Jamie Moyer, 45 anni e non sentirli!
Matt Al Garzah, ha portato l'esplosivo, pacchi di cheese, Ryan e Chase hanno portato le bistecche. Facciamo un barbeque, vincerà Chase o cheese? aspettiamo che spiova, i carboni non prendono con questo umido.
Matt Al Garzah, occhi spiritati, pizzetto nero, naso aquilino è - per forza - la missing cell. Arrestatelo, o almeno interrogatelo, dopo quello che ha fatto ai Red Sox in garasette, i Phillies sono davvero preoccupati. Questo è un terrorista, in senso buono, eh?
Ma, dopo 91 minuti di pioggia, tocca al grande vecchio cominciare, Jamie Moyer, 45enne, un ragazzo locale (anche se lui è di casa a Seattle, oramai) unico numero ritirato nel baseball alla St. Joseph's University. St. Joe nella mitica lega cittadina, la Big Five, Temple, Penn, 'Nova e La Salle, mentre Drexel, che non è un dentifricio, non ne fa parte. St. Joseph's, gesuiti arrivati a Philadelphia nel 1851. Motto: la vita è dura e quando c'è da inventarsi qualcosa per guadagnare il pane, beh, siate inventivi! E Moyer così ha fatto, se dal 1986 ad oggi continua a farsi valere come starter e come papà (ha sette figli a Seattle, sleepless diremmo). Moyer ha inventato un modo di lanciare tutto suo, gioca solo sulle strade provinciali, ha due limiti di velocità , 70-80, come i TIR albanesi, di più non vanno.
Moyer abbottona l'impermeabile e mette a nanna i Rays. Inizia nel primo, due out veloci, BB cautelativa a Carlos Pena e per Evan Longoria il sorprendente K.
Philadelphia segna subito. Singolo di Jimmy Rollins, BB all'uomo K, Jason Werth, Garzah si infastidisce e lancia pazzie, i corridori avanzano. Utley spinge un punto a casa - in Tampa-mode garadue - facendo out in prima. Garzah si ricompone e manda K Howard con un uomo in terza ed un out. Peccato mortale. Vola al centro Pat Burrell.
E' subito 1-1. Carl Crawford morsica un doppio dal repertorio di Moyer, ruba la terza e Gabe Gross esegue. A destra con profondità .
L'hawaiiano tascabile, Shane Victorino, eccita la folla, ma batte debole in prima, Pedro non è Feliz, ma è invece Carlos Ruiz, il torrido, che trova la bomba, 2-1, con una mazzata al secondo lancio dell'estremista.
Moyer questa volta non molla la presa. Elimina il lanciatore avversario con tre lanci e poi 79-74-80 ad Iwamura, 75-74-79-74 a Big Jim Upton. Per chi volesse saperlo l'80 è la veloce, le altre nessuno lo sa. Upton va K, disilluso.
Bassa del terzo. La storia si ripete o potrebbe con la parte alta del lineup rosso, ma Rollins, dopo la valida, decide di fare out rubando, il singolo di Werth (finalmente!), è abbastanza inutile a questo punto. Utley fa le prove di HR, Howard batte sull'interbase.
1-2-3 per Moyer con altro K dell'impaziente Longoria che vede quattro cambi ed una slider. Per Garzah nel quarto tre K, dopo una lunga battaglia di foul con Burrell.
Nel quinto lavora bene Moyer dopo aver concesso un singolo al dio venezuelano. Tre out anche per Garzah, con BB di sicurezza al torrido Ruiz.
E' nel sesto che la griglia diventa bollente. Olio sul fuoco. Dopo il K al cementista giapponese, è Upton che batte valido. Minaccia di rubare. Moyer è preoccupato, dopo tre lanci in prima, ne lancia quattro a Ruiz, tre sono chiamati K. Pena non ci crede, 80? Ancora 80? per la precisione una veloce era 81, appena oltre il limite, ma la polizia chiude un occhio. Con Longoria al piatto Upton ruba. Il lancio dopo, Evan la prende sotto. Moyer li conduce alla parte bassa del sesto.
Esplode il pacchetto. Tic nervosi di Garzah innescano Utley e Howard. Back-to-back. Due Home Run che si perdono nella notte. Spezzano la schiena dell'estremista? Maddon ci parla e lo lascia sul monte. K-Candela-K. Ha ragione il geometra. Ma intanto è 4-1 Philly.
