L'inconfondibile sagoma di Jameer Nelson, piccolo ma potentissimo…
Gli Hawks di Saint Joeseph's chiudono imbattuti la stagione regolare con 27 vittorie e si apprestano ad avere la prima posizione nel loro tabellone di torneo ncaa anche nel caso, molto poco probabile, che non vincessero il torneo della Atlantic 10.
Era dal 1979, anno in cui Rutgers e Indiana, che poi vinse anche il titolo, che una squadra non chiudeva imbattuta la prima parte della stagione sportiva del basket ncaa di division one.
Proprio questa notte anche ai Cardinals di Stanford si presentava la chance di chiudere imbattuti con 27 wins. Sul campo di Washington, però, Josh Childress e compagni non sono riusciti a fermare gli uomini di coach Lorenzo Romar, ex giocatore della nostra serie A, che si giocavano molta credibilità in vista del torneo ncaa, a cui probabilmente verranno invitati vista questa bella vittoria nell'ultima gara di regoular season per 73-62.
E' un vero peccato che i ragazzi di Palo Alto, California, non si siano imposti in questo ultimo scontro perchè finora la stagione era stata ricca di colpi di scena e sembravano veramente non potere perdere: contro Arizona Nick Robinson ha segnato da metà campo, alla Milt Palacio, il tiro della vittoria, mentre nell'ultima gara casalinga contro i Cougars di Washington State, il senior Matt Lottich ha infilato dall'angolo il canestro della vittoria proprio sulla sirena.
Ma ora è oportuno analizzare il roster di queste due super squadre che hanno davvero stupito in regoular, ma, non sembrano avere tutte le carte in regola per andare fino in fondo.
Gli Hawks hanno probabilmente il miglior backcourt d'america, tuttavia sono estremamente deboli sotto canestro e hanno una panchina relativamente corta, ed è cosa risaputa che quando conta si vince quasi sempre grazie ai bigmen e alla panca (ad eccezione dei successi dei Bulls, che però avevano un certo Michael Jordan, sia nel college, che nell'Nba, le ultime vincitrici avevano i migliori giocatori nella posizione di 4 e 5: vedi Shaq, Duncan, Olajuwon, nell'Nba, Boozer di Duke, Cris Wilcox e Lonny Baxter di Maryland; Carmelo Anthony l'anno passato a Syracuse aveva lo stesso impatto di Jordan ai Bulls, ed a volte veniva schierato anche da 4).
Il playmaker, Jameer Nelson, sr, 180cm, 90 kg, appena eletto miglior giocatore dell'ncaa da Espn, è il leader indiscusso, ed è un giocatore completissimo che, sopperendo ai pochi centimetri con i suoi muscoli culturistici, riesce a produrre 20ppg ma anche a migliorare i compagni servendo circa 6apg, e ultimamente sta infilando con grande continuità anche il suo tiro da fuori, che era sempre parso il suo punto debole.
Jameer è anche un ottimo difensore che, pressando continuamente il portatore di palla avversario, mette in crisi l'attacco altrui, e grazie alla sue mani veloci ruba ben 2 palloni a gara. Non disdegna nemmeno di lottare sotto le plance dove grazie ad una super elevazione e ad un gran fisico riesce a catturare ben 5 rpg.
Delonte West, junior, 194 cm, 80 kg, è giocatore da 20ppg e 5rpg.
Dotato di un micidiale tiro da tre, sfrutta al meglio anche la sua velocità e le sue doti di palleggio per penetrare le difese e tirare molti liberi, che infila con più dell'80%. In difesa si impegna molto, tuttavia subisce il gioco fisico, ma, nonostante sia così magrolino, non teme nulla e non smette mai di lottare.
Pat Carrol, ala piccola, junior, 194 cm per 85 kg, è il terzo membro di questo fantastico reparto di esterni. E' un tiratore micidiale, e produce 12ppg;grazie anche alle sue doti difensive gli Hawks tengono gli avversari sotto il 45% dal campo in media.
