Coach Smith fa affidamento su Gerald Fitch in questo torneo NCAA
Selection Sunday particolarmente amica alle sorti dei Wildcats di Tubby Smith, che si aggiudicano il #1 assoluto di questa edizione del Torneo. Lungo il suo percorso verso le Final Four di San Antonio si celano però molte insidie da non sottovalutare. Al secondo turno Kentucky, secondo pronostico, dovrebbe affrontare Washington, aspettando poi l'eventuale vincente tra Kansas e Providence, rispettivamente #4 e #5 del bracket.
Nella parte bassa di questo agguerritissimo tabellone troviamo un grande riconoscimento per Gonzaga. Mark Few e la sua truppa hanno infatti un #2 che potrà garantirgli da pronostico un Regionals, a patto di arrivare indenne dalle insidie costituite da Boston College, Utah, Michigan State e soprattutto dai Jellow Jackets di Georgia Tech.
La Favorita: Kentucky – Non è un caso che siano i numeri uno in assoluto. Tubby Smith è attualmente il miglior allenatore del college basketball e la sua squadra è un autentico gioiello in termini di organizzazione cestistica. Gerald Fitch e Chuck Hayes sono due giocatori molto duttili ed efficaci in difesa, che possono risolvere molte situazioni nell'arco della partita. Il fatto di non avere un solo go-to-guy se da una parte può essere un limite nelle situazione di stallo offensivo, d'altro canto mette in difficoltà le squadre avversarie, che devono giocarsela con armi totalmente diverse, come la Marquette dell'anno scorso, che l'aveva messa sul piano della velocità pura approfittando però dell'infortunio di Keith Bogans.
L'alternativa: Georgia Tech – Una squadra che quest'anno è stata in grado di battere UConn, Duke, UNC e Wake Forest deve obbligatoriamente essere considerata una contender di assoluto rispetto. Duke si è vendicata nei quarti del torneo della ACC, altrimenti la squadra di Paul Hewitt, in caso di successo, avrebbe potuto spuntare addirittura un seed #2. Hanno in Jarrett Jack un playmaker straordinario, fatto di leadership pura e grande completezza di gioco. La forza di questa squadra sta in un backcourt con molte soluzioni, tra cui spicca BJ Elder.
Le outsider: Gonzaga, Kansas, Providence e Michigan State – I Bulldogs possono contare su un playmaker eccelso come Blake Stepp e su una coppia di lunghi che a questi livelli hanno davvero in pochi, vale a dire quella assortita da Ronnie Turiaf e Cory Violette. In panchina siede il miglior coach emergente della nazione, quel Mark Few cui ancora non si capiscono le motivazioni che lo hanno tenuto così a lungo in un programma di medio livello come quello di Gonzaga, quando atenei ben più celebri faticano a trovare soluzioni tecniche affidabili. I Jayhawks sono partiti come un razzo salvo poi perdersi un po' per strada contro avversarie molto solide in difesa, confermando i limiti pronosticati alla vigilia di questa stagione. Sotto canestro Wayne Simien spesso e volentieri è una forza della natura, ma la squadra paga l'inesperienza e le carenze oggettive nel tiro da fuori su un telaio che sul corri e tira c'ha campato per anni. Bill Self sarà atteso a non deludere nel torneo, ed arrivare per lo meno alle Sweet 16 contro Kentucky, battendo quindi quella Providence che risiede tra le rivelazioni di questa stagione. Anche se non gli è ancora stato assegnato in maniera ufficiale questo riconoscimento, Ryan Gomes è un vero All America, per cui dai Friars è lecito aspettarsi di tutto, considerando che dispongono di altri tre uomini in grado di garantire la doppia cifra ogni sera, ossia Sanders, Kabba e McGrath. D'altro canto gli Spartans di Tom Izzo potrebbero essere una sorpresa che in realtà non è una sorpresa, se consideriamo che i biancoverdi erano praticamente nelle prime quattro squadre di tutti i ranking prestagionali. L'annata è stata lunga e controversa, perchè lo schedule scelto da Izzo è stato di una durezza impressionante, oltretutto per una squadra giovane come la sua, ma proprio questo fattore potrebbe avergli consentito di raggiungere il suo vero obiettivo: “Giocare contro squadre vere, quelle che incontrerai al torneo; essendo giovani, ci servono queste partite, non quelle che devi decidere se vincerai con 30 o con 40 punti di scarto“.
Cinderella: Nevada – Se riusciranno a sbattere Michigan State fuori dal torneo, cogliendola a freddo, i Wolfpack potranno essere una minaccia molto seria per tutti. Ne sa qualcosa Kansas che si ricorda ancora benissimo il trentello rifilatole la Kirk Snyder, guardia Junior votata a furor di popolo Player of the Year della WAC, conference in cui Nevada si è autorevolmente imposta.