L'errore arbitrale, grave, in apertura di settimo sporca la prestazione del grande vecchio. Il Dio Ner venezuelano trova, infatti, un doppio, proprio dopo che la palla smorzata da Jurassic Carl e che accarezzava la linea bianca, aveva trovato il guanto di Moyer che in tuffo aveva allungato alla mano nuda di Howard. Guanto tira a mano, l'opposto del solito, e la chiamata pure va opposta, salvo invece del chiaro out. Invece di uomo in seconda con un out è uomini in seconda e terza con nessuno fuori. Una bella differenza. Mc Donald's o Chianina?
E' il quarto errore (grave) di queste serie dopo il non-balk di garauno, il non-K a Baldelli di garadue e il non-HBP di Rollins sempre in garadue. Errori scivolati via lisci, ma che questa volta costano ben due punti, quando ancora una volta due out rimbalzanti fanno 4-3. Il cuore di Moyer non regge a questo scempio, dopo le pennellate artistiche del suo braccio (standing O per lui!). A chiudere la ripresa ci vogliono il conte Chad D'Urbin ed l'uomo del lago Eyre, di nome Scott. Intanto Willy Aybar ha battuto per Garzah, che finisce la sua notte con sei inning e 102 lanci.
Salvo Big Jim Upton con un singolo infido ed interno che Rollins attende in agonia. La gran giocata non basta. E' Ryan Madson, l'uomo dell'ottavo, che sta lanciando, come al solito. Carlos Pena spinge il conto sul 3-2, e questa volta è lui a non controllare lo swing andando K. BJ intanto ruba la seconda ed il pari è a due stop da casa. Upton forza le cose, tenta il furto della terza base. Il tiro di Ruiz è errante ed è 4-4. L'ottantottesima volta è stata fatale per Philadelphia. Salvezza bruciata. E' J.C. Romero, il barista triste a chiudere l'ottavo. Tutto da rifare per Philly.
Bradford apre la parte bassa dell'ottavo regalando la BB all'uomo K. E l'uomo K pure ruba la seconda. Nonno Charlie vede Utley andare K contro J.P. Howell. Tocca al risorto. Ma Werth si fa prendere dalla fucilata di JP, mentre vaga verso la terza, facce rosse sugli spalti. L'1 su 28 con uomini in posizione punto non peggiora per il momento. Magra consolazione. Howard va K. Deluso pure lui e si va al nono sul 4-4.
Romero lavora bene al bancone nella parte alta dell'ultimo inning. Perchè gli dei hanno deciso, finirà qui. Romero allora: K a Navarro, groundball sul seconda base per Gross, e con due strike girano tutti i fazzoletti del Citizens, e gira pure (all'interbase) la mazza di Bartlett.
Nella parte bassa i pasticci sono dei Rays. Pasticcio di manta. JP colpisce Eric Bruntlett, non per fare rissa. Il geometra Maddon vuole Ballfour, che diventa WildThing quando con l'hawaiiano in posizione fetale (per la smorzata) incasina Navarro e lancia in mezzo alla selva oscura, braccia, mazza, gambe, arbitro. La palla se ne esce finalmente dalla giungla, ma Bruntlett ormai è decollato, Navarro recupera la bianca sfera e tira in seconda, altrettanto selvaggiamente. Finisce a centro campo. Bruntlett, allerto, vola in terza e con zero out, il geometra ordina il riempimento dei sacchetti. Cerchiamo in qualche modo di fermare la piena. Tocca a Ruiz, il torrido. Basta qualsiasi cosa profonda. Balfour va coi suoi 96. E' battaglia. Foul, un altro foul.
Emozione. Mani sulla bocca. Mani strette che pregano, anche i gesuiti.
Ti aspetti la bomba e - come sempre - il baseball crea altro, immagini che resteranno impresse per sempre. La battuta di Ruiz, lungo la linea di terza è una falsa mazzata, rimbalza una volta, poi due, Bruntlett sta volando lungo linea. Longoria scatta sulla terra rossa, corre avanti e raccoglie.
Mano nuda, palla, presa, vede Navarro, vede la sagoma di Bruntlett, non c'è tempo, alza una palombella. Rossa. 5-4 Phillies.
Il più felice è Werth, che ne ha fatte di cotte e di crude. Il barbeque lo paga lui.
Phillies 2, Rays 1