Sotto canestro cominciano i problemi della squadra(a cui finora hanno sopperito ottimamente i fab three): il soph Dwayne Jones, unico vero lungo, 208cm, oltre ad essere un grissino di 102 kg, è dotato di pohissimi movimenti e produce meno di 8ppg, tuttavia lotta come un animale ed è gran rimbalzista, da 8 per gara;spesso però la sua determinazione non risulterà sufficiente a fermare grandi centri(pensate uno scontro con Okafor…)
L'altro punto debole degli Hawks è la panchina molto corta: il freshman finlandese Artur Surov, è sì alto 210cm per 135 kg, ma è ancora lontano dal potere essere definito un giocatore determinante.
Gli unici che forniscono un contributo discreto sono il sr Tyrone Barley, p-g, di 183 cm per 83 kg, che da qualche minuto di riposo ai tre dietro, segnando circa 7ppg, e Chet Stachitas, guardia di 195 cm per 85 kg, buon tiratore, segna circa 5 ppg ed è buon difensore.
Per arrivare fino in fondo gli uomini di coach Martelli hanno bisogno di difendere alla morte e, soprattutto, che Nelson, West e Carrol non sbaglino neanche una gara infilando la retina con continuità anche dalla lunga per evitare che le difese si chiudano togliendo quelle poche possibilità di segnare con i lunghi.
I Cardinali di Stanford sono una squadra esperta, ma povera di talento, la cui unica stella è l'ottimo Josh Childress, g-a, junior, 202 cm per 90kg, grande penetratore e tiratore dalla lunga, quasi 19ppg, che non disdegna neppure di sbattersi in difesa, dove spesso crea problemi agli avversari diretti con le sue lunghe braccia, che gli consentono di arpionare anche quasi 9rpg oltre a pressare la palla.
Il play titolare è Chris Hernandez che ha avuto una buonissima stagione sophmore, dopo che non era praticamente mai stato impiegato da freshman.
Nelle posizioni di guardia e ala piccola oltre a Childress si alternano tre giocatori simili:
– Dan Grunfeld, soph, 196cm per 95 kg, Buon tiratore poco impiegato, ma a volte decisivo;
– Nick Robinson, jr, guardia di 196 cm per 90 kg, autore del canestro da metà campo contro Arizona che ha dato la vittoria ai suoi, produce circa 10 ppg;
– Matt Lottich, g, sr, 194 cm per 95 kg, guardia titolare da 30 min per gara e quasi 14ppg, leader dello spogliatoio, e anche solido difensore, autore del canestro della vittoria contro i Cougars.
Sotto canestro vi è solo un vero lungo, Rob Little, montagna di 207 cm per 130 kg, un pò indietro tecnicamente, ma gran rimbalzista e difensore arcigno, tuttavia molto restio dal prendersi iniziative.
Justin Davis, un'ala di 202 cm, che ricorda molto Mark Madsen dei Wolves nell'NBA, cerca di dare una mano a rimbalzo, quasi 8 rpg, e di segnare, 12 ppg, su scarico o di potenza sfruttando appieno i suoi 115 kg di muscoli.
Anche Stanford non sembra avere grandi possibiltà al torneo, perchè nonostante abbia la panchina abbastanza profando e sotto canestro se la cavi discretamente e troppo poco dotata di talento e la presenza di una sola stella, sì rende il gruppo molto coeso ed affiatato, ma attira tutte le attenzioni della difesa proprio su Childress, e, ultimamente, i suoi compagni non sono stati abilissimi nel punire i raddoppi…
Staremo a vedere, comunque non è da escludere che non vinca nemmeno il torneo ella Pac10 venendo sconfitta da Arizona in finale, o, magari anche da California di Leon Powe, super ala forte freshman, oppure dalla temibile Usc del Realizzatore Desmond Farmer, big guard di 195 cm per 106 kg dotato di un gran tiro.
Non resta che aspettare l'imminente inizio dei tornei di conference e vedere cosa succederà in campo…
SO STAY TUNED!