Stupisce sempre di più Evan Longoria
“We're relaxed, and we're having fun.”.
Risiede forse in queste parole di James Shield di fine gara, una parte della verità , su quanto abbiamo assistito in gara 4 della serie tra Boston e Tampa.
Premesso che Tampa sta giocando a livelli in ogni aspetto del gioco al di fuori di ogni più rosea aspettativa anche per loro, non si può negare che li stia aiutando anche una certa dose d'incoscienza, visto l'abisso che hanno scavato tra di loro ed i Red Sox.
Sembra proprio che i giocatori dei Rays non stiano sentendo alcun peso o pressione vedendosi cosi vicini alle World Series.
E questo permette loro di esprimere un divario tecnico che per chi non ha assistito alla gara, non c'e' statistica che lo riassuma completamente.
Tre homers nel primo inning, determinati certo da alcuni lanci al rallentatore di Wakefield, sono qualcosa che si vede forse ai videogames. Tampa in termini di punteggio nelle ultime due gare ha annichilito Boston 22-5, battendo 22 valide e 6 homers. Questi sono numeri che inflazionano il divario attuale tra le due squadre, che non può essere cosi largo.
Anche tra chi aveva pronosticato la vittoria di Tampa alla vigilia della serie, nessuno poteva prevedere un esito del genere delle ultime due gare. Siamo a gara 5 della miniserie e Boston è con le spalle al muro.
Inutile negare l'ace a portata di mano di Tampa. Ma sarebbe altrettanto sbagliato da sportivi credere che la prossima partita sarà sulla falsariga di quest'ultima. I giocatori di Boston non onorerebbero la loro stagione e i loro tifosi. E questa non sarebbe un'azione da Red Sox.
Solo quattro volte nel passato una squadra è risalita dall'abisso di un 3-1 nelle ALCS e Boston c'e' riuscita tre volte. L'attesa sarà breve domani notte gara 5 con Joe Maddon che ha scelto a sorpresa Scott Kazmir. Da sportivi aspettiamoci dei Red Sox all'altezza.
La partita
Rare volte un primo inning è stato una doccia gelata per i Red Sox e per i loro tifosi come in questo caso. I primi lanci sono preludio all'ennesima slugfest di Tampa.
Wakefield fa dono di una bb a B.J.Upton, la prima cosa sbagliata in una serata da cancellare. Il successivo battitore al piatto, Carlos Pena, infila il giro giusto di mazza e con il suo homer porta subito i Rays avanti 2-0. Per i Red Sox erano pesanti a sufficienza questi due punti, ed invece anche Evan Longoria, con un mirino sulla testa infilava – pure lui – il giro giusto portando la gara sul 3-0 per i Rays e gelando Fenway Park.
Per fortuna di Boston in qualche modo si chiudeva la parte alta dell'inning, senza trovare però maggior fortuna nella parte bassa.
Nella parte alta del terzo, visto un'incerto gioco di Carlos Pena in terza base e collegato lancio fuori misura portava J.D.Drew in seconda base. Posizione la sua che diventata di terza base dopo un singolo di Kevin Youkilis. La china sembra risalita ed invece.
Ed invece subito dopo arriva un doppio gioco tra la seconda e la prima base e la difesa dei Rays chiude in maniera stordente l'inning. Wakefield ancora stordito da quanto successo nel primo inning, scopre che al peggio non c'e' mai fine e prima è testimone di un singolo di Carl Crawford e poi riceve la mazzata definitiva costituita da un nuovo homer, questa volta ad opera di Willy Aybar.
Poche volte nella sua carriera il quarantaduenne Wakefield deve aver sentito pesare le sue spalle come ieri sera. Un paio di lanci dopo l'home di Aybar termina la sua gara durata 2 innings e spiccioli.
Al suo posto entra Justin Masterson e dopo un paio di eliminazioni la parte alta del terzo innings si chiude. Nella parte bassa del terzo inning, arriva Kevin Cash alla battuta riesce a girare il lancio giusto, mandando la palla oltre il muro. La sua battuta poteva essere come la scossa del defibrillatore per i Red Sox, ed invece il loro cuore non ha ripreso a battere.
Il quarto inning è trascorso senza azioni particolari, quasi fosse estraneo alla gara. Si è arrivati cosi al quinto inning nel quale i battitori hanno fatto riscaldamento in vista di un quinto inning che per loro somigliava al Natale.
La premiata ditta Crawford-Aybar è stata autrice della runs nell'inning dei Rays, con il primo che ha battuto un doppio e con il singolo di Aybar che ha permesso a Crawford di segnare. Il tabellone punti del sesto inning alla fine ha segnato 5 runs e quattro valide per i Rays. Prima abbiamo assistito ad una valida pesante di Jason Bartlett e ad Iwamura portato in base da Manny Delcarmen, viatico di ben 3 bb del lanciatore di Boston nell'inning.
Delcarmen era entrato ad inizio inning purtroppo per lui al posto di Masterson. Il singolo di Upton, permetteva a Bartlett di segnare e faceva avanzare Iwamura. E questi dopo una bb di Masterson su Longoria portava alla causa un'altra run. L'inning si chiudeva dopo le segnature di Upton, Pena e Longoria, dopo che Francona dava fondo al proprio bullpen mandando sul monte Javier Lopez. La parte bassa del sesto e la parte alta del settimo si chiudevano senza valide da parte di entrambe le squadre.
Nella parte bassa del settimo Boston gridava presente con una valida di David Ortiz – triplo – e con una valida di Jason Bay che portava Ortiz a segnare l'unica run dell'inning. La parte alta dell'ottavo inning si è aperta con Mike Timlin sul monte per Boston e visto che i Rays non ne avevano abbastanza, si è chiusa con due runs segnate da Pena e Crawford rispettivamente.
Si chiudeva cosi la slugfest dei Rays.
Nella parte bassa dell'ottavo inning i Red Sox, sono riusciti a ridurre in parte un passivo che era assolutamente impietoso fino a quel momento, segnando con Lowrie e Pedroia, mettendo fine alla gara di un positivo Andy Sonnanstine e segnando le ultime runs dell'incontro.