torneo. Jason Maxiell dovrà gestirsi a livello di falli: se esce lui, per coach Huggins cala la notte.
Le outsider: Mississippi State, Arizona, North Carolina, Texas, Xavier, Seton Hall, Illinois – Non dovremmo aver dimenticato nessuno, anche se forse avremmo fatto prima a dire quelle che si potevano omettere da questa selezione. Tutte queste squadre possono tranquillamente arrivare alla Final Four. In particolare i Bulldogs potevano addirittura trovarsi altrove se non si fossero giocati in maniera definitiva il seed #1 perdendo malamente contro Vanderbilt nel torneo della SEC. Lawrence Roberts, arrivato da Baylor dopo i tragici eventi che hanno condizionato questo college la scorsa estate, è una delle migliori ali del campionato e questa squadra è dotata di una grandissima fisicità . Il vero neo è costituito da un tiro da fuori poco affidabile. Arizona è partita a razzo, poi è calata drasticamente, ma il valore di Iguodala e soci non si discute. Roy Williams proverà un'altra scalata alle Final Four, dopo averle perse cinque volte con Kansas: i suoi Tar Heels viaggiano sull'onda del trio sophomore Felton-McCants-May ma la pochezza della panchina potrebbe farsi sentire in caso di problemi di falli. Texas si è confermata ad altissimi livelli anche senza TJ Ford e le numerose sconfitte iniziali: ormai la squadra di Rick Barnes è da considerarsi a prescindere tra le favorite, soprattutto considerando che i Longhorns l'anno scorso alle Final Four ci sono già arrivati.
Cinderella: Louisville, Air Force e Princeton – In un contesto simile, persino la squadra di Rick Pitino può essere considerata come una Cenerentola, anche se il suo seed #10 è condizionato da una stagione troppo altalenante, che non rende forse l'effettiva potenzialità dei Cardinals. La selezione di questo bracket è assolutamente diabolica, in quanto anche i seed bassi sono stati selezionati tra le squadre che si sono contraddistinte come possibilissime sorprese. E' il caso di Air Force e Princeton, rispettivamente #11 e #14 ma tranquillamente in grado di dare del filo da torcere a chiunque.